La Maddalena; gli Usa ammainano bandiera



COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI
Comunicato stampa

OGGETTO. La Maddalena: bandiera Usa ammainata e poi nuovamente issata. La
prima vittoria della manifestazione di sabato 22. Interrogazione dell'On
Elettra Deiana sulla vicenda.
 
Per le due giornate di venerdì 21 e sabato 22 febbraio gli Stati Uniti
hanno dovuto ammainare la bandiera a stelle e strisce abusivamente issata,
da decenni, ad indicare la loro sovranità su un lembo di La Maddalena. La
bandiera è abusiva perché il comando Usa sulla quale sventola si trova su
un terreno concesso in locazione e non in demanio pubblico, dove invece
avrebbe senso l'esposizione ufficiale dei colori di uno stato ospite.
Inoltre, l'eposizione della bandiera deve rispettare le norme di diritto
internazionale del quadro Nato. Queste prevedono che una bandiera di uno
stato ospite, in ambito Nato, può essere issata tra quella dello stato
ospitante e quella della Nato che deve stare al centro su un pennone più
alto. Per due giorni, dunque, l'isola della Maddalena è rientrata sotto la
sovranità della Repubblica italiana. La bandiera straniera fuorilegge ha
smesso di sventolare sul pennone della Naval Supporting Agency. Constatiamo
che i media non hanno saputo o voluto cogliere la portata, non solo
simbolica, dell'ammaina bandiera da parte degli Usa. L'episodio, se la
memoria non inganna, ha un solo precedente: l'ammaina bandiera a Saigon
poco prima dell'ingloriosa fuga dal Vietnam.
Domenica, a manifestazione conclusa, contando sulla "distrazione" dei
giornalisti troppo occupati ad indagare sui tafferugli da quattro soldi e,
sopratutto, sulla connivenza di antica data di tutte le istituzioni della
Repubblica Italiana e della classe politica, la bandiera straniera ha
ripreso di nuovo a sventolare arrogantemente sulla sede della NSA in
dispregio di tutte le norme internazionali recepite dall'Italia e in
flagrante reato di "vilipendio alla bandiera italiana" configurato dalla
circolare Berlusconi. L'illegalità, l'offesa al tricolore e alla dignità
nazionale, non sono più tollerabili. Auspichiamo che l'interrogazione
parlamentare sulla vicenda, preannunciata dall'On. Elettra Deiana, non
rimanga un'azione isolata. Rinnoviamo, pertanto, la richiesta all'arma dei
Carabinieri, alle forze politiche e alle Istituzioni ai vari livelli, dal
locale al nazionale, di attivarsi prontamente affinché l'abuso cessi in
modo definitivo e non solo per due giorni in occasione di una
manifestazione.

     
Comitato sardo Gettiamo le Basi
tel. 070 823498--3386132753

Per ulteriori informazioni:
Liberazione 23-2-03 <<Maddalena "Afora sa Nato">> pag. 6;
Comunicato del 20 febbraio
<< COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI
Comunicato  stampa: la bandiera statunitense alla Maddalena oscura quella
italiana: si tratta di vilipendio.

Non entriamo nel merito dell'interpretazione della circolare Berlusconi,
ovvero se una bandiera di pace costituisca offesa o decoro alla bandiera
della Repubblica Italiana. Sappiamo che la Repubblica "ripudia la guerra"
come recita l'articolo 11 della nostra Carta Costituzionale. Non lascia,
invece, margini a dubbi interpretativi il reato di vilipendio del tricolore
a La Maddalena, dove la bandiera italiana continua a sventolare affiancata
e oscurata dalla bandiera statunitense in aperta violazione della circolare
del Presidente del Consiglio. Affiancare al tricolore la bandiera di uno
stato straniero indica simbolicamente un rapporto di suddittanza
dell'Italia nei confronti della potenza straniera, una menomazione della
sovranità nazionale intollerabile, non solo in base alle recenti
disposizioni della Presidenza del Consiglio, ma anche secondo il comune
sentire. Ci aspettiamo che l'Arma dei Carabinieri, con la stessa solerzia
denotata a Monserrato per rimuovere la bandiera della pace, intervenga a La
Maddalena per imporre l'immediata osservanza della circolare che configura
il reato di "vilipedio alla bandiera", punibile con 5 anni di carcere, e
ordini prontamente il ritiro della bandiera straniera che affianca e
offende il tricolore e i sentimenti di dignità nazionale del popolo
italiano.
Esprimiamo al Comune di Monserrato la nostra solidarietà per la coerenza e
l'impegno nel sostenere il ripudio della guerra radicato nella sua
cittadinanza, per la volontà di non rimuovere il ricordo dell'orrore delle
guerre passate, monito alle minacce di nuove barbarie annunciate.

Comitato sardo Gettiamo le Basi