I treni e le navi della morte sono stati bloccati in Italia, in Europa e negli USA



I treni e le navi della morte sono stati bloccati in Italia, in Europa e
negli USA

il 21 e 22 febbraio i disobbedienti, gli antagonisti toscani, l'Arci ed i
militanti del Prc hanno bloccato i treni che trasportavano armi destinate
alla guerra contro l'Iraq.
Venerdì dei treni sono partiti dalla base americana di Camp Darby, vicono a
Pisa, con destinazione finale la Turchia. I pacifisti italiani, alcune
centinaia, si sono distesi sui binari e la polizia è intervenuta a più
riprese. Durante la notte di venerdì e sabato i manifestanti si sono
piazzati davanti ad altre stazioni ferroviarie. Questi treni sono stati
bloccati temporaneamente a Padova, a Bologna e sono stati costretti a
cambiare rotta.
I sindacati italiani (Cgil,Cobas,Cub) chiedono a tutti i lavoratori di
mobilitarsi e di rifiutarsi di dare il loro contributo alla guerra.

Il consolato inglese a Torino è stato occupato in vista della visita di
Tony Blair.

Il 23 febbraio dei lavoratori portuali aderenti alla Cgil si sono rifiutati
di caricare materiale militare per la guerra e hanno bloccato i porti.

Il 22 febbraio 10000 manifestanti hanno protestato davanti alla base
americana Rhein Main in Germania e 2000 di loro hanno bloccato l'entrata
della base.

Il 20 febbraio il Rainbow Warrior di Greenpeace ha bloccato una nave
americana nel porto di Rotterdam.

A Jacksonville in Florida manifestanti hanno bloccato un treno e incendiato
il materiale militare che si trovava a bordo.

Organizziamo uno sciopero generale europeo in caso di guerra e rifiutiamo
di aiutare la macchina della morte del governo americano.



Roberto F.
Collectif Bellaciao
23-02-2003


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