08/03 Padova: manifestazione contro guerra



L'assemblea padovana, aperta a tutte le realtà cittadine contro la guerra,
che si era tenuta alla ex Fornace Carotta il 6 febbraio scorso, aveva deciso
di promuovere una manifestazione contro la guerra a Padova con corteo dalla
Stazione e arrivo al Prato della Valle davanti al Comiliter, sull'esempio
di quella tenuta a Vicenza il 18 gennaio con presidio davanti alla Caserma
Ederle, promossa sempre da "Veneto contro la guerra".
Risulta evidente il valore simbolico sia del Comiliter che della Caserma
Ederle, nell'attuale situazione prebellica.
In un primo momento era stata individuata la data del 1 marzo.
Si è pensato di spostare la manifestazione contro la guerra dall'1 all'8
marzo, giornata dedicata alla donna, proprio per ricordare le tante sofferenze
che le donne e i bambini hanno dovuto sopportare e che dovranno subire se
la guerra non si fermerà.

Bambini e donne sono le prime vittime delle guerre e degli embarghi, come
ci dimostrano, se ce ne fosse bisogno, le numerose immagini, che ormai hanno
fatto il giro del mondo, delle donne irachene con in braccio i loro bambini
condannati a morte dall'embargo e dall'uranio impoverito, la nuova arma
micidiale, di cui sono vittime anche le popolazioni della Serbia e del Kossovo.

Sono sempre le donne, colpite dall'anemia provocata dalla malnutrizione,
a soffrire per la nascita prematura dei loro bambini, che difficilmente
possono essere salvati da incubatrici obsolete.
Una situazione internazionale così drammatica, diventerebbe, senza dubbio,
una catastrofe con la guerra, per nulla scongiurata, all'Iraq.
L'attacco all'Iraq farà anche da copertura ad un numero sempre maggiore
di azioni delittuose per cacciare i Palestinesi dalle aree della Cisgiordania
e di Gaza, favorendo la pulizia etnica da parte degli Israeliani.
Interi villaggi sono agli arresti domiciliari.
La gente non può essere curata, dato che viene impedito alle ambulanze di
raggiungere gli ospedali.
Alcune donne hanno perso, tra atroci sofferenze, i loro bambini ai ceck-points
militari.

Per discutere di tutto ciò vi invitiamo a partecipare alla riunione, già
stabilita dall'assemblea, di venerdì 21 febbraio, dalle 18.00 in poi, in
piazzetta Toselli (capolinea del 9 da via Palestro).
Si è pensato, anche, all'opportunità di indire una nuova assemblea, in data
da stabilirsi, secondo le vostre indicazioni, per definire il carattere
della manifestazione e per dar modo a tutte le forze che lottano contro
la guerra a Padova, di raccordarsi e partecipare, sul modello di quanto
è accaduto a Genova, a Firenze, e a Roma.
Si sente infatti l'importanza che la manifestazione contro la guerra sia
la più larga e partecipata possibile.
Perciò vi chiediamo di fornirci una sollecita risposta in merito alla vostra
adesione, indicando la possibile data di convocazione della nuova assemblea,
e di dare la più ampia diffusione a questo invito.
Vi ringraziamo per la vostra collaborazione.
"Veneto contro la guerra"

Inviare le adesioni a: noallaguerra at libero.it
Le adesioni verranno raccolte nel sito http://www.venetocontroguerra.net