Stefano BENNI



   Lamento del mercante d'armi


Ho venduto un pezzo di cannone

poi le ruote e un altro pezzo di cannone

la culatta e l'otturatore

il mirino e un altro pezzo di cannone

e altri tre pezzi di cannone

e adesso c'è uno in televisione

che dice che mi spara col mio cannone

chi lo sapeva che coi pezzi di cannone

avrebbe fatto un cannone?

Se lo avessi saputo

mica avrei accettato l'ordinazione.



Ho venduto cento elicotteri

con relativo armamento

e un sistema puntamento missili

e un sistema anti-sistema di puntamento

adesso l'elicottero è lì che spia

come un falco sopra casa mia.



Se lo avessi saputo cosa voleva fare

non gli avrei venduto la testata nucleare

era così distinto, un vero signore

chi poteva sapere che era un dittatore?



Se avessi saputo che un cliente

può diventare un nemico

della mia patria

dell'Occidente

vi giuro gente

lo giuro sui figli

lo giuro su Gesù

gli avrei fatto pagare

il cinquanta per cento in più.



Da qui si vede

la mia buona fede.



[Estratto da: Stefano BENNI, Ballate, Feltrinelli, Milano 1991, pp. 79-80]