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la pace e l'Occidente
- Subject: la pace e l'Occidente
- From: "Giovanni Colombo" <giovanni.colombo at fastwebnet.it>
- Date: Mon, 10 Feb 2003 23:46:15 +0100
Vi trasmetto la sintesi dell'intervento che ho fatto stasera durante la seduta del consiglio comunale di Milano. g. ------------------------------------ Vorrei esprimere pubblicamente la mia adesione alla manifestazione per la pace che si terrà sabato a Roma, in concomitanza con quelle in molte città del mondo. Si prevede una grande partecipazione: aumenta di giorno in giorno la contrarietà alla guerra allâIraq. Più si avvicina più spaventa, perché appare per quello che è, un affare o unâossessione esclusivamente americana destinata ad aggravare ulteriormente la situazione già drammatica del Medio Oriente. La guerra inietterà altra follia e disperazione nelle vene di quella zona del mondo. Abbatterà la dittatura di Saddam Hussein ma non risolverà il problema del terrorismo internazionale, al contrario alimenterà il fondamentalismo islamico e lâodio e il risentimento nei confronti dellâOccidente. Causerà centinaia di migliaia di vittime innocenti, moltiplicherà le sofferenze dei bambini. Con tutta probabilità provocherà l'inasprimento del conflitto israeliano-palestinese. Foraggerà, questo sì, i produttori di armi e servirà alle nuove strategie espansionistiche dellâindustria petrolifera americana. Câè un dato che trovo assurdo: che la civiltà occidentale - di cui ci sentiamo parte viva - continui ad investire così tante risorse umane e finanziarie in opere di morte, che utilizzi la sua intelligenza per arrivare a elaborare e sostenere una teoria incredibilmente rozza come quella della "guerra preventiva". L'âordine che arriva dallâamministrazione americana è di convertirsi allâintervento armato per azzerare qualsiasi minaccia supposta o futura, riscrivendo di conseguenza le regole che dal secondo dopoguerra ad oggi hanno retto le sorti del mondo e i rapporti tra le nazioni. La miglior difesa è un buon attacco. Colpire per primi un nemico potenziale non è aggressione ma autodifesa. Eâ la mentalità e la tecnica dei pistoleri del west applicata su scala mondiale. Eâ la traduzione in norma internazionale del principio rivendicato dalla destra americana circa il diritto di ognuno a portare le armi: "spara per primo, se lui ti guarda storto, se sospetti che possa farti del male". La guerra preventiva è anche perpetua. Oggi in Iraq, domani in Corea, dopodomani chissà. Dura fino alla vittoria globale, quindi il termine si allontana allâinfinito. Quando ci sarà mai la certezza di aver eliminato dalla faccia della terra lâultimo fondamentalista islamico, lâultimo kamikaze? LâOccidente non può continuare a tradire la parte migliore di se stesso. LâOccidente, che ha fatto della difesa della vita il proprio valore supremo spendendo milioni di milioni per tenere in vita i malati terminali o i bambini prematuri, non può ritenere "necessari" massacri di migliaia di innocenti. LâOccidente, che ha fatto della pazienza del diritto il proprio stile di convivenza civile, non può cedere alla fretta degli ultimatum e delle armi. Se attorno a me vi sono terroristi, chiedo alle forze dellâordine di intervenire in maniera dura ma anche in forma controllata e limitata allo stretto necessario. E ai colpevoli non verrà applicata la pena di morte. Se sono circondato da persone armate fino ai denti, chiederò una vigilanza ferrea e la distruzione degli arsenali, ma non mi metterò a sparare all'impazzata. Perché non continuare a sperare che le categorie che valgono per il livello micro funzionino anche al livello macro? Che sia possibile mitigare la violenza a livello mondiale così come abbiano imparato a mitigare la violenza tra le persone in ambito nazionale? Questa non è unâutopia cattomunista papista terzomondista! Eâ lo spirito dellâOccidente, lo spirito di Erasmo da Rotterdam, lo spirito che ha animato i nostri Costituenti nel momento della stesura della Carta Costituzionale. Oggi lo spirito è debole, ma non spento. Con lâimpegno di molti può tornare a soffiare forte. _____________________ Giovanni Colombo Presidente della Rosa Bianca Consigliere comunale di Milano - indipendente Ds ______________________ Chi non vuol ricevere questi messaggi me lo segnali e verrà subito cancellato dalla lista.
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