Iraq: ambasciata di pace del Parlamento europeo e piano Mirage



Iraq: ambasciata di pace del Parlamento europeo e piano Mirage


Caro amico, sei invitato ad aderire all'appello sotto riportato, indirizzato
al Parlamento europeo.
Prepara le valigie per Baghdad!


Caro eurodeputato/a,
a maggior ragione in vista della imminente presentazione del progetto dei
governi francese e tedesco per la soluzione della crisi iraqena, ti si
presenta un'occasione unica per rivendicare il ruolo del Parlamento europeo
come rappresentante della volontà di pace dei cittadini d'Europa.
(Non a caso l'unica istituzione elettiva dell'UE risulta la più recettiva
degli autentici orientamenti dell'opinione pubblica).
Non c'è tempo, bisogna muoversi subito!
E' un dovere di tutti sostenere la realizzazione del piano Mirage,
auspicando che altre iniziative lo rafforzino nella medesima direzione.
Bruxelles può farsi promotrice di un'azione forte, forse l'unica, al
momento, capace di fermare la guerra: aprire una "ambasciata di pace" a
Baghdad offrendo respiro al processo politico e diplomatico per la soluzione
della crisi iraqena e per avviare nuovi negoziati sul Medio Oriente.
L'appello sotto riportato esplicita, appunto, la proposta.
Essa nasce dall'angoscia che proviamo, come cittadini, di fronte al
prevalere della stupidità, dell'arroganza, della brutalità che stanno
trascinando il mondo in una guerra che solo pochissimi potenti vogliono.
E nasce anche dalla speranza che riponiamo nella vostra iniziativa: il voto
del 30 gennaio è un voto storico; chiunque, ad ogni livello di
responsabilità, creda nell'Europa come soggetto politico democratico, deve
farla propria ed agire di conseguenza.

Alfonso Navarra - direttore redazione associativa di Radio Forum, radio
satellitare non profit per la pace

vicepresidente Confonlus - tel. 02/8645.2672





UN APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO: PER UNA AMBASCIATA DI PACE IN IRAQ
LA NUOVA EUROPA PASSA PER BAGHDAD
PER UNA DELEGAZIONE PERMANENTE DI EURODEPUTATI ED ESPONENTI DELLA SOCIETA'
CIVILE CHE RAPPRESENTI LA VOLONTA' DI PACE DEI CITTADINI EUROPEI

Il Parlamento europeo ha approvato il 30 gennaio 2003 una risoluzione contro
la guerra dal valore storico, dando voce alla volonta` ignorata dei
cittadini
d'Europa. Una volontà di pace e di legalità internazionale che coincide con
l'obiettivo di costituire ed affermare sè stessa come soggetto politico
costruttore di pace e di una nuova forma possibile di relazioni
internazionali.
Nel testo della risoluzione approvata dal Parlamento europeo si boccia
qualsiasi azione militare unilaterale, considerando "l'attacco preventivo
non conforme al diritto internazionale". Il giudizio è che "le violazioni
riscontrate dagli osservatori ONU in Iraq non giustificano l'intervento
armato".
Una delegazione di 40 eurodeputati è partita domenica 2 febbraio per
Baghdad; è tornata indietro domenica 9 febbraio.
L'iniziativa è stata importante, ma non è sufficiente.
I sottoscritti, promotori del presente appello, ritengono che,  nella
gravità del momento presente, il Parlamento di Bruxelles debba rivendicare
la funzione di indirizzo della politica estera comune dell'Europa, mentre i
governi degli Stati membri, per lo più, annaspano nell'indecisione e nella
subalternità
all'"alleato guida" e ai poteri forti.
Fa eccezione il cosiddetto "Piano Mirage", che i governi francese e tedesco
stanno per presentare, che recepisce lo spirito della risoluzione del
Parlamento europeo: una grande alternativa democratica e di legalità
all'intervento militare in Iraq.
La maggioranza non rappresentata di cittadini europei chiede agli
eurodeputati di assumersi oggi responsabilità straordinarie per il futuro
dell'Europa.
E' l'Europa che ripudia la guerra,  l'Europa che ha capito che la "guerra
preventiva" contro l'Iraq è anche una guerra contro la sua unità politica,
contro la sicurezza dei suoi approvvigionamenti energetici, contro il futuro
di un suo ruolo protagonista in un "altro mondo possibile", per i diritti
umani e per la democrazia internazionale, via di pace.
Si chiede che il Parlamento europeo eserciti una funzione diplomatica
diretta e rappresentativa, aprendo un' "ambasciata di pace", per sostenere
il Piano Mirage ed altre possibili soluzioni creative, con una sua
delegazione permanente a Baghdad.
La forza militare ONU per rafforzare le ispezioni, prevista dal piano
franco-tedesco, ad esempio, può essere intergrata da corpi civili di pace
come quelli la cui istituzione è raccomandata dal Parlamento europeo.
In questo quadro la società civile europea deve impegnarsi a costituire una
sua delegazione, che affianchi quella del Parlamento Europeo supportandone
l'indirizzo politico e rafforzando cosi` l'istanza di una diplomazia
popolare di base.
Questo il primo messaggio che porteremo: non siamo qui come singoli generosi
cittadini  ma come rappresentanti effettivi dell'Europa dei popoli, venuti
a presidiare lo spazio del processo politico e diplomatico.
Ma anche al popolo iraqeno porteremo un messaggio chiaro: il regime di
Saddam Hussein deve disarmare incondizionatamente e deve essere, al piu`
presto, sottoposto ad una verifica democratica mediante libere elezioni, in
cui ci impegnamo a fare da osservatori.
La delegazione ribadirà quindi che siamo anche a favore di una iniziativa
per indagare le responsabilità del regime del leader iracheno per eventuali
crimini contro l'umanità.
I sottoscritti cittadini, firmatari del presente appello, si dichiarano
disponibili a far parte della delegazione affiancante la missione degli
eurodeputati ed a contattare i parlamentari, i consiglieri comunali, le
personalità, le organizzazioni pacifiste da coinvolgere nell'iniziativa.

Alfonso Navarra - Adriano Ciccioni - Alessandro Rizzo - Virgilio Violo -
Luigi Barbato - Letizia Battaglia