commercio armi al Senato: mobilitazione in difesa della legge 185/90



MERCANTI DI ARMI AL SENATO? NO, GRAZIE!

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Legge 185: cronaca dal sit-in a Roma

di Redazione (redazione at vita.it)

Vita 28/01/2003


Presenti associazioni, giornalisti e senatori

ROMA - Più di 100 le persone presenti a Roma, dinanzi a Palazzo Madama, per il sit-in promosso dalla Campagna nazionale Fermiamo i mercanti di armi - In difesa della legge 185/90. L'iter del provvedimento che potrebbe stravolgerla (ddl 1547 al Senato) sta infatti volgendo al termine con la discussione in Aula nel secondo ramo del Parlamento.

Molti i religiosi e le religiose, missionari/e, rappresentati di associazioni, presenti, tra i quali Alex Zanotelli e Luigi Ciotti. Rilevante anche la partecipazione di giornalisti.

I senatori che sino a ora hanno seguito con maggior attenzione l'iter della legge e le proposte della Campagna assicurano che si adopereranno, nei prossimi giorni, per convocare nuovamente a breve termine le Commissioni Esteri e Difesa.

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La prima giornata in cui si sarebbo dovuto discute il disegno di Legge sembra essere passata... ma non sono poche le novità...

ROMA - Più di 100 le persone presenti a Roma, dinanzi a Palazzo Madama, per il sit-in promosso dalla Campagna nazionale "Contro i mercanti di armi - difendiamo la 185/90". L'iter del provvedimento che potrebbe stravolgerla (ddl 1547 al Senato) sta infatti volgendo al termine con la discussione in Aula nel secondo ramo del Parlamento.
Una delegazione della campagna è stata ricevuta dall'Udc e dal Senatore Salvatore Meleleo, relatore di maggioranza della legge.

"Abbiamo fatto quest'azione nonviolenta di disobbedienza civile sedendoci davanti al senato con uno striscione con scritto "fermiamo i mercanti di morte", infatti non possiamo accettare che la legge 185/90 venga messa in pericolo", dichiara Alex Zanotelli. "Abbiamo pregato affinché venga illuminato chi ci governa e venga data forza a noi di andare avanti in questa battaglia che, se viene persa, ne faranno le spese milioni di persone in tutto il mondo uccise dalle armi che noi vendiamo", conclude il missionario.

"Un anno di mobilitazione ha permesso di resuscitare a livello parlamentare il dibattito sul commercio delle armi e sulle sue implicazioni politiche, di diritti umani, umanitarie" afferma Nicoletta Dentico, Direttore di Medici Senza Frontiere e portavoce della campagna "Questo risultato non può andare perduto ed è questo un momento cruciale per evitare che la ratifica dell'accordo di Fanborough sia accompagnata allo smantellamento definitivo della 185. Ieri è stata lanciata anche in Italia la campagna europea per la trasparenza del commercio delle armi e quale che sia l'esito dell'iter della 185 il Governo dovrà fare i conti con una società civile estremamente attenta".

"Una volta che abbiamo una legge rigorosa possiamo permetterci di esportare qualcosa di buono in Europa", afferma Luigi Bobba, Presidente ACLI.  "Non accettiamo il trattato di Fanborough, usato come cavallo di Troia per azzerare la legge 185/90, che come società civile abbiamo fortemente chiesto e ottenuto negli anni '80".

Al termine degli incontri avvenuti in Senato, un gruppo di persone capeggiate da Alex Zanotelli (missionario comboniano), tra cui Luigi Bobba (Presidente ACLI) , Nicoletta Dentico (Direttore Medici Senza Frontiere), Riccardo Troisi (Rete Lilliput), suor Franca Venturi (suora comboniana) e suor Francesca Sekli (Piccole suore dell'assunzione) si sono sedute davanti all'ingresso principale del Senato per ribadire il loro grido d'allarme per difendere la legge 185 del 1990 che in Italia garantisce un controllo democratico del trasferimento di armi.

Organizzazioni aderenti alla campagna:
Amnesty International, Associazione Obiettori Nonviolenti, Attac, Aifo, Campagna Italiana Contro le Mine, Campagna Obiezione alle Spese Militari, Medici Senza Frontiere, Missione Oggi, Pax Christi, Rete Lilliput, Vita, Arci Servizio Civile, Emmaus Italia, Archivio Disarmo, CNESC (Conferenza Nazionale Enti Per Il Servizio Civile), Mani Tese, ACRA (Associazione Di Cooperazione Rurale In Africa E America Latina), Coordinamento dei soci di Banca Etica, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Agenzia per la Pace, Movimento Nonviolento, Azione Nonviolenta, Rete Italiana Donne in Nero, Suore Missionarie Nostra Signora degli Apostoli, ACLI, ICS, Lunaria, Social Forum "Basta Guerra", Nigrizia, Peacelink, Os.C.Ar, Emergency...

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L'invito del senatore Francesco Martone a "far sentire in Aula, nei prossimi giorni, la propria voce" e sostenere "insieme questa importante sfida di civilta' e giustizia"

Simpatico regalo del senatore Verde Francesco Martone a tutti i colleghi: una pistola ad acqua per invitarli a riflettere, in vista dell'approvazione di una ratifica dell'Accordo di Farnborough sull'Industria Europea degli Armamenti e sull'intenzione, spiega Martone nella lettera che accompagna il 'cadeau', di utilizzare tale ratifica "per apportare modifiche alle legge 185 sul commercio di armi che ne pregiudicherebbero gravemente la portata e l'efficacia".

La super-pistola ad acqua, autentico gioiello del settore, addirittura "due volte piu' potente", come recita la pubblicita' sulla busta, e' stata fatta recapitare da Francesco Martone in tutte le caselle postali dei senatori e, nella missiva che accompagna il simpatico regalo, si ricorda che "la legge 185 e' il risultato di un'importante sinergia tra associazionismo di base, mondo cattolico, missionario e del volontariato e istituzioni e rappresenta un elemento di distinzione per il nostro Paese a livello internazionale".

Francesco Martone ricorda inoltre la "trasparenza ed il controllo parlamentare sull'esportazione di armi, l'urgenza di evitare che il nostro paese sostenga le attivita' di regimi che soffocano i diritti umani e che venda armi a paesi ai quali stiamo cancellando il debito estero, il diritto di ogni risparmiatore a sapere se la sua banca sostiene il commercio di armi, sono principi fondamentali che vanno al di la' degli schieramenti politici e devono necessariamente prescindere dagli interessi di mercato". Da qui' l'invito di Martone a "far sentire in Aula, nei prossimi giorni, la propria voce" e sostenere "insieme questa importante sfida di civilta' e giustizia".