Turchia, dicembre 1994 - dicembre 2002 : e' cambiato qualcosa? (cfr.LeylaZana)



Turchia, dicembre 1994 - dicembre 2002 : e' cambiato qualcosa?
Un carteggio con l'Ambasciatore turco in Italia su Leyla Zana

http://www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/Carteggio/List.html

1) Prefazione - 2) Introduzione - 3) Lettera dell'Ambasciatore turco - 4)
Lettera
dell'europarlamentare
On. Luigi Vinci

1) PREFAZIONE

L'otto dicembre 1994 la Corte di Sicurezza di Stato di Ankara ha condannato
a quindici anni di carcere quattro parlamentari eletti nel Parlamento turco
nelle liste del partito DEP (Partito della Democrazia), con l'accusa di
appartenenza a banda armata (art. 168, comma 2 del Codice penale turco). I
loro nomi sono: Leyla Zana, Selim Sadak, Hatip Dicle e Orhan Dogan. Il 17
luglio 2001 la Corte Europea per i diritti umani ha emesso una sentenza in
conclusione di un procedimento contro la Turchia: tale procedimento era
stato richiesto dai medesimi quattro parlamentari, e si e' concluso con la
condanna della Turchia da parte della Corte europea, la quale ha giudicato
iniquo quel processo del 1994. Ma i quattro parlamentari sono tuttora in
carcere, e le autorita' turche hanno affermato che e' ben lungi da loro
l'intenzione di fare alcunche' per porre fine alla loro detenzione, e che
essi dovranno scontarla sino alla fine. Si tratta, come e' noto, di quelle
stesse autorita' turche che non perdono occasione per reiterare la loro
richiesta di ingresso in Europa, ostentando di volta in volta nuovi
provvedimenti legislativi che, secondo le loro affermazioni, dovrebbero
essere la garanzia dell'adeguamento della Turchia agli standard europei di
democrazia. In questo contesto, uno sguardo piu' ravvicinato alla vicenda
giudiziaria dei quattro parlamentari del DEP, ed ai suoi successivi
sviluppi sino ai giorni nostri, puo' essere un'occasione per valutare
meglio cosa intende per "democrazia" l'attuale classe politica turca, ma
anche per riflettere sui "nostri" standard europei, e su come
effettivamente l'Europa li fa valere nelle sue relazioni internazionali.

Ma l'ambito in cui si pone la vicenda dei quattro parlamentari non e' solo
giudiziario ed istituzionale. Questo, forse, e' uno degli aspetti
qualificanti di uno "standard" di democrazia che almeno una consistente
parte dell'Europa ha praticato nella sua storia, e continua a praticare. La
loro vicenda, infatti, dal momento della loro condanna, e' stata oggetto di
numerose iniziative di solidarieta', assunte in Europa in diverse occasioni
dalle piu' svariate componenti della Societa' civile, e incoraggiate, in
particolare, dalla "esemplarita'" dell'intera biografia di una dei quattro
parlamentari, Leyla Zana, paladina dei diritti umani, della donna,
dell'intero proprio popolo: il popolo kurdo, ma anche della pace e
dall'amicizia tra i popoli, ed in particolare tra il popolo kurdo ed il
popolo turco. Uno dei fattori che hanno contribuito al proliferare di tali
iniziative e' stato indubbiamente la fitta rete di associazionismo solidale
con il popolo kurdo, che in Italia si e' creata in questi ultimi anni, e
che si esprime tra l'altro attraverso frequenti delegazioni, gemellaggi,
adozioni a distanza dei prigionieri politici e per reati d'opinione,
progetti di cooperazione allo sviluppo (culturale, sociale ed economico),
etc. E' proprio una di queste iniziative della Societa' civile che ha
recentemente innescato, a proposito della vicenda giudiziaria ed
istituzionale dei quattro parlamentari, un significativo dibattito, che
viene qui proposto ai lettori. Recentemente, infatti, molti Enti locali
italiani (Comuni, Province, Regioni) hanno approvato (generalmente
all'unanimita') mozioni a favore di Leyla Zana e degli altri parlamentari
kurdi incarcerati, chiedendo al Parlamento ed al Governo italiano di farsi
promotori della richiesta alla Turchia per la loro liberazione, in ossequio
alla deliberazione della Corte europea dei diritti umani. L'elenco degli
Enti locali che hanno emesso tali deliberazioni e' davvero cospicuo:

COMUNI :
Milano, Torino, Padova, Firenze, Pienza, Petruro Irpino, Savona, Carpi,
Empoli, Massa
PROVINCIE :
Potenza, Milano, Como, Napoli, Parma, Torino, Nuoro, Massa Carrara
REGIONI :
Lombardia, Valle d'Aosta, Campania, Emilia Romagna, Piemonte, Lazio,
FriuliVenezia Giulia
INOLTRE :
La mozione e' in fase di approvazione nelle seguenti localita': Comuni :
Carrara;
Provincie : Messina;
Regioni : Sicilia e Veneto
Differenti mozioni per Leyla Zana (p. es: il conferimento della
cittadinanza onoraria) erano state approvate nei Comuni di: Rovigo, Genova,
Palermo, Roma, Perugia, Roma, Trepuzzi (Lecce), Martano (Lecce),
Francofonte (Catania)

Ad una di queste mozioni degli Enti locali italiani, e precisamente a
quella della Regione Lombardia, e' giunta la risposta dell'Ambasciatore
della Turchia in Italia, Signor Necati Utkan (il quale ha poi continuato ad
inviare risposte ad altri Enti locali), ed un Europarlamentare italiano,
l'on. Luigi Vinci, ha a sua volta replicato all'Ambasciatore turco.

Si propone qui, ai lettori della Kurdish Mailing List, questo carteggio,
reperibile
cliccando sul link:

http://www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/Carteggio/List.html

Le pagine web che verranno cosi' visualizzate sono:

1) Prefazione (cioe' il testo della presente mail) - 2) Introduzione (un quadro
documentario
dell'intreccio Stato-Criminalita' mafiosa-Squadre della morte su cui si
sono basate le
accuse
processuali contro Leyla Zana) - 3) Lettera dell'Ambasciatore turco - 4)
Lettera
dell'europarlamentare
On. Luigi Vinci

Infine, prima di accostarsi alla lettura del carteggio con l'Ambasciatore
turco, un suggerimento ai lettori: quello di non perdere questa occasione
per avvicinarsi anche alla figura di Leyla Zana, leggendo le sue lettere
dal carcere. Sono pubblicate in inglese ("Writings from prison", Cambridge
1999), in francese ("Ecrits de prison", Paris 1995) e in tedesco ("Eine
Kurdin meldet sich zu Wort Leyla Zana", D–tlingen 1997), e la loro
traduzione in italiano e' disponibile su Internet (con una ampia raccolta
di testi su di lei):

Sito Web "Freedom for Leyla Zana" :
http://www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/home.html

Cfr. anche:
http://www.caltanet.it/html/dossier/arte/zana/index.htm
E, in inglese:
http://www.kurdistan.org/Leyla/index.html

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