Il 14 a Genova giornata di controinformazione e mobilitazione



Genova, 7 dicembre 2002

Il Forum Sociale di Genova, Il Comitato Piazza Carlo Giuliani, il Comitato
Verità e Giustizia per Genova e la CGIL chiamano tutti ad una giornata di
controinformazione e mobilitazione da tenersi a Genova sabato 14 dicembre.
Gli arresti della scorsa notte, la richiesta di archiviazione per Mario
Placanica, delineano una tendenza ed una volontà chiara sui fatti di Genova:
chiudere al più presto le inchieste, cancellare la memoria, evitare
accuratamente di indagare sulle responsabilità delle forze dell'ordine nelle
vicende del luglio 2001. Noi non ci stiamo.

Insieme a tantissimi cittadini di questo paese e di tutto il mondo
chiediamo, ormai da 17 mesi, verità e giustizia per i fatti di Genova. Non
possiamo accettare che le inchieste si chiudano ancora una volta creando
un'altra pagina nera nella storia d'Italia. E non possiamo accettare che la
Procura di Genova, indaghi a senso unico sui manifestanti, e che non abbia
neppure ipotizzato di avviare una inchiesta sulla gestione criminale e
repressiva dell'ordine pubblico con l'uso di armi e gas CS nei confronti
delle manifestazioni di piazza durante il G8. Chiediamo ancora oggi una
Commissione Parlamentare d'Inchiesta sui fatti di luglio 2001, perché non
possiamo dimenticare e permettere che a scrivere la storia di quelle
terribili giornate siano solo magistrati. Chiediamo che siano individuate
anche le responsabilità politiche di chi ha gestito l'ordine pubblico di
quei giorni, di chi ha operato una sospensione dei diritti costituzionali di
migliaia di persone, picchiando, torturando e sequestrando manifestanti
pacifici e inermi. Denunciamo inoltre l'uso illegittimo ed intimidatorio
della custodia cautelare, ad un anno e mezzo dai fatti, nei confronti delle
persone indagate.

Invitiamo tutti ad una grande mobilitazione nazionale sabato 14 dicembre
2002, per ottenere verità e giustizia su Genova e contrastare il clima di
criminalizzazione del dissenso che sta prendendo piede nel nostro paese. Per
ribadire oggi come allora le ragioni che ci hanno visto insieme a Genova,
come a Firenze, Cosenza e Torino.