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10 dic., priorità della Rete Lilliput e nonviolenza
- Subject: 10 dic., priorità della Rete Lilliput e nonviolenza
- From: "Filippo Ciardi" <filciar at inwind.it>
- Date: Sat, 16 Nov 2002 08:17:08 +0100
Un saluto di pace a tutti. Intervengo sia sulla "Giornata nazionale d'azione per la pace e i diritti umani" del 10 dicembre, che sulle priorità della Rete di Lilliput per il 2003, di cui si discuterà a Vico Equense, e più in generale sulla costruzione delle alternative alle guerre e alla violenza. Scusate fin d'ora per la lunghezza, ma prendetelo come il mio modesto ma riflettuto contributo personale, che ho inviato anche al Glt-nonviolenza della Rete di Lilliput. Sinceramente darei più risalto, sia il 10 che come priorità per Lilliput e per la gente (sì, proprio per tutti...) alla campagna "scelgo la nonviolenza", che è la sola che riesce a mettere insieme l'obiezione di coscienza per tutti i cittadini, a tutte le guerre, e le esperienze già in atto ed attuabili perchè tutti possano impegnarsi personalmente per l'alternativa nonviolenta: si fa riferimento quindi a tutte le altre iniziative e campagne, che dovrebbero essere cioè inserite proprio nel contesto della campagna quadro "scelgo la nonviolenza", come proposte operative, tutte da sostenere se nello spirito di una scelta personale, sociale e politica per la nonviolenza. Si tratta sia di fornire opportunità tra cui tutti possano trovare un impegno che fa al caso proprio, sia per chi è già impegnato in qualcosa e per chi si impegnerà, di sentrisi comunque parte di una grande e multiforme mobilitazione per il superamento della violenza strutturale e culturale, senza il quale ci saranno ancora tanti Iraq. Ben venga l'appello "fuori l'Italia dalla guerra" e l'impegno di "testimoni" come Strada, Zanotelli, Ciotti ed altri, ma credo che se vogliamo veramente avere la speranza di attuare un cambiamento dobbiamo impegnarci personalmente (come molti già fanno) con qualcosa di più di tutti i santissimi appelli, cortei, e di tutte le idee ed iniziative che hanno un grande impatto mediatico, ma che poi rischiano di non essere sostenute da tutti quelli che vi aderiscono mediante il confronto personale con la nonviolenza attiva come stile di vita. Propongo quindi che priorità per la giornata del 10 dicembre e della rete di Lilliput, fin da subito (e non solo per il 2003), sia l'approfondimento e la diffusione della campagna "scelgo la nonviolenza", che magari è meno immediata dell'appello "fuori l'Italia dalla guerra", ma che bisognerà pur cominciare a prendere a cuore, almeno nello spirito che la anima, pena il rischio di fare tante chiacchere e di chiedere ad altri, istituzioni e poteri vari, quello che dovremmo fare noi. Credo che sarebbe già tanto se la Rete di Lilliput, i movimenti nonviolenti e tutti gli altri, soprattutto attraverso i nodi e i gruppi locali, riuscissero ad impegnarsi per ora anche "solo" in questa campagna. Se riuscissero nei prossimi mesi anche "solamente" a diffondere una nuova forma di obiezione, a far conoscere e sostenere le varie opzioni di nonviolenza attiva possibili e praticabili (alcune a titolo di esempio già indicate nello stesso testo della campagna), a mettere in rete tutti gli esempi concreti che già esistono e a stimolarne di nuovi, e anche a contribuire a correggere il "tiro" della campagna se sarà necessario. Si tratta anche di scegliere se mettere in rete o no attraverso "scelgo la nonviolenza" tutte le varie iniziative, campagne ecc. che siano compatibili e che già sono in atto o che verranno lanciate. Tra l'altro c'è ancora spazio per l'adesione alla campagna quadro di associazioni e movimenti, che oltre ad una sigla possono apportare un contributo operativo, una proposta nonviolenta. Ci sarebbe da sentirli. Mi piacerebbe anche che i referenti di "scelgo la nonviolenza" e tutti quelli che ci credono, nei movimenti nonviolenti, in Lilliput e anche di altri ambienti, si mettessero in contatto con chi sarà particolarmente "visibile" nella giornata del 10, e quindi immagino i vari Strada, Zanotelli, Ciotti, ecc., che sono dei grandi testimoni, ma che fino ad ora, Forum sociale europeo compreso, hanno un po' snobbato la campagna. Siccome credo che la possano condividere in pieno, se già non lo fanno, vorrei che si chiarisse con loro se hanno intenzione di spendersi per "scelgo la nonviolenza", il 10 e in altre occasioni, se proprio si devono esporre in pubblico. Come piccola indicazione pratica e mediatica, se si è favorevoli a sostenere con forza la campagna, direi di dare un po' più di risalto a "scelgo la nonviolenza" sul sito della rete ed in altri, creando un logo "cliccabile". Parlando poi di metodi, propongo che l'evento del 10 dicembre e tutte le prossime iniziative su cui si cercherà una condivisione a livello nazionale, sia che coinvolgano solo Lilliput che anche altri, vengano organizzate possibilmente lo stesso giorno o nello stesso periodo, ma in contemporanea a livello locale in ogni città, o al massimo in ogni zona di ogni regione, e non mediante raduno in un unica città d'Italia. Propongo che in questo si impegnino tutti i nodi Lilliput, i gruppi nonviolenti, ecc..., anche se gli altri eventuali manifestanti sceglieranno di concentrarsi in un unico luogo. In questo modo credo che potrebbero partecipare complessivamente più persone (ammesso che i numeri contino così tanto...), soprattutto sarebbe possibile diffondere la cultura e la prassi della nonviolenza attiva sul proprio territorio e contemporaneamente essere visibili a livello nazionale, evitando tutti i problemi che nascono dai megaraduni e riuscendo ad avvicinare meglio anche le persone più timorose o "lontane". Scusate ancora per la lunghezza. Che ne pensate? Filippo Ciardi -------------------- "Non temo le parole dei violenti, quanto il silenzio degli onesti". (M.L.King).
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