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VENTI DI GUERRA , SPIRITO DI PACE.
- Subject: VENTI DI GUERRA , SPIRITO DI PACE.
- From: "grazia" <marzullograzia at tiscali.it>
- Date: Tue, 29 Oct 2002 10:08:57 +0100
VENTI DI GUERRA , SPIRITO DI PACE. Mentre i riflettori dei media di tutto il mondo sono puntati, freneticamente, sulla probabile guerra all'Iraq, dell'ex alleato americano e "principe del terrore", il dittatore Saddam Hussein, e vogliono convincerci, con un propaganda ossessiva, della pericolosità che incomberebbe sull'umanità lasciando in vita il regime iracheno, in un tranquillo paesino abruzzese, Collecorvino, alcune donne e uomini cercano di interrogarsi, pacatamente, sulla nonviolenza e sulla pace. L' iniziativa è promossa dall'associazione Laboratorio Civico di Collecorvino costituitasi alcuni mesi fa, con il chiaro intento di realizzare un progetto sociale che mette al centro della propria attenzione la persona umana. Tra le tante iniziative che l'associazione sta realizzando, c'è quella della Scuola della pace che prevede una serie di conferenze, la prima delle quali sulla nonviolenza, tenutasi venerdì 11 ottobre scorso alle ore 21, presso la sala consiliare del comune di Collecorvino. Nonostante l'ora tarda , i partecipanti sono stati numerosi e hanno, praticamente, riempito la sala, dando vita, anche ad un interessante dibattito. Dopo una breve introduzione sull'iniziativa, i coordinatori hanno presentato il relatore della serata Luciano Benini. Benini, marchigiano di Fano, è un fisico ambientale e segretario nazionale del MIR ( movimento internazionale della riconciliazione ). L'autorevole relatore, nonostante la vastità dell'argomento che non permette di essere esaustivi, ha impostato il suo intervento dividendolo in tre parti. La prima parte del suo escursus storico inizia dalla genesi e termina con la svolta costantiniana, passando attraverso la "pedagogia di Dio"nell'antico testamento e raggiungendo il suo punto più alto con il vangelo, autentica magna carta della nonviolenza; e continua, con le prime comunità apostoliche, fino al martirio di Massimiliano di Numidia, processato e messo a morte per essersi rifiutato di prestare servizio militare nell'esercito imperiale romano. La seconda parte della storia della nonviolenza, inizia con la normalizzazione voluta dall'imperatore Costantini, che metteva fine a due secoli di terribili persecuzioni dei cristiani e termina all'inizio del diciannovesimo secolo. Un arco di tempo che il relatore non esita a definire buio, dove assistiamo, con le crociate, al completo ribaltamento dell'insegnamento cristiano. Per fortuna, ci sono due significative eccezioni: Francesco d'Assisi e il movimento dei Quaccheri. La terza e ultima fase inizia con la conversione del conte russo L. Tolstoj e continua con la grande testimonianza di due autentici giganti della nonviolenza che sono l'avvocato indù M.K. Gandhi e il pastore battista americano M.L.King. Accanto a questi tre grandi maestri, Benini affianca gli italiani A. Capitini e don L.Milani e, soprattutto, sottolinea il grande evento epocale del Concilio Vaticano II. Durante il Concilio, la Chiesa Cattolica, dopo sedici lunghi secoli, divulga due importanti documenti: la " Pacem in terris "e la " Gaudium et spes ", con cui si inizia, parzialmente, ad affrontare il tema della nonviolenza. Anche nell'attuale magistero papale non mancato continui riferimenti alla forza della nonviolenza. A questo punto il relatore affronta i tantissimi ambiti di applicazione della nonviolenza, che non va confusa con la sola rinuncia all'uso della violenza, e riguardano la possibilità di costruire una società più giusta e solidale, di prevenire e di risolvere, pacificamente, i conflitti esistenti, altrimenti destinati ad incancrenirsi. Ma prima dell'impegno all'esterno, la nonviolenza è un lavoro su di sé e di progressiva e radicale trasformazione della propria vita; una conversione esistenziale quindi, e non una moda come qualcuno, malignamente, insinua. In ultimo, la relazione si è soffermata sugli eventi successivi alla caduta del muro di Berlino e sulle lotte dei movimenti popolari nei paesi dell'est, "arruolandoli", un po' forzosamente, tra gli esempi di lotta nonviolenta; e sulle responsabilità delle potenze occidentali che hanno preferito e incentivato la guerra civile nei vicini balcani, anziché appoggiare i movimenti pacifisti, come quello del leader kosovaro I. Rugova. E ora, vorrei fare due brevi considerazioni : la prima riguarda l'assenza del Buddismo nella, pur bella, relazione di Benini. Non è una dimenticanza irrilevante, in quanto la predicazione di Budda precede quella di Cristo di cinque secoli e poi, il buddismo è una religione che conta mezzo miliardo di seguaci nel mondo. La seconda considerazione che vorrei fare, dal punto di vista della nonviolenza, è una valutazione del papato wojtylano, un pò diversa da quella fatta dal relatore. Pur riconoscendo a questo papa alcune dichiarazioni coraggiose, per altro mai seguite da altrettanti fatti concreti, ritengo che, in questo lungo pontificato, abbiano prevalso le componenti più reazionarie della curia romana, imponendo di fatto una violenta politica di restaurazione, che ha vanificato, quasi del tutto, le speranze che papa Roncalli, con il concilio, aveva suscitato. Più articolato e complesso è invece, il rapporto tra il mondo cattolico, con le sue varie componenti, e la nonviolenza. La storia della nonviolenza non è fatta solo dai grandi maestri e dalle manifestazioni pubbliche, ma soprattutto da tante persone semplici e sconosciute di buona volontà che si sforzano, quotidianamente, di realizzare una sana, giocosa e pacifica convivenza con tutti gli esseri umani e, quando occorre, non si sottraggono a dare testimonianze esemplari, come quella di Francesco Jagertatter. Questo contadino austriaco fu barbaramente ghigliottinato dai nazisti nel 1944 per essersi rifiutato, caparbiamente ,di entrare nell'esercito tedesco. " Dulcis in fundo ", la conferenza ha avuto un piacevole epilogo con un gustoso rinfresco, a base di prodotti del commercio equo e solidale, offerto, gentilmente, dall'associazione Laboratorio Civico. Michele Meomartino Il prossimo incontro si terrà Martedì 4.12. 2002 ore 21 Scuola elementare Villa Barberi di Collecorino Interverrà Miriam Giovananza direttrice del mensile " Altraeconomia " Sul tema: Informazione specchio della democrazia
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