23/10 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Agli organi di informazione / con preghiera di pubblicazione e diffusione


I media enfatizzano il presunto ammorbidimento della posizione statunitense
ed esprimono un cauto ottimismo circa la possibilità di evitare la "guerra
preventiva" contro l'Iraq.
Ma se si pensa ai miliardi che nel mondo vengono spesi annualmente in
armamenti ;al fatto che la massima potenza mondiale ritiene di avere
diritto di fare ricorso alle armi ogni qualvolta i propri " interessi"
vengono minacciati,  alla partecipazione già in atto dell'Italia ad una
guerra inutile, illegale e criminale si comprende come ogni espressione di
dissenso verso il ricorso alla guerra sia importantissima .
IL presidente del Consiglio non perde occasione per ricordare che il nostro
posto sarà, sempre e comunque, a fianco degli Stati Uniti. Ma domandiamoci
quale autorità morale possono avanzare i nostri alleati per meritare  tali
dichiarazioni di incondizionata fadeltà: il fatto di avere quaranta milioni
di poveri? Di fare ricorso alla pena di morte? Di avere costruito un muro
per impedire l'ingresso dei clandestini messicani e di dare loro la caccia
? Di avere sostenuto dittatori come Videla e Pinochet? Di avere in passato
finanziato Saddam Hussein e Bin Laden?
E tra i mille piccoli gesti di pace collochiamo anche l'ora in silenzio,
che ripeteremo anche mercoledì 23 ottobre, dalle 18 alle 19, sui gradini
del palazzo ducale di Genova

info:
Norma Bertullacelli 010 5704871 - 347 3204042
Antonio Bruno 010 6982958 - 339 3442011
Livio Cresti 010 6504007
Graziella Gaggero 010 594796 - 347 4197646
Mariangela Grixoni 347 8300100
Roberto Leoni 010 5220512
Pino Parisi 339 2179295
Attilio Ratto 335 7475647
Sergio Tedeschi 010 460483