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R: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI
- Subject: R: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI
- From: "Enrico Peyretti" <peyretti at tiscalinet.it>
- Date: Sun, 20 Oct 2002 15:39:01 +0200
C'è bisogno di insultare per dissentire? Questo è praticare e alimentare la guerra, che nasce negli animi. Allora, poi, è ipocrita andare a cercarne le giustificazioni nei vari birbanti e dittatori criminalizzati a turno, dopo averli utilizzati. La guerra è in noi quando la facciamo, non nel "colpevole" esterno a noi. Auguri sinceri di calma e serenità per vedere meglio. Enrico Peyretti ----- Original Message ----- From: Fulvio Grimaldi <bassottovic at libero.it> To: <pck-pace at peacelink.it> Cc: <jugocoord at libero.it> Sent: Sunday, October 20, 2002 12:23 PM Subject: Fw: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI > > ----- Original Message ----- > From: "Giunchi-Silimbani" <giunchi.silimbani at libero.it> > To: <pace at peacelink.it> > Sent: Sunday, October 20, 2002 8:31 AM > Subject: Re: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI > > > > Raramente ho letto una tale quantità di scempiaggini, in libertà, senza > > alcun senso di responsabilità, rigonfie di senso della propria santità, da > > parte di tal Gianni Zampieri. > > > > Traspare dalla sua invettiva un retrogusto di risentito narcisismo per > non > > essere stato centrato da una bomba intelligente o da un martire > > autoesplodente: "Per questo sono e sarò > > contro tutte le guerre, a costo della vita". Augurati di non doverti > mettere > > alla prova, anima generosa e di non doverla buttare, la tua vita, come > > succede ogni giorno a migliaia di persone, ovunque. > > > > La pietà è concreta, caro vanesio presuntuoso. E non mi sembri abituato ad > > esercitarla. > > E' concreta, circostanziata, priva di qualsiasi aura, squallida direi. Si > ha > > e basta. > > Genera dolore e qualche volta ispira atti solidali. Che a volta, > > rarissimamente servono a qualcosa. > > Quella assoluta, generica, impalpabile non tocca e non beneficia nessuno, > > caro fregnone presuntuoso. Anche se la sbandieri ai quattro venti. > > Parli come un illuminato da new age-serviziospeciale-sull'Espresso, seduto > > sulla cima di certezze da exit poll. > > > > Lascia stare Sofri, imbecille. > > Abbi pietà concreta per lui, o pacifista eroico. > > Va a farti sparare sulla sillhouette di qualche causa nobile e non rompere > i > > coglioni a chi si guadagna la considerazione e il rispetto (e il perdono > per > > le eventuali scelleratezze: vorrei che capitasse a tutti di doverlo fare, > > per quante ne abbiamo pensate e consumate tutti) con atti concreti e > > quotidiani di discernimento, di difficile scelta e di militanza > > dell'intelligenza. > > > > "il diavolo Saddam è vivo e vegeto, BinLaden sembra proprio che non sia > > morto e Milosevic sta dando lezioni di diritto processuale ad un tribunale > > internazionale" > > non ho capito se te ne dispiaci, incommensurabile babbeo, o te ne > compiaci: > > nel primo caso mi pare dovresti dare una mano anche tu; nel secondo stai > > semplicemente dichiarando la tua connivenza con la prepotenza e l'odio. > > > > Non voglio dire una parola sulle mie poverissime e ordinarie analisi, nè > > tantomeno sulle mie idee sul che fare (per carità). Ce ne sarebbe > ovviamente > > anche per il capitalismo senza controllo, per gli sprazzi di imperialismo > > globalizzante, per la debole Europa e tutto il resto. > > > > Dico solo a te e agli bizzarri assenteisti della democrazia minuta e > > quotidiana: lasciate in pace Sofri. > > Almeno questo (la spocchia moralistica) non se lo è meritato. > > > > Non ho mai condiviso le opinioni e l'azione politica di Sofri. E non lo ho > > mai nascosto. > > Lo ho conosciuto come persona perbene. > > Lo rispetto per il percorso che ha intrapreso e subìto. > > Credo che debba uscire subito dalla galera. Ha comunque pagato salato > > qualsiasi cosa si possa imputargli. > > > > I pacifisti rimproveranti, no. > > > > Neanche Landru. > > > > Stefano Giunchi > > > > > > > > ----- Original Message ----- > > From: "Gianni Zampieri" <zampieri.gg at libero.it> > > To: "Forum-Pck" <zampieri.gg at libero.it>; "Forum" <zampieri.gg at libero.it> > > Sent: Friday, October 18, 2002 9:47 PM > > Subject: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI > > > > > > > > > > ------- Forwarded message follows ------- > > > From: Gianni Zampieri <zampieri.gg at libero.it> > > > To: rubrica.lettere at repubblica.it > > > Subject: CARO ADRIANO SOFRI > > > Date: Fri, 18 Oct 2002 20:06:44 +0200 > > > > > > Ho sottoscritto forse più di un appello per reclamare la giustizia che > ti > > è stata > > > negata ed ero al Palavobis qualche anno fa, assieme a migliaia di amici, > > per > > > lo stesso motivo. > > > > > > Lo rifarei e lo rifarò se sarà necessario od opportuno, come faccio > tutto > > > quello che posso per tutti coloro che sono condannati ingiustamente: non > > > per niente da quasi vent'anni sono anche socio di Amnesty International. > > > > > > Più recentemente ero allo stesso Palavobis, ancora con migliaia di > amici, > > > molti dei quali gli stessi dell'altra volta, per protestare assieme a > Gino > > Strada > > > e Alex Zanotelli contro l'ennesima guerra scellerata. > > > > > > Ecco il termine: scellerato. > > > > > > Lo usai molti anni fa, quando mi riferirono e poi mi fecero leggere > quelle > > tue > > > scellerate parole pubblicate su Lotta Continua. Dissi subito che, al di > > là del > > > merito che nemmeno condividevo, quelle parole erano scellerate perché > > > porgevano agli avversari, fascisti di destra e di sinistra, un fianco > fin > > troppo > > > facilmente vulnerabile: anche senza cercare un killer, sarebbe bastata > > > l'azione di un qualsiasi fuori di testa. Così (o cosà ?) è stato, ed > ora > > tu stai > > > pagando un prezzo ingiusto ed esorbitante per quella scelleratezza. > > > > > > Oggi non riesco a capire come, da persona intelligente e onesta quale io > > ti > > > reputo, non capisci quanto siano ancor più scellerate le tue parole > contro > > > Gino Strada ed a favore della guerra. > > > Possibile che non ti rendi conto che le giustificazioni che dai per la > > guerra, > > > equivocando tra questa ed un uso responsabile della forza, non sono > altro > > > che una scellerata riedizione delle giustificazioni ("politiche" > > naturalmente) > > > che davi all'eventuale esecuzione del commissario Calabresi. Con > > > l'aggravante che le scellerate parole di allora mettevano a rischio la > > vita di > > > una persona precisamente individuata come obbiettivo, mentre oggi le tue > > > scelleratissime parole giustificano l'esecuzione nient'affatto casuale, > > perché > > > prevedibile e prevista, di migliaia di innocenti civili, bambini donne > > uomini e > > > vecchi, senza distinzione: un massacro terrorista legalizzato ! > > > > > > E proprio tu, ti metti dalla parte di quel potere che combattevi e di > cui > > sei > > > tutt'ora illustre vittima. > > > > > > Per chiarire, sulla differenza tra un uso responsabile della forza e la > > guerra > > > come noi tutti la conosciamo, basta pensare all'esempio emblematico del > > > folle terrorista che sequestra una classe di bambini o dirotta un aereo: > > forse > > > che non si cerca il modo di intervenire senza mettere in grave pericolo > la > > > vita dei bambini o dei viaggiatori? Forse che si bombarda la scuola o si > > > abbatte l'aereo? Forse che non si cerca di venire a patti, anche > > accettando > > > costi economici elevati ed il rischio che il folle la faccia franca? > > > > > > Nel caso poi delle guerre attuali, tragica beffa, il diavolo Saddam è > vivo > > e > > > vegeto, BinLaden sembra proprio che non sia morto e Milosevic sta dando > > > lezioni di diritto processuale ad un tribunale internazionale. > > > > > > "Ma mi faccia il piacere ..." direbbe il grande Totò. > > > > > > Mi stupisce ancor più la tua posizione, perché ti conosco per un > > intellettuale > > > molto preparato. Tito Livio pare abbia lasciato scritto che "le guerre > non > > > sono mai fatte nell'interesse del popolo" e che "il popolo non ha mai > > tratto > > > reali benefici dalle guerre": duemila anni fa. Dopo di lui, lo stesso > > concetto > > > sembra sia stato espresso da una quantità di personaggi della cultura e > > > della storia, ma evidentemente cultura e storia non sono brave maestre, > > > nemmeno (o soprattutto) per i dotti. > > > > > > Io sono un semplice cittadino, padre di famiglia, pensionato e > ragioniere, > > ma > > > credo di essere e voglio essere cittadino del mondo. Per questo sono e > > sarò > > > contro tutte le guerre, a costo della vita. > > > > > > Credo che l'unica possibilità reale di fermare o meglio di impedire e > > bandire > > > per sempre questa autentica barbarie, sia che lo esiga un grande numero > di > > > cittadini. Anche questo è stato detto e ridetto, da Einstein a > Capitini, > > da Don > > > Sturzo a Martin Luther King, da Staffan De Mistura a Moni Ovadia o a > > > Tiziano Terzani, solo per fare qualche nome di ieri e di oggi. > > > > > > Per questo da qualche tempo stiamo proponendo un PATTO TRA I > > > CITTADINI DEL MONDO, ora anche con un sito: > > > www.deicittadinidelmondo.it > > > > > > Ti auguro "buone" riflessioni e spero proprio di riconoscerti, fratello. > > > > > > Gianni Zampieri - cdm > > > > > > Barzanò, 18 ottobre 2002 > > > > > > > > > ------- End of forwarded message -------"Non temo le parole dei > violenti, > > > mi preoccupa molto il silenzio degli onesti" (M.L.King) > > > > > > > > > > > > > > >
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