16/10 Legnago: incontro pubblico su FORUM SOCIALE EUROPEO, scenari di un mondo senza guerra



Legnago Social Forum

"Diario di bordo!"

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INVITO INVITO INVITO INVITO INVITO INVITO



FORUM SOCIALE EUROPEO
"Scenari di un mondo senza guerra"



Salvatore Cannavò

Vicedirettore LIBERAZIONE - ATTAC ITALIA (Autore del libro "Porto Alegre.
Capitale dei movimenti. Percorsi e progetti di un movimento globale")

Stefano Guffanti

RETE LILLIPUT Verona - LEGA OBIETTORI DI COSCIENZA

Donatella Ramorino

LEGAMBIENTE



MERCOLEDIâ 16 OTTOBRE ORE 21.00

SALA CIVICA BEZZECCA (Palazzo di Vetro)

LEGNAGO



In allegato un articolo di Cannavò sul Forum Sociale Europeo

Vi aspettiamo numerosi.




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Liberazione del 6 ottobre 2002

Tra liberismo, guerra e diritti: 18 conferenze, 160 seminari e una grande
manifestazione
Barcellona, varata l'agenda  del Forum sociale europeo
Salvatore Cannavò

Barcellona - nostro inviato Mentre non si placano le polemiche attorno al
forum sociale europeo del prossimo novembre - ancora ieri abbiamo assistito
a un botta e risposta tra Luca Casarini e il presidente della Regione
Toscana, Claudio Martini - l'assemblea dei movimenti sociali riunitasi a
Barcellona per approvare il programma del forum manda un chiaro messaggio
di pace alla città di Firenze. La missiva, in forma di lettera aperta, fa
riferimento alla tradizione, alla storia, allo spirito di Firenze, città
della pace e dal forte tessuto operaio e popolare come base ineludibile per
costruire un rapporto fecondo e positivo tra l'esperienza del forum europeo
e il presente il futuro della capitale toscana. Che in effetti è un luogo
ideale per l'appuntamento del movimento dei movimenti che proprio sulla
pace sta costruendo la sua identità più significativa.  Per la pace e
contro tutte le guerre, senza se e senza ma siano esse condotte dagli Stati
o dall'Onu, sarà infatti la grande manifestazione europea prevista a
conclusione del forum stesso, sabato 9 novembre. E ancora sul tema della
pace potrebbe ruotare la conclusione effettiva del forum che si svolgerà
domenica 10 novembre con un'assemblea di tutti i movimenti sociali europei
chiamati a redigere l'agenda per il prossimo anno. L'idea che è maturata in
questa tre giorni di Barcellona è che in cima all'agenda ci sia l'indizione
di un'unica giornata di lotta a livello europeo contro l'imminente guerra
all'Iraq: potrebbe così accadere che alla vigilia dell'attacco statunitense
tutte le capitali europee possano riempirsi di centinaia di migliaia di
manifestanti, un po' come è accaduto lo scorso 28 settembre a Londra.
Questa conclusione possibile mostra in pieno le reali potenzialità di
questo forum primo vero momento di coordinamento e lotta comune tra
movimenti sociali europei che finora si sono incontrati solo sporadicamente
oppure che si sono annusati in quel di Porto Alegre.   Approvata la
piattaforma Ieri a Barcellona è stato comunque approvato il programma
definitivo del forum che sostanzialmente si suddivide in quattro ambiti. Il
primo è quello di uno spazio pubblico aperto agli interventi e al confronto
fra le differenti posizioni politiche, culturali e sociali. In questo
spazio, occupato dalle conferenze del mattino - ben 18 suddivise in tre
assi, liberismo, guerra e diritti - si confronterà un arco di forze che va
dalla confederazione europea dei sindacati al sindacalismo di base, dalle
organizzazioni degli esclusi (sans papier, disoccupati, eccetera) alle
varie espressioni del movimento "no-global" come Attac. E' in questo
spirito che ieri è stata formulata ex novo una nuova conferenza sul tema
dei diritti degli omosessuali realizzando un felice incontro tra questo
movimento e il movimento antiglobalizzazione.  Il secondo settore del
programma riguarda i seminari. In realtà più che di seminari si tratta di
laboratori per l'azione sociale, luoghi cioè dove le varie reti
internazionali, le varie campagne, le varie espressioni del conflitto
sociale cercheranno di organizzarsi a livello europeo e di costruire
iniziative per il futuro. I "seminari" sono circa 160 e affrontano
praticamente tutti gli argomenti immaginabili (la loro lista è visibile sul
sito del forum www. fse-esf. org).  Poi c'è il terzo ambito, quello che
prevede spazi di dialogo, riflessioni sulle alternative e finestre sul
mondo. Fra gli spazi di dialogo, da segnalare quello fra il movimento e i
partiti politici che vedrà la presenza di Fausto Bertinotti, di Vittorio
Agnoletto, Bernard Cassen, Naomi Klein e altri; oppure quello tra movimento
e lotte sindacali con la presenza dei rappresentanti della Ces - tra cui il
leader del sindacato spagnolo Fidalgo - i Cobas italiani, Sud francese,
Attac Italia; nell'incontro tra il movimento e le istituzioni prenderà
invece la parola lo stesso Claudio Martini, ma anche il sindaco di Porto
Alegre e il sindaco di Saint Denis. Da segnalare tra i "temi
dell'alternativa" il dibattito su "Non violenza, disobbedienza e conflitto
sociale" dove parleranno Luca Casarini, Alex Zanotelli e Haidi Giuliani
oppure quello su "La democrazia partecipativa" che vedrà la forte
partecipazione del movimento italiano che si sta impegnando su questo
fronte, a partire dal seminario sul cantiere del nuovo municipio che si
conclude oggi a Empoli.   Il 9 novembre Il quarto momento previsto dal
programma è quello più specificamente di movimento e ruota attorno alla
grande manifestazione del 9 novembre e all'assemblea generale dei movimenti
sociali del 10.  Infine, un po' di nomi. A parte alcuni nomi più conosciuti
del movimento internazionale come Naomi Klein, Susan George, Walden Bello
ci saranno anche gli argentini Attilio Boron oppure l'esponente delle Nonne
di Plaza de Mayo, Estrella Carlotto intellettuali militanti come Tariq Ali,
Wolfgang Sachs oppure esponenti del dialogo israelo-palestinese come Hannah
Sharawi e Michael Warshawsky e molti altri. Tra gli italiani ci sono i nomi
di Gino Strada, Don Luigi Ciotti, Tiziano Tessani, Rossana Rossanda, Gianni
Rinaldini, Annamaria Rivera, Elena Paciotti, Emiliano Brancaccio, eccetera.
Ci sarà, infine, anche Pietro Ingrao, presente ieri a Barcellona dove ha
ricevuto la laurea honoris causa dall'università, che ha accettato di
partecipare alla conferenza su "L'Europa civile contro la guerra infinita".