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Contro la guerra: bastano 2 minuti
- Subject: Contro la guerra: bastano 2 minuti
- From: <paolopapparotto at libero.it>
- Date: Wed, 2 Oct 2002 13:55:38 +0200
Se condividete il discorso di Gino Strada, nonchè l'Art.11 della nostra Costituzione, potete firmare l'appello "Fuori l'Italia dalla guerra!" andando sul sito www.emergency.it e, soprattutto, FAR CIRCOLARE QUESTA E-MAIL. Discorso pubblico di GINO STRADA in occasione della manifestazione in difesa della legalità del 14 settembre scorso: "Qualcuno ha chiesto quanti siamo. Io non lo so, non sono abituato a parlare a così tanta gente. Vi posso solo dire che da qui non si vede la fine della piazza, anche se domani ci conteranno in Euro. Siamo alla vigilia di una guerra: la guerra mediatica è già incominciata. Giornali e televisioni sono, in questi giorni, pieni di violenza, pieni di menzogne. Pieni di spiegazioni della guerra: falsità. Qualche irresponsabile addirittura ha detto "dobbiamo difenderci". Da chi? Nessuno ci vorrà attaccare se sceglieremo la pace: la guerra è una scelta, e la guerra è già stata decisa. Faranno di tutto per farla sembrare inevitabile, ma è già stata decisa. Credo che sia importante che non si cada in questa trappola, non c'è in atto nessuna guerra contro il terrorismo. Sono la guerra moderna, le decine di guerre che da anni uccidono milioni di civili, ad essere una forma di terrorismo. Il terrorismo e' quello, che sia individuale, di gruppo o di Stato. Noi di Emergency crediamo che l'attentato al World Trade Center sia stato un terribile atto di terrorismo. Crediamo anche che le bombe sui villaggi afgani siano state un atto di terrorismo. Crediamo anche che l'embargo che ha ucciso un milione, un milione di cittadini iracheni in dieci anni sia un atto di terrorismo. Tutti sono atti di terrorismo. Vogliamo dirlo chiaro: per molti dei nostri concittadini del pianeta è l'undici settembre tutto l'anno, da tanti anni, da troppi anni. Non ci può essere guerra in nome dei diritti umani, la guerra cancella il primo e fondamentale dei diritti umani: quello di restare vivi. E i diritti o sono di tutti, o sono solo nostri privilegi. Qualcuno ha usato il termine"guerra umanitaria". Io, da laico, dico che questa è una bestemmia. Oggi i più di trenta conflitti presenti nel mondo fanno milioni di morti. Il 90% di queste vittime sono civili, il 30% sono bambini. Cosa c'entrano i bambini con la guerra? Cosa c'entrano i bambini col terrorismo? Vorrei dirvi che siamo convinti, perché lo vediamo ogni giorno nei nostri ospedali, che ci sono guerre nel mondo perché nel mondo non c'è giustizia, perché la politica internazionale in tanti, tantissimi Paesi, anche in alcuni che si definiscono democratici, è stata presa in mano da bande criminali che non esitano ad uccidere pur di mantenere i propri privilegi ed arricchire i propri conti in banca. Sarà difficile fermare la guerra, perché l'hanno già decisa. L'appello di Emergency dice una cosa semplice: fuori l'Italia dalla guerra! Noi non abbiamo nemici né vogliamo averne, non vogliamo portare il nostro Paese nel ping-pong dell'orrore, a districarsi tra un missile e un'autobomba. Non vogliamo questo nell'orizzonte dei nostri figli, non lo vogliamo. E non è una questione di destra o di sinistra, crediamo che i cittadini italiani non lo vogliano. La Costituzione italiana all' art.11 ripudia la guerra, eppure siamo alla vigilia di una possibile entrata dell'Italia in guerra per la terza volta in pochi anni, in aperta violazione della nostra Costituzione. Io credo che sia importante costringere il Governo e il Parlamento ad ascoltare la voce dei cittadini. Noi vogliamo che qualsiasi governo di qualsiasi colore rispetti la Costituzione e ripudi la guerra. Noi non vogliamo morti, sofferenze, né per noi, né per gli altri. Vogliamo un mondo di solidarietà e di pace. Che l'Italia sia pronta a questo. L'impegno di Emergency continuerà, se questo governo intende portare l'Italia in una nuova avventura di guerra che sarebbe terribile e catastrofica. Non soltanto per il popolo iracheno. Emergency è pronta a chiamare i cittadini senza bandiere politiche a scendere in piazza per dire "pace". Basta guerre, basta guerre!" Rinfreschiamoci la memoria... ART.11 della Costituzione della Repubblica Italiana: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo." Se condividete il discorso di Gino Strada, nonchè l'Art.11 della nostra Costituzione, potete firmare l'appello "Fuori l'Italia dalla guerra!" andando sul sito www.emergency.it e, soprattutto, FAR CIRCOLARE QUESTA E-MAIL! Paolo Papparotto - via Cà Zenobio 14/a - 31100 Treviso tel. +39 3479265460 - 0422/235033
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