Usa: progetto per sottomettere l'umanita'



*********************************************************************
USA: in un documento il progetto per sottomettere l'umanità
http://www.kelebekler.com/occ/pnac.htm

*********************************************************************

Con un titolo così si rischia di fare la figura di chi grida al lupo.
Invece, come vedrete, non si tratta di un'esagerazione. Quello che
riportiamo è infatti un testo terribile nella sua chiarezza, che spiega
esattamente cosa sia la "Guerra del Bene contro il Male".

Il settimanale scozzese, Sunday Herald, ha pubblicato il 15 settembre
scorso il sunto di un documento redatto due anni fa per conto di alcuni dei
principali esponenti dell'attuale governo statunitense, che descrive in
dettaglio un progetto per la sottomissione militare del pianeta al dominio
statunitense. Un progetto che - tra molte altre cose - descrive con
apparente favore la possibilità di creare armi biologiche capaci di
sterminare "specifici genotipi".

Il documento, intitolato Rebuilding America's Defences: Strategies, Forces
And Resources for a New Century, fu scritto nel settembre del 2000 - quando
Bush non era ancora presidente - dal Project for the New American Century
(PNAC), uno dei numerosi think-tank della destra statunitense. Il testo fu
redatto per un gruppo specifico di persone, che oggi ricoprono incarichi
non indifferenti: Dick Cheney, attuale vicepresidente degli Stati Uniti;
Donald Rumsfeld, attuale segretario alla difesa; Paul Wolfowitz, attuale
vicesegretario alla difesa; Jeb Bush, fratello del presidente; e Lewis
Libby, capo dello staff di Cheney.

Di seguito, troverete la traduzione integrale dell'articolo del Sunday
Herald. Legandosi all'attualità, il giornalista scozzese ha insistito su un
dettaglio, il progetto per rovesciare il governo iracheno. Ma il documento
va visto in un contesto molto più ampio.

Già alla fine degli anni Cinquanta, un vecchio conservatore, il presidente
Eisenhower, metteva in guardia contro la struttura mostruosa che cominciava
a dominare il suo paese: una coalizione sempre più stretta tra immense
imprese legate alle commesse militari, uno Stato che aveva come funzione
principale la conduzione della guerra e una sterminata catena di laboratori
dove scienziati, sociologi, tecnici di ogni sorta lavoravano anno dopo anno
per affinare gli strumenti del dominio, a prescindere completamente dalla
pur vivace società civile del paese. Il testo che leggerete è un esempio,
nemmeno tanto insolito, di ciò che si produce in questi laboratori.

Questa simbiosi, in nome della "guerra duratura", tra alcune gigantesche
corporations, lo Stato e la ricerca sembra una riedizione di un aspetto
fondamentale del nazionalsocialismo dell'epoca dei Krupp e di Peenemünde.
Il parallelo è ovviamente tecnico e non demonizzante: è inutile elencare le
profonde differenze tra il sistema statunitense e quello della Germania
degli anni Trenta. Ma è inevitabile che una struttura di questo tipo porti
non solo a uno stato di Enduring War, ma anche - come è successo con il
Patriot Act - all'abolizione di alcuni elementi fondamentali di democrazia.

La sede del "progetto per un nuovo secolo americano" (un nome, un
programma) coincide con quella di un giornale di proprietà del miliardario
dei media, Murdoch, cosa che può indurre a utili riflessioni sulla libertà
di stampa. Il direttore del PNAC, William Kristol, è il figlio di Irving
Kristol, il principale ideologo della nuova destra americana, che è
riuscito a prendere in mano le redini di alcune ricchissime fondazioni
americane, tra cui spicca la Olin Foundation, creata dalla principale
impresa di armi da fuoco degli Stati Uniti. Queste fondazioni hanno versato
milioni di dollari per trasformare anche la produzione di idee in un
annesso dell'industria bellica.

Grazie a Irving Kristol, ad esempio, Samuel Huntington ha potuto incassare
finora ben cinque milioni di dollari da varie fondazioni come premio per
aver creato la famosa nozione di "scontro di civiltà". Che prima ancora di
essere un libro è uno slogan, ormai noto anche ai meno colti.


Miguel Martínez
-------------------------------------------------------------------------------


Neil Mackay:

"Bush aveva pianificato il 'cambio di regime'
in Iraq prima ancora di diventare presidente"

Sunday Herald - Scozia - 15 settembre 2002


Un progetto segreto per il dominio globale statunitense rivela che il
Presidente Bush e il suo governo avevano pianificato un attacco premeditato
contro l'Iraq per imporvi un "cambio di regime" addirittura prima del suo
ingresso alla presidenza nel gennaio del 2001.

Il progetto - scoperto dal Sunday Herald - per la creazione di una "Pax
Americana globale" è stato redatto per Dick Cheney (attualmente
vicepresidente), Donald Rumsfeld (segretario alla difesa), Paul Wolfowitz
(il vice di Rumsfeld), il fratello minore di George W Bush, Jeb e per Lewis
Libby (il capo dello staff di Cheney). Il documento, dal titolo "Rebuilding
America's Defences: Strategies, Forces And Resources For A New Century"
("ricostruire le difese dell'America: strategie, forze e risorse per un
nuovo secolo"), è stato redatto nel settembre del 2000 dal think-tank di
destra [neo-conservative], il Project for the New American Century (PNAC)
["progetto per un nuovo secolo americano"].

Il piano mostra che il governo Bush intendeva assumere il controllo
militare del Golfo a prescindere se Saddam Hussein fosse o no al potere. Il
testo dice 'gli Stati Uniti hanno cercato da decenni di svolgere un ruolo
più permanente nella sicurezza regionale del Golfo. Mentre il conflitto
irrisolto con l'Iraq fornisce una giustificazione immediata, l'esigenza di
avere una sostanziosa presenza delle forze americane nel Golfo va oltre la
questione del regime di Saddam Hussein.'

Il documento del PNAC presenta 'un progetto per conservare la preminenza
globale degli Stati Uniti, impedendo il sorgere di ogni grande potenza
rivale, e modellando l'ordine della sicurezza internazionale in modo da
allinearlo ai principi e agli interessi americani'.

Questa 'grande strategia americana' deve essere indirizzata 'il più lontano
possibile verso il futuro', dice il rapporto. Che invita poi gli Stati
Uniti a 'combattere e vincere in maniera decisiva in teatri di guerra
molteplici e contemporanei', come una 'missione cruciale' [core mission].

Il rapporto descrive le forze armate statunitensi all'estero come la
'cavalleria lungo la nuova frontiera americana'. Il progetto del PNAC
dichiara il proprio sostegno a un documento scritto in precedenza da
Wolfowitz e Libby, in cui si affermava che gli Stati Uniti dovrebbero
'dissuadere le nazioni industriali avanzate dallo sfidare la nostra
egemonia (leadership) o anche dall'aspirare a svolgere un ruolo regionale o
globale maggiore'.

Il rapporto del PNAC inoltre:

-	descrive gli alleati chiave, tra cui il Regno Unito, come 'il mezzo più
efficace per esercitare un'egemonia globale americana';

-	afferma che le missioni militari per garantire la pace 'richiedono
un'egemonia politica americana e non quella delle Nazioni Unite';

-	rivela l'esistenza di preoccupazioni nell'amministrazione americana a
proposito della possibilità che l'Europa possa diventare un rivale degli USA;

-	dice che 'anche se Saddam dovesse uscire di scena', le basi nell'Arabia
Saudita e nel Kuwait dovranno restare in maniera permanente - nonostante
l'opposizione locale tra i regimi dei paesi del Golfo alla presenza di
soldati americani - perché 'anche l'Iran potrà dimostrarsi una minaccia
pari all'Iraq agli interessi statunitensi';

-	mette la Cina sotto i riflettori per un 'cambio di regime', dicendo che
'è arrivata l'ora di aumentare la presenza delle forze armate americane
nell'Asia sudorientale'. Ciò potrebbe portare a una situazione in cui 'le
forze americane e alleate forniscano la spinta al processo di
democratizzazione in Cina';

-	invita a creare le 'US Space Forces' ("forze spaziali
statunitensi") per
dominare lo spazio, e ad assumere il controllo totale del ciberspazio in
modo da impedire che i 'nemici' usino internet contro gli Stati Uniti;

-	anche se gli Stati Uniti minacciano la guerra contro l'Iraq per aver
sviluppato armi di distruzione di massa, gli USA potrebbero prendere in
considerazione, nei prossimi decenni, lo sviluppo di armi biologiche - che
pure sono state messe al bando. Il testo dice: 'nuovi metodi di attacco -
elettronici, 'non letali', biologici - diventeranno sempre più possibili.
.. il combattimento si svolgerà in nuove dimensioni, nello spazio, nel
ciberspazio, forse nel mondo dei microbi... forme avanzate di guerra
biologica in grado di prendere di mira genotipi specifici potranno
trasformare la guerra biologica dal mondo del terrorismo in un'arma
politicamente utile';

-	il testo prende di mira la Corea del Nord, la Libia, la Siria e l'Iran
come regimi pericolosi, e sostiene che la loro esistenza giustifica la
creazione di un 'sistema mondiale di comando e di controllo'.

Tam Dalyell, deputato laburista [nel parlamento di Londra] e una delle
principali voci di ribellione contro la guerra all'Iraq, ha dichiarato: 'si
tratta di immondizia proveniente da think tank di destra pieni di
falchi-coniglio - gente che non ha mai visto gli orrori della guerra, ma è
innamorata dell'idea della guerra. Gente come Cheney, che è riuscita a
sfuggire al servizio militare ai tempi della guerra del Vietnam.

'Si tratta di un progetto per il dominio mondiale statunitense - un nuovo
ordine mondiale creato da loro. Questi sono i processi mentali di americani
fantasticanti, che desiderano controllare il mondo. Sono sconvolto dal
fatto che un primo ministro laburista inglese vada a letto con una banda di
gente di una tale bassezza morale.'

----------------------------------------------------------------------


questo articolo può essere riprodotto liberamente,
sia in formato elettronico che su carta, a condizione che
non si cambi nulla, che si specifichi la fonte - il sito web Kelebek
http://www.kelebekler.com -
e che si pubblichi anche questa precisazione

---------------------------------------------------------------------
______________________________________________

  Kelebek: Oriente e Occidente, religione,
  politica e potere nella Terza Guerra Mondiale

  "Il deserto cresce: guai a colui che cela deserti in  se'!"
  ______________________________________________