[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Stop the occupation - Occupation is violence, di Patrizia Viglino
- Subject: Stop the occupation - Occupation is violence, di Patrizia Viglino
- From: "Patrizia Viglino" <redazione at clorofilla.it>
- Date: Mon, 24 Jun 2002 02:05:02 +0200
Fonte: http://www.clorofilla.it/ Occupazione militare, la protesta dei pacifisti israeliani. Reportage prima acquistato e poi bloccato da un mensile italiano. Viene ora pubblicato su Clorofilla per dar conto delle manifestazioni organizzate da Gush Shalom il blocco per la pace, le Donne in Nero, la Coalizione delle donne per una pace giusta e l'International Solidarity Movement di Neta Golan, una delle prime donne a essersi rifiutata di servire Sharon ___________________ Stop the occupation - Occupation is violence :: 22/06/2002 12.45.28 , di Patrizia Viglino http://www.clorofilla.it/articolo.asp?articolo=2005 http://www.clorofilla.it/photogallery_img.asp?id_photogallery=114 Linee di confine in perenne mutazione attraversano i Territori Palestinesi Occupati (Tpo) di Gaza e Cisgiordania dove una rete di controlli militari israeliani chiamati check point e strade morte, bloccate da enormi sbarramenti di terra e sassi, rompono la contiguità territoriale dei villaggi e città palestinesi poste sotto continuo assedio e coprifuoco. L'occupazione militare israeliana si esprime anche attraverso un numero sempre crescente di colonie che ospitano poche migliaia di coloni ben armati e protetti dall'esercito mentre all'interno dei 27 campi profughi gestiti dall'agenzia delle Nazioni Unite Unrwa vivono in estrema povertà e precarie condizioni igieniche e strutturali 3.800mila profughi palestinesi sottoposti sempre più spesso a bombardamenti e incursioni militari che lasciano sul terreno morte e distruzione. In prossimità delle prime linee di fuoco gli scenari si fanno ancora più drammatici. A Tufah nel governatorato di Khan Yunis e a Rafah, al confine con l'Egitto, entrambi nella Striscia di Gaza, salgono di giorno in giorno il numero delle abitazioni civili bombardate o demolite. I profughi hanno affrontato anche questo inverno in tende di fortuna e attendono altre destinazioni, altri spostamenti. Per contrastare questa politica di vero e proprio apartheid, secondo una definizione della delegazione sudafricana giunta a Gaza l'anno scorso, sono scesi in campo anche un numero sempre crescente di pacifisti israeliani appartenenti a organizzazioni ormai storiche come Gush Shalom il blocco per la pace, le Donne in Nero, la Coalizione delle donne per una pace giusta e la più recente formazione dell'International Solidarity Movement fondata sotto questa seconda Intifadah da Neta Golan, ebrea israeliana, una delle prime donne a essersi rifiutata di servire nell'esercito. L'Ism si interpone in modo non violento per proteggere la popolazione civile palestinese. Questo reportage è stato acquistato da un mensile italiano tre mesi fa. Un giorno prima dell'uscita del numero è stato bloccato perché all'interno della testata lavorano collaboratori esterni che hanno parenti in Israele. Da quel momento è rimasto parcheggiato in redazione in attesa di uno speciale sul Medio Oriente che desse spazio anche alla posizione israeliana. Dopo ulteriori rimandi a giugno e poi a settembre prossimi l'autrice ha deciso di respingere il pagamento e di ritirare il reportage che adesso viene pubblicato su Clorofilla. La situazione nei Tpo è notevolmente cambiata e peggiorata in questi ultimi mesi tuttavia la protesta dei pacifisti israeliani contro l'occupazione militare israeliana è diventata ancora più attuale e coraggiosa. Reportage fotografico: http://www.clorofilla.it/photogallery_img.asp?id_photogallery=114 DIDASCALIE FOTO 01 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 La "Coalizione delle donne israeliane per una pace giusta" protesta a Gerusalemme est contro l'occupazione dell'Orient House. Le donne israeliane portano avanti in Israele una battaglia contro le discriminazioni di genere. FOTO 02 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino dicembre 2001 Tufah è la prima linea di fuoco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza. Resta ormai la più tetra desolazione a fare da baluardo al campo profughi. Solo un anno fa queste case erano abitate e la loro difesa ha prodotto molte vittime tra i palestinesi sottoposti alle incursione israeliane. FOTO 03 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 Gerusalemme est. Un pacifista israeliano di Gush Shalom, il blocco per la pace, mostra con orgoglio il cartello che chiede la fine immediata dell'occupazione militare israeliana dai Territori Palestinesi Occupati. FOTO 04 - Gaza, Rafah -- ©patrizia viglino gennaio 2002 Rafah nella Striscia di Gaza segna il confine con l'Egitto controllato dalle truppe israeliane che hanno spianato con i bulldozer un ampia parte del Campo profughi costantemente sottoposto a incursioni e bombardamenti. FOTO 05 - Gerusalemme -- ©patrizia viglino aprile 2001 La collina di Um Tuba si trova alle spalle di Gerusalemme ed è gremita di pacifisti israeliani, palestinesi e internazionali giunti per protestare contro l'ordine di demolizione di alcune povere abitazioni palestinesi. Il progetto israeliano per Um Tuba è quello di emulare lo sventramento operato sulla collina di fronte con la costruzione della colonia di Har Homa (sullo sfondo nella foto) costruita su proprietà espropriate ai palestinesi con leggi apposite. FOTO 06 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino dicembre 2001 A Khan yunis nella Striscia di Gaza l'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi UNRWA ha soccorso i profughi con tende piantate sulle macerie delle case dove affiorano vestiti e suppellettili. Le case sono state demolite con i bulldozer durante le operazioni militari israeliane definite di "antiterrorismo". FOTO 07 - Betlemme -- ©patrizia viglino aprile 2001 Al check point di Betlemme in Cisgiordania una manifestazione congiunta di israeliani, palestinesi, cristiani americani e italiani cerca di rompere simbolicamente lo sbarramento dei soldati israeliani chiedendo il rispetto del diritto di recarsi a Gerusalemme per pregare. FOTO 08 - Kalandia check point -- ©patrizia viglino dicembre 2001 Al check point di Kalandia in Cisgiordania gli uomini restano in attesa di poter passare per ragioni di studio o di lavoro. I soldati israeliani spesso collezionano le loro ID, carte di identità, e li tengono fermi per ore, per poi rimandarli indietro senza spiegazione. FOTO 09 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 Neta Golan attivista israeliana per i diritti del popolo palestinese urla la sua protesta a Gerusalemme est chiedendo con urgenza l'intervento internazionale a protezione della popolazione civile palestinese. Durante questo giorno di protesta è stata, come di consueto, arrestata. FOTO 10 - Kalandia check point -- ©patrizia viglino gennaio 2002 Al check point di Kalandia in Cisgiordania una donna palestinese attende di sapere se il soldato la farà passare oppure la rimanderà indietro. Questo check point taglia la contiguità territoriale tra Gerusalemme e il nord della Cisgiordania. Per compiere i 16 km che separano Gerusalemme da Ramallah occorre talvolta un intera giornata. FOTO 11 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino aprile 2001 Hava Keller, pacifista ebrea israeliana, esponente di Gush Shalom e Yesh Gvul, l'organizzazione che sostiene i soldati israeliani che si rifiutano di servire nei Territori Palestinesi Occupati, protesta a Gerusalemme contro l'occupazione israeliana. FOTO 12 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino gennaio 2002 Tufah è la prima linea di fuoco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza. Quello che resta delle abitazioni palestinesi più esposte al fuoco israeliano sono solo scheletri pericolanti dove si ostinano a giocare i bambini del campo profughi. Il 60% della popolazione palestinese ha meno di 19 anni. FOTO 13 - Gerusalemme ovest -- ©patrizia viglino dicembre 2001 Gerusalemme ovest, sit-in di protesta di varie organizzazioni israeliane per la pace all'insegna dello slogan: "L'occupazione ci sta uccidendo". FOTO 14 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 Un minorenne palestinese, 14 anni, viene arrestato dopo un inseguimento a Gerusalemme est. Accusato ingiustamente di aver ferito un soldato lanciando una pietra durante una manifestazione, verrà rilasciato in stato di shock diverse ore più tardi in seguito alle proteste dei pacifisti. Sono numerosissimi i bambini palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane come prigionieri politici, mescolati agli adulti e ai delinquenti comuni. FOTO 15 - Gerusalemme ovest -- ©patrizia viglino dicembre 2001 Gerusalemme ovest, la protesta contro la politica sanguinaria di Ariel Sharon ha riunito tutti i gruppi pacifisti israeliani dai più moderati a quelli più vicini alle posizioni palestinesi che ripetono in coro "con Sharon non avremo mai la pace". FOTO 16 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 Arresto di una ragazza palestinese di 17 anni a Gerusalemme est durante una manifestazione pacifica contro l'occupazione dell'Oriente House. FOTO 17 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 Gerusalemme ovest, piazza Agar/Parigi è il luogo storico delle proteste delle Donne in Nero israeliane, dove il movimento è nato, diffondendosi poi in tutto il mondo come presenza delle donne nelle zone di conflitto. Ogni venerdì si radunano in silenzio per chiedere la fine dell'occupazione militare nei Territori Palestinesi Occupati: FOTO 18 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino gennaio 2002 Tufah è la prima linea di fuoco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza. Una giovane mamma torna a casa con il suo bambino passando molto vicino alla postazione militare israeliana poco oltre le case distrutte. FOTO 19 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001 I pacifisti dell'International Solidarity Movement (israeliani, americani, francesi, inglesi, italiani) resistono alle cariche dei soldati a cavallo che tentano di disperderli. 19 di loro verranno arrestati e molti altri percossi. FOTO 20 - Gerusalemme ovest ©patrizia viglino gennaio 2002 A Ramallah in Cisgiordania a poche centinaia di metri dal quartier generale di Arafat i carri armati israeliani hanno invaso le aree di autonomia palestinese. Amad, 4 anni, osserva i carri armati come per tenerli d'occhio e si riempie le tasche di pietre pronto a scagliarle con rabbia.
- Prev by Date: I: ricc.orioles@emergenza
- Next by Date: 62 mila firme contro i mercanti di morte
- Previous by thread: I: ricc.orioles@emergenza
- Next by thread: 62 mila firme contro i mercanti di morte
- Indice: