Stop the occupation - Occupation is violence, di Patrizia Viglino



Fonte: http://www.clorofilla.it/

Occupazione militare, la protesta dei pacifisti israeliani. Reportage prima
acquistato e poi bloccato da un mensile italiano. Viene ora pubblicato su
Clorofilla per dar conto delle manifestazioni organizzate da Gush Shalom il
blocco per la pace, le Donne in Nero, la Coalizione delle donne per una pace
giusta e l'International Solidarity Movement di Neta Golan, una delle prime
donne a essersi rifiutata di servire Sharon

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Stop the occupation - Occupation is violence
:: 22/06/2002 12.45.28 , di Patrizia Viglino
http://www.clorofilla.it/articolo.asp?articolo=2005
http://www.clorofilla.it/photogallery_img.asp?id_photogallery=114


Linee di confine in perenne mutazione attraversano i Territori Palestinesi
Occupati (Tpo) di Gaza e Cisgiordania dove una rete di controlli militari
israeliani chiamati check point e strade morte, bloccate da enormi
sbarramenti di
terra e sassi, rompono la contiguità territoriale dei villaggi e città
palestinesi
poste sotto continuo assedio e coprifuoco.
L'occupazione militare israeliana si esprime anche attraverso un numero
sempre
crescente di colonie che ospitano poche migliaia di coloni ben armati e
protetti
dall'esercito mentre all'interno dei 27 campi profughi gestiti dall'agenzia
delle
Nazioni Unite Unrwa vivono in estrema povertà e precarie condizioni
igieniche e
strutturali 3.800mila profughi palestinesi sottoposti sempre più spesso a
bombardamenti e incursioni militari che lasciano sul terreno morte e
distruzione.
In prossimità delle prime linee di fuoco gli scenari si fanno ancora più
drammatici. A Tufah nel governatorato di Khan Yunis e a Rafah, al confine
con
l'Egitto, entrambi nella Striscia di Gaza, salgono di giorno in giorno il
numero
delle abitazioni civili bombardate o demolite. I profughi hanno affrontato
anche
questo inverno in tende di fortuna e attendono altre destinazioni, altri
spostamenti. Per contrastare questa politica di vero e proprio apartheid,
secondo
una definizione della delegazione sudafricana giunta a Gaza l'anno scorso,
sono
scesi in campo anche un numero sempre crescente di pacifisti israeliani
appartenenti a organizzazioni ormai storiche come Gush Shalom il blocco per
la
pace, le Donne in Nero, la Coalizione delle donne per una pace giusta e la
più
recente formazione dell'International Solidarity Movement fondata sotto
questa
seconda Intifadah da Neta Golan, ebrea israeliana, una delle prime donne a
essersi
rifiutata di servire nell'esercito. L'Ism si interpone in modo non violento
per
proteggere la popolazione civile palestinese.

Questo reportage è stato acquistato da un mensile italiano tre mesi fa. Un
giorno
prima dell'uscita del numero è stato bloccato perché all'interno della
testata
lavorano collaboratori esterni che hanno parenti in Israele. Da quel momento
è
rimasto parcheggiato in redazione in attesa di uno speciale sul Medio
Oriente che
desse spazio anche alla posizione israeliana. Dopo ulteriori rimandi a
giugno e
poi a settembre prossimi l'autrice ha deciso di respingere il pagamento e di
ritirare il reportage che adesso viene pubblicato su Clorofilla. La
situazione nei
Tpo è notevolmente cambiata e peggiorata in questi ultimi mesi tuttavia la
protesta dei pacifisti israeliani contro l'occupazione militare israeliana è
diventata ancora più attuale e coraggiosa.

Reportage fotografico:
http://www.clorofilla.it/photogallery_img.asp?id_photogallery=114

DIDASCALIE
FOTO 01 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
La "Coalizione delle donne israeliane per una pace giusta" protesta a
Gerusalemme
est contro l'occupazione dell'Orient House. Le donne israeliane portano
avanti in
Israele una battaglia contro le discriminazioni di genere.

FOTO 02 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino dicembre 2001
Tufah è la prima linea di fuoco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza. Resta
ormai
la più tetra desolazione a fare da baluardo al campo profughi. Solo un anno
fa
queste case erano abitate e la loro difesa ha prodotto molte vittime tra i
palestinesi sottoposti alle incursione israeliane.

FOTO 03 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
Gerusalemme est. Un pacifista israeliano di Gush Shalom, il blocco per la
pace,
mostra con orgoglio il cartello che chiede la fine immediata
dell'occupazione
militare israeliana dai Territori Palestinesi Occupati.

FOTO 04 - Gaza, Rafah -- ©patrizia viglino gennaio 2002
Rafah nella Striscia di Gaza segna il confine con l'Egitto controllato dalle
truppe israeliane che hanno spianato con i bulldozer un ampia parte del
Campo
profughi costantemente sottoposto a incursioni e bombardamenti.

FOTO 05 - Gerusalemme -- ©patrizia viglino aprile 2001
La collina di Um Tuba si trova alle spalle di Gerusalemme ed è gremita di
pacifisti israeliani, palestinesi e internazionali giunti per protestare
contro
l'ordine di demolizione di alcune povere abitazioni palestinesi. Il progetto
israeliano per Um Tuba è quello di emulare lo sventramento operato sulla
collina
di fronte con la costruzione della colonia di Har Homa (sullo sfondo nella
foto)
costruita su proprietà espropriate ai palestinesi con leggi apposite.

FOTO 06 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino dicembre 2001
A Khan yunis nella Striscia di Gaza l'agenzia delle Nazioni Unite per i
profughi
palestinesi UNRWA ha soccorso i profughi con tende piantate sulle macerie
delle
case dove affiorano vestiti e suppellettili. Le case sono state demolite con
i
bulldozer durante le operazioni militari israeliane definite di
"antiterrorismo".

FOTO 07 - Betlemme -- ©patrizia viglino aprile 2001
Al check point di Betlemme in Cisgiordania una manifestazione congiunta di
israeliani, palestinesi, cristiani americani e italiani cerca di rompere
simbolicamente lo sbarramento dei soldati israeliani chiedendo il rispetto
del
diritto di recarsi a Gerusalemme per pregare.

FOTO 08 - Kalandia check point -- ©patrizia viglino dicembre 2001
Al check point di Kalandia in Cisgiordania gli uomini restano in attesa di
poter
passare per ragioni di studio o di lavoro. I soldati israeliani spesso
collezionano le loro ID, carte di identità, e li tengono fermi per ore, per
poi
rimandarli indietro senza spiegazione.

FOTO 09 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
Neta Golan attivista israeliana per i diritti del popolo palestinese urla la
sua
protesta a Gerusalemme est chiedendo con urgenza l'intervento internazionale
a
protezione della popolazione civile palestinese. Durante questo giorno di
protesta
è stata, come di consueto, arrestata.

FOTO 10 - Kalandia check point -- ©patrizia viglino gennaio 2002
Al check point di Kalandia in Cisgiordania una donna palestinese attende di
sapere
se il soldato la farà passare oppure la rimanderà indietro. Questo check
point
taglia la contiguità territoriale tra Gerusalemme e il nord della
Cisgiordania.
Per compiere i 16 km che separano Gerusalemme da Ramallah occorre talvolta
un
intera giornata.

FOTO 11 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino aprile 2001
Hava Keller, pacifista ebrea israeliana, esponente di Gush Shalom e Yesh
Gvul,
l'organizzazione che sostiene i soldati israeliani che si rifiutano di
servire nei
Territori Palestinesi Occupati, protesta a Gerusalemme contro l'occupazione
israeliana.

FOTO 12 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino gennaio 2002
Tufah è la prima linea di fuoco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza. Quello
che
resta delle abitazioni palestinesi più esposte al fuoco israeliano sono solo
scheletri pericolanti dove si ostinano a giocare i bambini del campo
profughi. Il
60% della popolazione palestinese ha meno di 19 anni.

FOTO 13 - Gerusalemme ovest -- ©patrizia viglino dicembre 2001
Gerusalemme ovest, sit-in di protesta di varie organizzazioni israeliane per
la
pace all'insegna dello slogan: "L'occupazione ci sta uccidendo".

FOTO 14 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
Un minorenne palestinese, 14 anni, viene arrestato dopo un inseguimento a
Gerusalemme est. Accusato ingiustamente di aver ferito un soldato lanciando
una
pietra durante una manifestazione, verrà rilasciato in stato di shock
diverse ore
più tardi in seguito alle proteste dei pacifisti. Sono numerosissimi i
bambini
palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane come prigionieri politici,
mescolati agli adulti e ai delinquenti comuni.

FOTO 15 - Gerusalemme ovest -- ©patrizia viglino dicembre 2001
Gerusalemme ovest, la protesta contro la politica sanguinaria di Ariel
Sharon ha
riunito tutti i gruppi pacifisti israeliani dai più moderati a quelli più
vicini
alle posizioni palestinesi che ripetono in coro "con Sharon non avremo mai
la
pace".

FOTO 16 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
Arresto di una ragazza palestinese di 17 anni a Gerusalemme est durante una
manifestazione pacifica contro l'occupazione dell'Oriente House.

FOTO 17 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
Gerusalemme ovest, piazza Agar/Parigi è il luogo storico delle proteste
delle
Donne in Nero israeliane, dove il movimento è nato, diffondendosi poi in
tutto il
mondo come presenza delle donne nelle zone di conflitto. Ogni venerdì si
radunano
in silenzio per chiedere la fine dell'occupazione militare nei Territori
Palestinesi Occupati:

FOTO 18 - Gaza, KhanYunis -- ©patrizia viglino gennaio 2002
Tufah è la prima linea di fuoco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza. Una
giovane
mamma torna a casa con il suo bambino passando molto vicino alla postazione
militare israeliana poco oltre le case distrutte.

FOTO 19 - Gerusalemme est -- ©patrizia viglino agosto 2001
I pacifisti dell'International Solidarity Movement (israeliani, americani,
francesi, inglesi, italiani) resistono alle cariche dei soldati a cavallo
che
tentano di disperderli. 19 di loro verranno arrestati e molti altri
percossi.

FOTO 20 - Gerusalemme ovest
©patrizia viglino gennaio 2002
A Ramallah in Cisgiordania a poche centinaia di metri dal quartier generale
di
Arafat i carri armati israeliani hanno invaso le aree di autonomia
palestinese.
Amad, 4 anni, osserva i carri armati come per tenerli d'occhio e si riempie
le
tasche di pietre
pronto a scagliarle con rabbia.