[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Israel Shamir: il Don Chisciotte della Terra Santa
- Subject: Israel Shamir: il Don Chisciotte della Terra Santa
- From: Kelebek <kelebek at imolanet.com>
- Date: Mon, 10 Jun 2002 21:02:07 +0200
Israel Shamir: Il Don Chisciotte della Terra Santa http://www.kelebekler.com/occ/shamir.htm E’ appena uscito in italiano il libro di Israel Shamir, " Carri armati e ulivi della Palestina. Il fragore del silenzio " (CRT, Pistoia, 2002, Euro 15). Israel Shamir scrive molto meglio di Oriana Fallaci. Per questo motivo, difficilmente troverete il suo libro in libreria. Per richiederlo contrassegno, scrivete a libroshamir at libero.it, dove si coordinano anche le varie iniziative legate alla presentazione del libro. ******************************************************* In questo profondo inverno… Da una parte, la violenza fantascientifica del dominio che si estende con le sue schiere infinite di assassini e di rappresentanti, di portavoce e di massacratori. Dall'altra, i piccoli, contrastanti mondi di chi si oppone. Ma con quanta tristezza… sedi che odorano della muffa di mezzo secolo fa, parole che addormentano, rancori storici coltivati come un orto dove al piu’ crescono cardi, adolescenze pietrificate e trasformate in tombe, miti usati solo come strumenti per generare con l'odio una parvenza di essere vivi. In questo profondo inverno, con la leggerezza di un quadro di Botticelli, Israel Shamir porta il soffio di una nuova stagione. Il piu’ discusso degli autori israeliani, Shamir ha scritto un libro sulla Palestina diverso da ogni altro libro uscito finora. Shamir non e’ il solito teorico della politica, ma un uomo che ha vissuto e vive ancora una vita avventurosa: espulso come sovversivo dalle universita’ sovietiche, paracadutista nell'esercito israeliano, corrispondente di guerra nel Vietnam. Oggi, licenziato dalle testate israeliane per cui lavorava, colpevole di aver sostenuto l'improponibile: una soluzione democratica al conflitto israelo-palestinese, fondata sulla concessione di pari diritti a tutti gli esseri umani che abitano tra il Giordano e il mare, a prescindere dalla loro fede religiosa o origini etniche, contro l'apartheid implicito nell'ingannevole slogan dei "Due stati per due popoli". Nel maggio del 2002, il figlio di Israel Shamir, che per via di madre ha la cittadinanza svedese, ha partecipato all’incursione di un gruppo di pacifisti che sono riusciti a penetrare nella Basilica della Nativita’ a Betlemme, portando cibo e medicine ai palestinesi assediati. Il giovane e’ stato arrestato e immediatamente deportato da Israele con diffida a rientrarvi per i prossimi dieci anni. Shamir si ribella in maniera feroce, ma ironica e poetica, contro i "mostri gemelli, il sionismo e la globalizzazione". Ma dietro questa sua rivolta ci sono spazi molto piu’ vasti dei nostri: egli attinge ai racconti degli shtetl ebraici come ai mistici russi, all'ecologia come all'epica cavalleresca, allo spirito di giustizia che ha ispirato il movimento comunista come ai santuari e alle sorgenti della Palestina, alle vicende di Don Chisciotte come alla vita di Muhammad. Shamir supera insieme le barriere razziali, proclamando la cittadinanza comune di tutti gli abitanti della Terra Santa, e le barriere ideologiche, rivolgendo il suo appello a tutte le persone che non vogliono piu’ aggrovigliarsi in rancori storici, ma intendono sognare un mondo diverso. In molti luoghi del mondo, si esercita l'oppressione. In un solo luogo, pero’, che e’ proprio la Terra Santa, l'oppressione e la segregazione razziale diventano un valore, esaltato anche nel nostro paese, in manifestazioni pubbliche da uomini politici e giornalisti. Proprio per questo profondo valore simbolico, Shamir sostiene: [INIZIO CITAZIONE] "Dobbiamo avere gli stessi diritti. Ebrei e non ebrei dovrebbero essere protetti dalla legge allo stesso modo, avere lo stesso diritto di voto e, ancora piu’ importante, lo stesso diritto di bere acqua. Tutto questo sembra molto estremista. Ma gli eventi in Palestina assumono un significato così importante perche’ c'e’ un legame magico tra la Terra Santa e il mondo. Se rendiamo questo un mondo di eguaglianza, l'eguaglianza si realizzera’ in tutto il mondo." [FINE CITAZIONE] Miguel Martinez 11 giugno 2002
- Prev by Date: un'ora in silenzio per la pace
- Next by Date: COSinrete
- Previous by thread: un'ora in silenzio per la pace
- Next by thread: COSinrete
- Indice: