Scusate se mi ripeto



Avevo parlato del tema delle impronte digitali quando l'Unione Europea (sotto
la spinta del centro sinistra) voleva istituire un database contenete le
impronte digitali di tutti gli extracomunitari.

Io approvo e propongo un piano di lavoro avente lo scopo di ottimizzare
le risorse.

1. In primo luogo si procedera' con tutti gli extracomunitari con passaporto
statunitense. Questi extracomunitari invadono l'Italia a milioni durante
le nostre estati; abituati come sono a girare armati sin dalla piu' tenera
eta', una misura preventiva, piu' che necessaria, si rende urgente.

2. In seconda istanza si pocedera' schedando tutti gli extracomunitari aventi
passaporto svizzero. La Svizzera, lo sappiamo tutti, e' la capitale delle
banche e le banche sono il principale veicolo di reciclaggio del denaro
sporco. Una misura preventiva non potra' far altro che migliorare il nostro
tenore vita e la nostra sicurezza.

3. Sbrigate queste procedure della massima urgenza, se resteranno risorse
ed energie, si potra' pensare se e' davvero economicamente conveniente schedare
gli extracomunitari che fuggono da una situazione di guerra civile, fame,
o situazioni di vita subumane.

3bis. E' altresi' possibile dirottare queste risorse nel potenziamento della
schedatura delle persone comunitarie sospettate di attivita' immorali quali:
associazioni mafiose, pedofilia et similia.

3ter. Condizione necessaria e sufficiente affinche' si possa attuare il
punto 3bis e' pensare che l'impronta di una colf filippina sia pericolosa
quanto quella di un boss mafioso siciliano e di un imprenditore milanese
che evade il fisco trasferendo i suoi fondi all'estero e fa il presidente
del consiglio (scusate se l'ho fatta lunga ma non ricordo il suo nome).

Saluti a tutti
Giacomo Alessandroni
responsabile lato web "Centro di Ricerca per la Pace"
www.peacelink.it/users/crp