Il 2 giugno non è la festa delle Forze Armate, ma è la Festa di una Repubblica fondata sul lavoro.



Quello in allegato è il volantino che abbiamo elaborato come social forum
di roma sudovest e come coordinamento obiettori di Roma per contestare il
fatto che la festa della Repubblica venga celebrata con una parata militare.
Istruzioni per quanti lo condividano e vogliano prestarsi alla diffusione
ma non abbiano il tempo per faticosi volantinaggi: stampare, fotocopiare e
diffondere negli spazi della propria vita quotidiana e del proprio
quartiere (bacheche sul posto di studio o lavoro, cassette delle lettere
del proprio condominio, alimentari, bar e negozi di fiducia, supermercato
del quartiere, oratori di parrocchia, sezioni di partito, eccetera
eccetera). Insomma, una sana militanza capillare.
Ovviamente si può aggiungere tra le firme del volantino l'adesione del
proprio gruppo/associazione.

Grazie,

Roma Sud-Ovest Social Forum
<http://digilander.iol.it/rsfsudovest>http://digilander.iol.it/rsfsudovest








PARATA? NO GRAZIE!

Il 2 giugno non è la festa delle Forze Armate,
ma è la Festa di una Repubblica fondata sul lavoro.

E' quindi inaccettabile, vergognoso ed anacronistico farla coincidere con
una giornata dedicata all'esaltazione dello strumento militare.
Riteniamo che nel terzo millennio siano ben altri i valori da esaltare e
mostrare con orgoglio quando si tratti di celebrare la propria identità di
Paese democratico: non la propria potenza militare, bensì l'impegno ad
adoperarsi per la crescita sociale e culturale della nazione, per i diritti
umani e per combattere le ingiustizie e gli squilibri che segnano la nostra
società e il nostro pianeta.
Anziché mostrare muscoli e far sfilare persone in divisa, il 2 giugno si
dovrebbero festeggiare e ringraziare coloro che sono impegnati a vario
titolo a far crescere in Italia i valori della pace, della giustizia
sociale e della solidarietà; coloro che lavorano per alimentare lo sviluppo
culturale, intellettivo, sociale, educativo e scientifico della nazione.
Come cittadini nonviolenti non possiamo riconoscerci in una sfilata
militare e in particolare se questa celebra la nostra Repubblica,
soprattutto nel presente momento storico in cui il nostro Paese approva e
sostiene una guerra assassina in Afghanistan spacciata come lotta
internazionale al terrorismo e condannata da più parti, Chiesa in testa.
Inoltre: quanto costa al contribuente questo mega-spot delle Forze Armate?
Intanto i pensionati italiani attendono ancora il promesso aumento delle
pensioni e l'istruzione, la sanità, la salvaguardia dell'ambiente e i
servizi sociali non subiscono che tagli.


Roma Sud-Ovest Social Forum
Coordinamento romano Obiettori di Coscienza


fotocopiato in proprio - Roma, giugno 2002