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18/05 Firenze: assemblea nazionale a Firenze su "Istituzioni Totali"
- Subject: 18/05 Firenze: assemblea nazionale a Firenze su "Istituzioni Totali"
- From: "christian de vito" <chridevito at hotmail.com>
- Date: Wed, 8 May 2002 08:50:28 +0200
Ciao compagne e compagni, amiche e amici, vi scrivo a nome del gruppo "Istituzioni Totali" del Firenze Social Forum, formato da persone impegnate in associazioni che operano nel territorio fiorentino (Pantagruel, "Altro Diritto, Fuori Binario"), da operatori di vario tipo e da altri individui sensibili alle problematiche connesse al carcere, alle istituzioni psichiatriche, al settore delle tossicodipendenze, alla questione dell'immigrazione. E' nostra intenzione approfondire la conoscenza specifica di questi temi e soprattutto analizzare ciò che li lega tra di loro e che li unisce tutti alle tendenze politiche e sociali più ampie. Caratteristica del nostro gruppo è anche la volontà di andare oltre lo studio di quegli argomenti, per cercare di influire sulle dinamiche che vediamo all'opera, per trasformarle nel senso di una riduzione del ricorso alle istituzioni totali e di un ampliamento delle risorse presenti sul territorio, all'interno della comunità. Ci rendiamo conto di non poter agire da soli. Riteniamo quindi necessario un momento di confronto, di analisi comune, di coordinamento tra tutte le realtà che a livello nazionale sono attive in questi settori e di chiunque condivida l'idea di una necessaria opposizione all'attacco in corso anche in questo campo. Per questo stiamo organizzando una ASSEMBLEA NAZIONALE a Firenze, che si terrà il 18 maggio 2002 presso la Sala 'Est-Ovest' in via Ginori 12 (zona Mercato Centrale). L'iniziativa, che durerà l'intera giornata, è intitolata 'DALLA SICUREZZA SOCIALE ALLA SICUREZZA DELL'ESCLUSIONE?'. Vi parteciperanno detenuti e internati, docenti e studenti universitari, operatori a vario titolo, volontari, cittadini. Il dibattito sarà introdotto dagli interventi di Alessandro Margara e Massimo Pavarini nella mattinata (dalle ore 10); da quelli di Susanna Ronconi e Assunta Signorelli nel pomeriggio (dalle ore 14,30). La nostra analisi, che troverete meglio esplicitata nei documenti che allego alla presente, tende a mettere in luce l'esistenza di un filo che lega l'aumento costante del numero dei detenuti (in maggioranza migranti e tossicodipendenti) e i disegni di legge che attaccano la legge 180, l'esaltazione della comunità di S.Patrignano, l'assegnazione ad essa dello stabilimento penitenziario di Castelfranco Emilia e la terribile presenza dei 'centri di permanenza temporanea' per immigrati in Italia come nel resto d'Europa. E' il filo che caratterizza una politica, del resto non specifica del contesto italiano, che concepisce la sicurezza come esclusione sistematica di interi settori sociali anziché come 'sicurezza sociale' e dunque come insieme di diritti sociali, civili e politici degli individui. Quella che opera oggi è una 'sicurezza' che si fonda sulla repressione e sullo smantellamento dello Stato Sociale. Noi vogliamo invertire questa tendenza. Vi chiediamo pertanto: a. di aderire all'assemblea (come social forum e/o come associazioni, gruppi, collettivi, partiti, ecc.) inviando una mail all'indirizzo istituzionitotali at libero.it e di partecipare numerosi al dibattito che si svolgerà nel corso di essa; b. di diffondere la notizia dell'assemblea ai partecipanti dei social forum, ad eventuali mailing list, iscritti delle singole associazioni, partiti e gruppo, ad amici e colleghi e a chiunque riteniate interessato all'iniziativa; c. di mandarci e a farci mandare documenti e spunti di riflessione per il dibattito. Con i più amichevoli saluti, Christian De Vito (del gruppo 'Istituzioni Totali' del Firenze Social Forum) Per adesioni e invio di riflessioni e/o altro materiale, scrivere a: istituzionitotali at libero.it Per informazioni, chiarimenti, critiche e commenti, scrivere a: chridevito at hotmail.com -------------------------------------------------- Firenze Social Forum - Gruppo 'Istituzioni Totali' ASSEMBLEA NAZIONALE DALLA SICUREZZA SOCIALE ALLA SICUREZZA DELL'ESCLUSIONE? Il termine 'sicurezza' è oggi sinonimo di emarginazione e repressione di interi gruppi sociali, sempre più frequentemente isolati all'interno di istituzioni totali vecchie e nuove perché ritenuti 'pericolosi': - la popolazione carceraria, composta in larga misura di migranti e tossicodipendenti, è raddoppiata negli ultimi quindici anni; - in campo psichiatrico, i disegni di legge Burani Procaccini (FI) e Cé (Lega) attaccano frontalmente la legge 180 e l'intero assetto dei servizi territoriali a vantaggio di nuovi 'piccoli manicomi' e del rafforzamento del 'trattamento sanitario obbligatorio' (T.S.O.); - sul problema della tossicodipendenza, il governo ha ripetutamente esplicitato la sua volontà di depotenziare i Ser.t. per favorire le 'comunità' private, da ristrutturare sulla base del funesto modello di S.Patrignano, in cui affarismo, violenza e stigmatizzazione si incontrano; - i 'centri di permanenza temporanea' (C.P.T.) costituiscono dei veri e propri campi-lager dove gli immigrati sono internati senza aver commesso alcun reato. Per noi 'sicurezza' vuol dire 'sicurezza sociale', ossia garanzia di diritti civili, sociali e politici, difesa ed estensione dello Stato Sociale, migliori condizioni di vita per tutte/i. Il dibattito verrà introdotto da: ore 10 Alessandro Margara, magistrato di sorveglianza di Firenze Massimo Pavarini, docente di Diritto Penitenziario - Università di Bologna ore 14,30 Susanna Ronconi, del coordinamento operatori servizi a bassa soglia Piemonte Assunta Signorelli, del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste Sabato, 18 maggio 2002 Sala Est-Ovest via dei Ginori, 12 ore 10:00 - 19:00 Per informazioni e adesioni scrivere a: istituzionitotali at libero.it ------------------------------------------------------------------- Perché un gruppo 'istituzioni totali' all'interno del Social Forum? All'interno del Firenze Social Forum abbiamo costituito da alcuni mesi il gruppo 'istituzioni totali', composto da persone impegnate in partiti, sindacati, associazioni o comunque interessate alle questioni politiche e sociali sottese alla funzione e alla gestione concreta delle 'istituzioni totali', vecchie e nuove. In particolare, abbiamo ritenuto necessario concentrarci sul sistema carcerario, su quello psichiatrico e sul settore delle tossicodipendenze, individuando in essi alcuni dei 'luoghi' attraverso i quali passa l'attuale progetto politico di trasformazione di uno Stato sociale da sempre largamente carente in uno Stato più apertamente repressivo, in cui i soggetti deboli e soprattutto quelli emarginati vengono considerati solo come fonte di 'pericolo' e dunque come oggetto privilegiato di criminalizzazione. Dinamiche, queste, derivate dal prevalere di ideologie e politiche neo-liberiste che per altro verso contribuiscono pesantemente a produrre quella ingiustizia sociale che è alla base della 'devianza' come del disagio mentale, attraverso la disoccupazione di massa, i licenziamenti facili e la precarizzazione del lavoro, i tagli alle spese per la sanità, l'istruzione, la politica abitativa. Si tratta peraltro di una tendenza non limitata all'Italia, ma inserita nel quadro complessivo della globalizzazione capitalistica, come dimostra anche la situazione paradigmatica delle migrazioni internazionali: fenomeno epocale derivato in primo luogo dagli impressionanti squilibri esistenti tra i vari paesi del mondo, di fronte al quale le classi dominanti degli Stati 'a capitalismo avanzato' rispondono innalzando barriere giuridiche e materiali e imponendo di fatto clandestinità, segregazione e condizioni di assoluta precarietà nella vita quotidiana e di super-sfruttamento sul lavoro. Un processo che, nella totale assenza di politiche sociali degne di questo nome, culmina appunto nella criminalizzazione dei migranti, resa esplicita dalla barbarie dei cosiddetti 'centri di permanenza temporanea' e dal ricorso alla carcerazione di massa dei migranti, che nelle prigioni di tutte le maggiori città italiane costituiscono oggi oltre la metà dei detenuti. Ecco dunque le basi della situazione che ci troviamo di fronte, nella quale sempre maggiore è il ricorso all'istituzione chiusa, totale, dove i problemi sociali possono essere nascosti dietro mura robuste. Il numero delle persone detenute in Italia è così raddoppiato negli ultimi quindici anni, mentre le 'misure alternative alla detenzione' - esse stesse una forma di controllo sociale, benché meno incidente sulla libertà personale - vengono continuamente attaccate e conoscono una applicazione molto diversificata sul territorio nazionale. Nel campo psichiatrico, i disegni di legge Burani-Procaccini (F.I.) e Cé (Lega) ripropongono con forza l'ideologia organicista e medica del disagio mentale, attaccando frontalmente la legge 180 e l'intero assetto dei servizi territoriali a vantaggio di nuovi 'piccoli manicomi' e del rafforzamento del 'trattamento sanitario obbligatorio' (T.S.O.). Relativamente al problema della tossicodipendenza, il governo ha ripetutamente esplicitato la sua volontà di depotenziare i Ser.T. per favorire le 'comunità' private, da ristrutturare sulla base del funesto modello di S.Patrignano, in cui affarismo, violenza e stigmatizzazione si incontrano. Di fronte a questa situazione, il gruppo 'istituzioni totali' del Firenze Social Forum si propone come spazio di discussione, inchiesta e denuncia, auspicando di diventare luogo di elaborazione di una piattaforma politica di opposizione ai processi in atto, e in questo senso mira anche a stimolare la nascita di un coordinamento tra le realtà che a livello nazionale agiscono in questi campi con lo scopo di trasformarli. Coerentemente con questa impostazione, la prima iniziativa che intendiamo organizzare è quella di una assemblea nazionale sul tema Dalla sicurezza sociale alla sicurezza dell'esclusione? che si terrà il 18 maggio 2002 presso la sala 'Est-Ovest' (via dei Ginori, 12): una giornata nella quale la lettura complessiva dei fenomeni sopra ricordati dovrà emergere dall'insieme delle voci di studiosi e militanti, degli operatori e dei protagonisti - loro malgrado - della vita nelle istituzioni totali, nel tentativo di creare un coordinamento che punti ad invertire l'attuale tendenza riscontrabile nelle politiche sociali e repressive. L'assemblea nazionale costituirà peraltro un primo significativo momento in un percorso più ampio, che, facendo leva sull'interpretazione generale che da essa emergerà, dovrà entrare più direttamente nel funzionamento delle singole istituzioni totali, per individuare una piattaforma di opposizione più specifica e le modalità concrete dell'intervento. GRUPPO ISTITUZIONI TOTALI - FIRENZE SOCIAL FORUM
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