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08/05 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Subject: 08/05 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- From: norma <norma.b at libero.it>
- Date: Tue, 7 May 2002 19:42:53 +0200
Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione rete controg8 per la globalizzazione dei diritti http://www.controg8.org mercoledì 8 maggio, dalle 18 alle 19, si svolgerà sui gradini del palazzo ducale di Genova l'ora in silenzio per la pace. Il silenzio è calato sulla partecipazione italiana alla spedizione in Afganistan: non se ne trova traccia neppure nel sito del ministero della difesa. Eppure al guerra ingiusta, illegale e criminale cui il nostra paese partecipa, con l'approvazione della maggioranza e di larga parte dell'opposizione, continua. Costi umani e materiali non sono ancora stati quantificati, e chissà se mai lo saranno. Le organizzazioni internazionali più autorevoli, prima fra tutte l'ONU sono assolutamente paralizzate di fronte al dramma dei palestinesi: per loro non ci sono nè risoluzioni dell'assemblea ("due popoli, due stati"), nè commissioni di inchiesta. A quanti fuggono da oppressione e guerra non viene neppure riconosciuto il diritto di asilo, anzi si invoca "tolleranza zero" verso l'immigrazione clandestina; ed il PKK curdo, la prima organizzazione di liberazione nazionale che abbia mai rinunciato unilateralmente alla lotta arma viene definito dalla commissione europea "organizzazione terrorista" "Considerare terrorista il partito di Abdullah Ocalan, già dichiarato perseguitato e rifugiato politico dalla magistratura italiana, equivale a condannare al rimpatrio e alla tortura decine di migliaia di profughi, a mettere fuori legge l'impegno civile degli esuli, a suggellare con un sigillo europeo le prigioni in cui sono sepolti vivi migliaia di prigionieri politici, a condannare in blocco il percorso di liberazione in cui, come attestano le recenti corali manifestazioni del Newroz, si riconosce un intero popolo." afferma un comunicato promosso da "Azad, per la liberazione del popolo curdo" e sottoscritto negli scorsi giorni da decine di organizzazioni della società civile. Di fronte aduna situazione così grave, anche il silenzio di decine di persone che ripropongono questa iniziativa dall'indomani dell'attentato alle torri di New York può servire a far pensare. rete controg8 per la globalizzazione dei diritti
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