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E' un tempo drammatico, questo che ci troviamo a vivere.
- Subject: E' un tempo drammatico, questo che ci troviamo a vivere.
- From: "e.milazz" <e.milazz at flashnet.it>
- Date: Mon, 29 Apr 2002 15:48:58 +0200
COMUNICATO STAMPA S.A.E. SEGRETARIATO ATTIVITA' ECUMENICHE In questo tempo drammatico... E' un tempo drammatico, questo che ci troviamo a vivere. Lo diciamo pensando a ciò che accade in Terra Santa, dove due popoli si stanno distruggendo in una catena di violenza senza prospettive. Al posto di un sia pur fragile processo di pace vediamo oggi solo morti e macerie. In questo tempo drammatico, come SAE, ci sentiamo direttamente coinvolti: il dialogo costituisce la nostra ragion d'essere; il nostro camminare insieme, tra cristiani, ma strettamente legati a ebrei e musulmani. Sono 50 anni che il SAE, in Italia, getta ponti di dialogo e di amicizia, tenta difficili collaborazioni con credenti appartenenti a tradizioni religiose tra loro tanto diverse. E i frutti, lenti a maturare, sono spesso sorprendenti e portatori di nuove possibilità, prima quasi impensabili. In questo tempo drammatico, oggi, più che mai, vogliamo e dobbiamo dire che solo nel dialogo è possibile sperare e costruire la pace. E non è futile né utopico dire no alla violenza terrorista, che uccide indiscriminatamente, e introduce drammatica insicurezza in ogni forma di convivenza. Non c'è nessun Dio che permetta - e tantomeno chieda - ai suoi fedeli atti di questo genere. In questo tempo drammatico, però, non si può rispondere a tanta violenza con altra violenza. Per combattere il terrorismo, non ci si può sentire legittimati a distruggere un popolo, nelle sue persone, nelle sue case, nella sua economia, nelle autorità che esso si è dato. L'annientamento sostanziale del nemico, non può essere l'unica condizione possibile per la propria sicurezza. In questo tempo drammatico, è ora di arrestare l'escalation, di rompere la spirale, di fare passi coraggiosi, che sospendano la violenza, sfidando l'altro a fare altrettanto. E bisogna mantenere, anche nel nostro paese, un clima di rispetto reciproco tra tutti coloro che, in forme più o meno dirette, si sentono coinvolti nei fatti di questi giorni. Il giudizio politico - talvolta duro - su specifiche scelte di alcuni, non può diventare giudizio globale, sulla realtà culturale e religiosa di molti. In questo tempo drammatico, ciascuno di noi può dare il proprio contributo: evitando di favorire il riemergere di forme di pregiudizio, di razzismo o di antisemitismo; cercando di superare lo sdegno per la gravità degli eventi per sforzarsi di comprendere realtà così complesse ed articolate; moltiplicando i luoghi di dialogo e di incontro, in cui le voci diverse possano continuare a parlarsi. In questo tempo drammatico, è importante mantenere aperti gli spazi per il dialogo tra ebrei e cristiani, come tra di essi ed i musulmani. È fondamentale ampliare ed approfondire tutte quelle forme di incontro che in questi anni hanno permesso, anche in Italia, il superamento di tante incomprensioni. In questo tempo drammatico, il SAE conferma questa sua convinzione. Pace e giustizia trionferanno solo con l'ascolto, l'incontro, il confronto: la strada del dialogo apre un percorso difficile e impegnativo, ma rende inutili violenza odio e guerre.
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