[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
rassegna: PER NON DIMENTICARE
- Subject: rassegna: PER NON DIMENTICARE
- From: <giovannapanigadi at libero.it>
- Date: Mon, 15 Apr 2002 23:38:38 +0200
PER NON DIMENTICARE "Taal El Zaatar", in arabo "la collina del timo", una bidonville situata a Beirut Ovest, la parte cristiana della città, nel 1976 era un gigantesco campo profughi che ospitava su un'area di 300 mila metri quadrati, quasi 30.000 persone (una media di 10 persone per ogni vano disponibile), in gran parte palestinesi, fuggiti da bombardamenti israeliani, armeni e kurdi che lavoravano come operai nelle numerose fabbriche della zona. Il campo era una roccaforte della Organizzazione per la Liberazione della Palestina e del partito progressista libanese di Jumblatt. I Falangisti, che non tolleravano quella orgogliosa presenza palestinese nel "loro" territorio, iniziarono ad assediare il campo nel Gennaio 1976, dopo aver "ripulito" il piccolo campo palestinese di Dbayeh (i morti sono stati centinaia) ed il quartiere delle Quarantine. Alcune migliaia di libanesi, all'inizio dell'assedio hanno lasciato allora il campo, nel quale la popolazione più politicizzata si stava preparando alla difesa, scavando gallerie e bunker, allestendo un piccolo ospedale, costituendo riserve di viveri, acqua, armi e munizioni. Il 22 Giugno ha avuto inizio l'assedio dei Falangisti, sostenuti da Israele e dalla Siria. Migliaia di uomini, con carri armati, obici, lanciarazzi, missili terra-terra, mitragliatrici pesanti, hanno bombardto il campo dal 22 al 30 Giugno. L'assedio è durato 53 giorni: migliaia di persone sono morte di fame, di sete, di tetano, di cancrena, uccisi dalle bombe e dai cecchini mentre tentavano di raggiungere le fontanelle d'acqua. Gli assediati hanno respinto più di settanta attacchi dei falangisti; il 12 Agosto, il campo si è arreso, dopo che parte dei combattenti si è messa in salvo "filtrando" attraverso le maglie dell'assedio. O.L.P. e Croce Rossa avevano ottenuto l'impegno degli assedianti a rispettare l'incolumità dei civili. L'impegno non è stato, però, rispettato: i Falangisti si sono abbandonati ad esecuzioni di massa, sevizie, atrocità di ogni genere. I morti, nel solo giorno della resa, sono stati più di 2 mila; in tutto circa 10 mila dei 20 mila assediati sono stati uccisi nel corso delle furiose battaglie e nella strage di inermi, successiva alla resa.
- Prev by Date: ringraziamento
- Next by Date: 17/04 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Previous by thread: ringraziamento
- Next by thread: 17/04 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Indice: