SOMMARIO G&P 88 - APRILE 2002



GUERRE&PACE

via Pichi 1, Milano - tel 0289422081

guerrepace at mclink.it


E' uscito il n.88/aprile 2002 della rivista Guerre&Pace: in particolare
segnaliamo al suo interno lo speciale "Il mestiere delle armi", con
articoli sulle spese militari e su produzione e commercio delle armi,
contributo alle iniziative "Disarmiamo Exa 20022 che si terranno a Brescia
il 13 e 14 aprile (info: www.bresciasocialforum.org).


Il numero non prevedeva articoli sulla Palestina, per cui abbiamo aggiunto
a parte alcuni testi/appelli. Vi mettiamo, in coda al messaggio, il testo
di un "editoriale" per la Palestina.



Una copia E 3,70; abbonamento 10 numeri E 32,00

Abbon. sostenitore e estero E 52,00

ccp n.24648206 int. Guerre&Pace, Milano

Per avere una copia saggio : guerrepace at mclink.it



GUERRE&PACE - N.88 aprile


Italia/mese

Terroristi e sciacalli (Guerre&Pace)


AMERICA LATINA

Aldo  Zanchetta Venezuela in difficoltà

Venezuela: una spina nel fianco dell'impero (C. Hallinan)

Guido Piccoli Colombia, torna la guerra

Nicoletta Negri Toledo delude i peruviani

Porre fine alla legislazione d'emergenza (n. n.)

Testimonianza sul cacerolazo

colloquio di Aldo Zanchetta con Nestor A. Lopez Collazo



LA "GUERRA INFINITA"

Joseph Gerson Il fronte dell'Asia orientale

Filippine a una svolta, aspettando i marine (d.a.)

François Vercammen L'Unione europea e la guerra


IL MESTIERE DELLE ARMI (vedi in basso)


ECONOMIA MONDO

Michele Paolini America off line

AMBIENTE

Gennaro Corcella Petrolio e miseria

Bnl e Agip coinvolte nel progetto Ocp



ITALIA/IMMIGRAZIONE

Moreno Biagioni Squadrismo di stato

Dopo il naufragio

Istruzioni per l'uso


DIRITTI UMANI

Silvia Baraldini Il processo a Rap Brown


RETROSPETTIVA

Brandon Johnson e Robert A. Goldberg L'addestramento

alla violenza ai tempi del Vietnam

corsivo. Educazione alla guerra (Gordon Poole)


RECENSIONI&DISCUSSIONI

Luciano Andreotti La rabbia e l'orgoglio - Tornano in scena i giovani
(Diego Giacchetti)


La soluzione semplice



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IL MESTIERE DELLE ARMI

Questo speciale (Achille Lodovisi, Piero Maestri)

Alberto Stefanelli A tutti i costi!

Achille Lodovisi Guerra globale e corsa al riarmo

Mercanti di morte alla riscossa (Luciano Bertozzi)

Achille Lodovisi L'industria bellica italiana

Le campagne contro il "militare"


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PALESTINA


Le parole non bastano di fronte alla guerra di sterminio scate nata da
Israele contro il popolo palestinese con la rioccupazione e i
bombardamenti dei Territori autonomi; l'assedio e le minacce al
presidente Arafat; i rastrellamenti illegali; gli ospedali invasi ed
evacuati con le armi; i maltrattamenti, la traduzione in catene e le
esecuzioni a freddo dei prigionieri; i feriti lasciati morire dissanguati
impedendo i soccorsi. Il tutto in violazione delle convenzioni
internazionali.


A interporsi in questi giorni, fra i palestinesi e la furia omicida
dell'esercito d'Israele, che spara anche sui giornalisti e li espelle per
non avere scomodi testimoni, c'è solo un pugno di pacifisti in
ternazionali a mani alzate, a loro volta bersaglio di soldati e cec chini
israeliani.

È una solidarietà preziosa, non solo simbolica, cui deve andare tutto il
nosto sostegno.

Ma è anche la più eloquente denuncia della solitudine in cui è lasciato un
popolo oppresso, della criminale complicità Usa con Sharon, della
vergognosa inerzia di Lega Araba e governi eu ropei. Quei governi che,
dopo aver bombardato Baghdad o Belgrado in nome dei "diritti umani" ed
equiparato Saddam o Milosevic a Hitler - praticano una pilatesca
equidistanza fra Israele e palestinesi (servilmente replicata dai media),
come se fosse in atto una guerra fra due stati e non la sanguinosa repres
sione di un popolo e di tutti i suoi diritti da parte di un feroce regime
d'occupazione.


Il governo Sharon è responsabile del sangue israeliano e del sangue
palestinese versati, perché la violenza, anche quella condannabile dei
kamikaze, è il prodotto dell'occupazione e non potrà aver fine senza il
ritiro dell'esercito e dei coloni israeliani dai Territori occupati. Lo ha
detto il patriarca latino di Gerusalemme Michel Sabbah. Lo ripetono i
palestinesi e i pacifisti israeliani - di cui pubblichiamo due brevi testi
scritti alla vigilia dell'escalation in corso.


Bisogna moltiplicare manifestazioni, proteste e pressioni sul governo
italiano e sull'Unione Europea perché Israele sia isolato anche
economicamente e costretto al ritiro, perché siano dati protezione e
sostegno al popolo palestinese riconoscendo subito lo stato di Palestina
con Gerusalemme est capitale!

Tutto il resto è complicità, compresi i miserabili tentativi di esponenti
delle comunità e-braiche di legittimare l'eccidio agitando grottesche
accuse di "antisemitismo" e di "terrorismo" contro chi denuncia il
razzismo e il terrorismo di stato del governo israeliano.


G&P