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Aggiornamenti dalla Palestina Martedì 02/04/20022 - News e Collegamenti
- Subject: Aggiornamenti dalla Palestina Martedì 02/04/20022 - News e Collegamenti
- From: "Makaja" <info at makaja.org>
- Date: Wed, 3 Apr 2002 10:47:46 +0100
COMUNICATO IMPORTANTE -------------------------------------------- Dalla terra degli ulivi E' difficile lasciare la Palestina. Il dramma e la dignità di questo popolo fanno ormai parte dio noi. Gli abbiamo chiesto: "Cosa possiamo fare? " ci hanno risposto: " Lo state facendo." La vostra presenza qui e il segno che non siamo soli. La vostra presenza qui diminuisce la nostra disperazione; la vostra presenza ci da una via di uscita da quella estrema del sacrificio umano dei combattenti che si fanno esplodere, perché questa e la unica via che ci hanno lasciato. Il popolo palestinese rifiuta la morte e il terrore, il popolo palestinese vuole vivere, vuole la vita, vuole affermare la propria dignità e liberta. La vostra presenza qui, ora, e necessaria per liberare la Palestina dal sangue e dall'oppressione. Non lasciateci soli. " In questi giorni abbiamo visto la violazione dei diritti umani, sentito la voce della dignità spezzarsi contro il terrore e le armi di un esercito guidato dalla folle logica del genocidio. Ancora una volta abbiamo preso atto che la vera diplomazia e quella dal basso, fatta dai popoli. Un altro mondo e possibile, lo abbiamo dimostrato entrando a Deishe e Ramallah, disarmati di armi, ma armati di parole e solidarietà. Abbiamo sfidato i carri armati e i cecchini israeliani e li abbiamo battuti. Donando il nostro sangue negli ospedali abbiamo mischiato la nostra vita a quella del popolo palestinese perchè la sua resistenza e la nostra; la guerra globale permanente che li opprime risponde agli stessi meccanismi che ci hanno spinti/e in piazza a Genova, a Napoli, a Roma. L'impero ha deciso di imporre il suo linguaggio di morte e di guerra in ogni ambito della nostra vita. Noi combatteremo la guerra con le nostre armi che sono la solidarietà attiva e la diplomazia dal basso. Siamo un esercito di sognatori e per questo siamo invincibili. Alcuni di noi hanno deciso di restare a Ramallah anche in rappresentanza della società civile milanese che a partire da oggi costruirà una settimana di mobilitazioni che culmineranno in una manifestazione a Milano il 6 Aprile 2002. Invitiamo tutti a sottoscrivere e partecipare anche alla conferenza stampa che faremo al nostro rientro alla Malpensa alle ore 17.30 di mercoledi 3 aprile 2002. -------------------------------------------------------------- Invitiamo tutti a partecipare ai presidi che in ogni città si svolgeranno oggi e nei prossimi giorni, a Milano h17,30 presidio comunicativo e di protesta in Piazza Cairoli. 02/04/2002 Dalla terra degli ulivi La carovana dei disobbedienti lombardi -------------------------------------------- Aggiornamenti dalla Palestina Martedì 02/04/2002 - News e Collegamenti -------------------------------------------- 1. RESOCONTO DELLA GIORNATA 2. RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL 3. COLLEGAMENTI 4. IMMAGINI -------------------------------------------- 1. RESOCONTO DELLA GIORNATA Gerusalemme ore 0.45 locali DA DEHEISHEH GLI ATTIVISTI DI ITALY INDYMEDIA COMUNICANO LA COSTANTE TRAGEDIA IN CORSO PRESSO IL CAMPO CHE LI OSPITA E BETHLEMME: "stiamo vedendo cose che non credevamo mai di poter vedere!". Mentre a Deheisheh continuano gli scontri e la terribile guerra sionista, stretti tra i fuochi e le esplosioni, gli attivisti di italy indymedia sono trincerati nel centro culturale di Ibdaa, riforniti di viveri e beni di prima necessita' dagli stessi palestinesi che rischiano la loro vita per continuare in questo esercizio di solidarieta' e scambio di culture di pace. "I palestinesi sentono forte la solidarieta' e il senso della nostra presenza qui in maniera chiara e forte" afferma Blicero, attivista di Indymedia. La possibilita' per loro di muoversi dal campo sono attualmente nulle. Per muoversi intorno a giorno 5 aprile, come avevano gia' in programma, per recarsi in Giordania e continuare nella realizzazione del progetto di Indymedia, tenteranno di muoversi attraverso un corridoio in assenza di altre possibilita'. Il governo italiano non interviene contro la guerra in corso e nessun atto politico ha compiuto rispetto alla presenza di cittadini di nazionalita' italiana in territorio di guerra per assicurare loro la possibilita' di realizzazione di un progetto di pace e di cooperazione con il popolo palestinese. Nel frattempo a Roma la comunita' ebraica aggredisce coloro che si sono schierati contro questa ultima, assurda guerra che pare avere inizio in queste terribili giornate ma ha radici assai lontane. Continui aggiornamenti su <http://www.italy.indymedia.org> <http://jerusalem.indymedia.org/> Per informazioni, aggiornamenti o chiarimenti chiamare a: 338.1829187 Per contatti con Deheishe i numeri di due attivisti presenti: 00393355728542 0039335388949 ore 23.45 MO, sepolti 21 morti in una fossa comune Nelle quattro ore concesse dalle truppe israeliane alla popolazione civile (210.000 persone) per fare rifornimento di cibo, le autorità palestinesi hanno fatto seppellire i resti di 21 persone morte durante l'offensiva israeliana lanciata contro Ramallah venerdì scorso. Avvolti in teli di plastica bianca, i corpi sono stati calati nella fossa comune perchè l'obitorio era oramai pieno di cadaveri. Ad assistere al mesto rito, un piccola folla che ha sfidato la pioggia e la paura. La fossa è stata scavata dai bulldozer nel cortile dell'ospedale cittadino sotto l'cchio vigile di soldati con la Stella di Davide, con i tank fermi a 100 metri. Altri cinque palestinesi sono stati sepolti dalle loro rispettive famiglie mentre tre cadaveri sono rimasti nell'obitorio perché non sono stati ancora identificati. Gerusalemme ore 22.45 locali Mentre le zone soggette ad operazioni militari aumentano coinvolgendo sempre nuove città e campi profughi (secondo testimoni i carri armati israeliani sarebbero a 5 chilometri da Gerusalemme Est probabilmente per raggiungere il campo profughi di Abu Dis) si chiariscono gli aspetti distruttivi che l'aggressione israeliana assume ed i suoi obiettivi. Secondo il Centro per i Diritti Umani di Gaza "Al Mezan" tra le strutture distrutte a Ramallah vi sono: - l'ufficio locale della Commissione Palestinese Indipendente sui Diritti dei Cittadini; - l'ufficio dell'Organizzazione Al Haq, una struttura indipendente che opera nel campo dei diritti umani; - la filiale della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani; - la sede della Medical Relief Union; - la Mandela Istitution. Infine, l'ufficio della Palestine Agricultural Relief Committees sono stati occupati. Secondo Il Centro per i diritti umani di Gaza questo tipo di intervento prelude alla ripresa del controllo anche di carattere amministrativo delle zone che sino ad oggi erano sotto l'amministrazione dell'Autorità nazionale palestinese. 22.30 Sono approssimative e frammentarie le notizie sul bilancio delle vittime della giornata di oggi, date le restrizioni imposte ai giornalisti dall'esercito israeliano. Secondo fonti palestinesi, i morti sarebbero almeno 12, di cui 8 negli scontri a fuoco a Betlemme, tra i quali un uomo di 80 anni e una donna con suo figlio. Un bambino di 11 anni e' stato ucciso a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, un uomo armato e' stato abbattuto a Hebron (Cisgiordania) e una donna colpita da un carroarmato all'uscita dell'ospedale di Ramallah. Un cameraman palestinese, Majdi Benoura, della Tv satellitare del Qatar, "al-Jazira" e' stato raggiunto da un colpo al collo mentre filmava gli scontri armati a Betlemme dal tetto dello Star Hotel. L'esercito israeliano segnala che altri due palestinesi sono stati trovati uccisi in un'au to nei pressi di Tulkarem. Sui loro corpi un biglietto con la firma di un sedicente gruppo "Lacrime delle vedove e dei bambini", che si ritiene sia un'organizazzione ebraica clandestina ore 22.20 (ANSA) - I pacifisti italiani smentiscono di aver avuto garanzie sulla possibilita' di poter uscire da Ramallah e dagli altri campi nei territori occupati, come detto invece stasera dal Tg3 nazionale. Lo fanno sapere con un comunicato diffuso dai loro corrispondenti a Roma. I pacifisti ''smentiscono categoricamente di aver avuto qualsiasi contatto con il governo di Tel Aviv che non siano le pallottole che ci hanno sparato addosso'', dice il comunicato. ''Continuiamo a chiedere -aggiungono- l'intervento dei governi europei per proteggere la popolazione palestinese e i pacifisti internazionali intervenuti per garantire il rispetto dei diritti umani; inoltre esprimiamo il nostro vivo sostegno a tutti coloro che in Israele rifiutano l'escalation militare ingaggiata da Sharon e che lottano per una pace giusta e duratura''. Betlemme 20.30 La situazione a betlemme sta degenerado, l'esercito israeliano ha occupato tutta la città hanno burciato le moschee, e ci sono 10 giornalisti rinchiusi in una chiesa. La delegazione presente a Betlemme e' bloccata all'interno del campo profughi e non può uscire. Le ambulanze vengono bloccate nel momento in cui devo uscire dagli ospedali per poter andare a soccorere i feriti e raccogliere le persone uccise per le strade, non e' possibile nessuna forma di tutela dei civili palestinesi. La delegazione tenterà di lasciare Betlemme venerdì 5 aprile. L'appello che lanciano come gruppo e' il fatto che si mobiliti la comunità internazionale sulla tutela dei civili che sono completamente disarmati contro gli attanchi israeliani. RAMALLAH ore 19.30 Una testimonianza di Luca Casarini :"La nostra è una scelta precisa, fin dall'inizio della guerra il governo israeliano e i governi internazionali ci invitavano a lasciare la città. Noi non lo facciamo non per essere eroi, ma perché siamo persone che decidono di disobbedire alla guerra, violando i check point, e facendo tutto il possibile per proteggere la popolazione civile. Siamo testimoni di un genocidio. Vengono violati sistematicamente i diritti umani. Siamo gli unici osservatori internazionali qui. Vogliamo essere il granello di sabbia che siamo, vogliamo essere un problema per il governo criminale di Sharon. Chiediamo che ci sia protezione per la società civile palestinese, vogliamo denunciare con forza la violazione di ogni diritto fondamentale, e ci opponiamo a questa logica di annientamento. Vogliamo anche pressioni vere sul governo Sharon da parte dei parlamentari di tutti i governi. L'unica concessione del governo israeliano è stata un'ora per seppellire 29 cadaveri. Chiediamo una presa di posizione forte perché stiamo assistendo ad un genocidio! Ci sono 32 attivisti internazionali con Arafat. Al Ramallah Hospital, dove ci troviamo, siamo più di 50, ci sono decine e decine di persone di altri paesi che non conosciamo e ci sono 35 italiani nel Campo di Deishe: questo significa che si può disobbedire a questo assassinio di massa. " ore 19.00 combattimenti ad intermittenza stanno continuando da ogni parte a Betlemme, Aza, Ayda e Deheishe. continuano ad avvenire rumorose esplosioni seguite da raffiche di mitra. Ora e' stabilito un coprifuoco di 24 ore imposto sulla citta' dall'IDF, che ha preso pieno controllo della citta' stessa eccetto che per una sporadica resistenza. agli attivisti internazionali e' stato ordinato di restare fuor dall'area, ed alcuni di loro stanno negozioziando con i consolati. le autorita' israeliane e americane hanno detto che non stanno rioccupando, ma piuttosto preparando leggi militari per 3-4 settimane BETLEMME ore 18.30 Siamo riusciti a metterci in contatto con Deishe Camp. Una corrisponddenza di Meri Righi di Radio Onda Rossa. [ascolta] "L'operazione militare si sta svolgendo a Betlemme. Un gruppo di internazionali è entrata nella Chiesa della Natività per fare da scudo umano. All'interno del campo non ci sono morti, i carri armati sono sulla collina sopra il campo. L'operazione militare è concentrata nel centro di Betlemme. Israele spara a tutto ciò che si muove, vogliono arrivare alla soluzione finale ed eliminare tutti i palestinesi, non gli interessa chi finisce nel mirino. Cercheremo di rimanere nei campi il più possibile, è una rappresaglia, è una situazione allucinante. Non c'è più nessun diritto e nessuna regola, il governo israeliano non ascolta nessuno." GERUSALEMME ore18.30 Una testimonianza di Renato Di Caccamo, medico, dell'Ass.ne Ya Basta che oggi è ritornato a Gerusalemme dopo essere stato per qualche giorno con il gruppo che si trovava nell'ospedale di Ramallah. "Abbiamo passato tre ceck point, ci sono 40 compagni che sono rimasti lì e la situazione è drammatica. Tutti i morti di questa carneficina sono stati portati alle fosse comuni… Sono stati uccisi anche un portatore di handicap ed un uomo anziano, la situazione sanitaria è grave. Centinaia di civili palestinesi hanno rischiato la vita per partecipare ai funerali, vengono violati i diritti umani. Chi viene riconosciuto membro dell' A.N.P. viene giustiziato, ormai è una guerra dove si spara contro gente che non ha più la possibilità di difendersi. Mancano i medicinali, acqua e cibo sono razionati, manca il sangue, la corrente c'è perché c'è un generatore. Chi è rimasto agli ospedali non lo ha fatto per essere eroi, ma per un sentimento di fratellanza, tutti abbia! ore 18.00 I 5 leader della Resistenza palestinese sono stati uccisi nella chiesa della nativita' a Betlemme I carri armati dell'IDF sono nella piazza principale della citta' e dal megafono intimano a tutti i combattenti di uscire ed arrendersi. I combattenti rimangono la chiesa della nativita' e non intendono interrompere i combattimenti. La moschea di Betlemme e' in fiamme in seguito a bombardamenti di carri armati. Ci sono 7 feriti gravi ma le ambulanze non possono passare e quindi nessuno di questi puo' ricevere soccorsi. ore 17.00 Sono rimasti a Ramallah, i numerosi cittadini stranieri, tra cui numerosi pacifisti italiani, nonostante le autorità israeliane avessero loro permesso di andarsene "con mezzi propri". Le autorità militari israeliane, hanno riferito fonti giornalistiche, avevano comunicato verbalmente agli stranieri bloccati dai combattimenti nella città cisgiordana che li avrebbero autorizzati per due ore questo pomeriggio a raggiungere con i loro mezzi il posto di blocco di Kalandia, sulla strada per Gerusalemme. A quel posto di blocco stamane è stato impedito il passaggio a un convoglio di auto blindate dei consolati di 19 paesi, compresi quelli dell'Ue. Le fonti hanno aggiunto che le autorità militari israeliane avevano autorizzato a raggiungere il posto di blocco di Kalandia "a loro rischio e pericolo" solo gli stranieri con un'unica cittadinanza, escludendo quelli con doppio passaporto, come nel caso di molti palestinesi. ore 16.00 I militari israeliani hanno concesso 1 ora di tregua ai palestinesi per poter seppellire i loro morti, visto che negli ospedali è finito il gas per le celle frigorifere. 30 disobbedienti con le pettorine bianche stanno facendo da scudo umano per poter garantire la sepoltura in una fossa comune, scavata davanti al Ramallah Dat Hospital. ore 15.40 Sono arrivati ai loro hotel i diciannove di ritorno da Ramallah. Il loro tragitto di ritorno è stato tortuoso, costretti a nascondersi anche dietro gli alberi per sfuggire all'esercito israeliano, tutti sono emotivamente provati di fronte alle brutalità cui hanno assistito. Portano con sè da Ramallah un appello rivolto alla società civile internazionale affinchè il numero maggiore possibile di persone raggiunga il resto delle delegazioni per continuare a proteggere i civili, dato che la diplomazia istituzionale è ancora latitante. ore 14.40 Ci hanno chiamato i compagni che sono a l Campo di Deisha, la situazione è critica a causa degli scontri in atto. Si sentono spari frequenti e i compagni sono tutti stesi per terra in attesa che i combattimenti cessino, è stata avvertita la stampa e la farnesina. ore 13.40 La delegazione che era presente a Ramallah sono usciti in questo momento dai territori occupati per raggiungere Gerusalemme, accomapagnati dalla europarlamentare dei verdi Morgantini. E' confermata la partenza per domani sera dall'aereoporto di Fiumicino a Roma di un areo con una delegazione di amministratori degli enti locali e dell' associativismo e della società civile. ore 13.00 Giornalisti italiani bloccati in chiesa Natività Cinque giornalisti italiani sono bloccati nella chiesa della Natività, a Betlemme, fermati dai violenti combattimenti in corso tra israeliani e palestinesi. Lo ha riferito all'agenzia Ansa uno di loro, il corrispondente della Rai Marc Innaro. I soldati israeliani - dice Innaro - hanno aperto il fuoco contro di loro, impedendogli di abbandonare la città. Non ci sono al momento commenti dell'esercito israeliano. Innaro ha precisato che, insieme con lui, hanno trovato rifugio nella Chiesa della Natività l'inviato del Tg5 Toni Capuozzo e l'operatore armeno Gan Nal Bandia, l'inviato del Gr Rai Ferndinando Pellegrini, l'operatore della Rai Mauro Maurizi e l'inviato del Giornale Luciano Gulli. Innaro racconta telefonicamente che vista la situazione in città i cinque avevano deciso di tornare a Gerusalemme, ma due blindatti israeliano glielo hanno impedito, sparando davanti ai loro piedi. I giornalisti si sono quindi precipitosamente rifugiati nella basilica. ore 12.00 Spari su pacifisti italiani a Ramallah Testimoni dell'uccisione della donna palestinese da parte di un cecchino anche i pacifisti italiani che si trovano all'interno dell'ospedale di Ramallah. A indicarlo e' Beppe Caccia, Assessore ai servizi sociali del comune di Venezia, che racconta in una telefonata all' Ansa da Ramallah come anche il suo gruppo sia stato preso di mira dalle armi automatiche dei tank israeliani e di alcuni militari appostati nei pressi del luogo dell'uccisione. La donna - secondo Caccia - era appena uscita dall'ospedale per un piccolo intervento ambulatoriale quando, borsa della spesa alla mano, e' stata freddata con un sol colpo dal cecchino. Successivamente, nel disperato tentativo di soccorrerla, dall'ospedale sono usciti dei barellieri e quattro medici affiancati, come scudi umani, da una decina di pacifisti, tra cui lo stesso Caccia, Gianfranco Bettin, pro sindaco di Mestre (Venezia), e Luca Casarini, leader dei Centri sociali del nordest. Tutti - secondo quanto riferito da Caccia - indossavano le casacche bianche da osservatore internazionale e tenevano in mano i passaporti dell'Unione europea. Una volta giunti accanto al cadavere, riscontrata la morte della donna, il gruppo - nel racconto di Caccia - ha fatto rientro all'ospedale ma, una volta date le spalle ai militari israeliani, questi hanno aperto il fuoco sparando almeno una decina di colpi che hanno sfiorato i pacifisti. ore 11.30 L' esercito israeliano ha bloccato stamane al posto di blocco di Kalandia, a nord di Gerusalemme, un convoglio di auto blindate dei consolati dei paesi dell'Unione europea che intendeva recarsi a Ramallah per accertarsi delle condizioni dei cittadini europei presenti nel capoluogo della Cisgiordania occupato ed evacuare quanti tra loro lo desiderassero. Lo ha constatato sul posto un giornalista dell'Ansa. Da domenica, quando un analogo convoglio non aveva ricevuto l'autorizzazione delle autorita' militari, Israele impedisce l' accesso consolare ai cittadini Ue. ore 11.00 Si e' appena conclusa la conferenza stampa a Gerusalemme sotto il consolanto spagnolo, in quanto la spagna è il paese attualmente in carica per la presidenza della comunità europea. La delegazione richiede all'europa una presa di posizione chiara contro il governo di Sharon. I compagni saranno di ritorno domani alle 17.00 in Italia ed e' previsto un presidio agli arrivi internazionali dell'areoporto di Malpensa per dare il benvenuto alla delegazione di rientro dalla Palestina. Intanto a Betlemme i collegamenti sono interotti dalle 5.30 di questa mattina ora italiana, l' unica cosa di cui si e' certi è che a Betlemme i carri armati stanno occupando anche il campo profughi di dheishe, dove e' ospitata la delegazione di indymedia Italia. ore 10.45 100 disobbedienti della delegazione di Action for Peace presente a Gerusalemme presidiano il console spagnolo al quale hanno chiesto un incontro ufficiale per esprimere con forza la richiesta che il governo spagnolo, in quanto presidente di turno dell'Unione Europea, sviluppi un'iniziativa diplomatica in grado di fermare il macello nei territori occupati dall'esercito israeliano. Sembra che l'incontro sarà possibile. ore 10.30 compagni presenti nella notte all'Hotel Ramallah hanno raggiunto incolumi l'ospedale dove danno il cambio a quanti hanno fatto la notte. Le notizie sulla presenza di Action for Peace a Ramallah e sulle altre iniziative hanno avuto un largo risalto nelle tivù arabe che si prendono da Gerusalemme. ore 10.00 Asserragliati più di 400 uomini nella caserma del colonnello Rajoub. Nella notte gli israeliani hanno ammazzato altri 30 palestinesi per riuscire ad espugnare e ad umiliare l'ennesimo simbolo dell'autorità palestinese. Secondo le ultime notizie sarebbe Barghouti l'obbiettivo dell'assedio di betania. ore 9.00 Intensi combattimenti sono in corso a Betlemme, in Cisgiordania. Lo riferisce la televisione del Qatar, Al Jazira, secondo cui un suo cameramen e' rimasto ferito. (ANSA) Mentre in una corrispondena fatta dai nostri compagni intorno alle 4.00 di stanotte ci viene raccontato che 4 (o piu)carri armati si sono fermati sotto la finestra principale del centro ibda con le armi spiegate e le bandiere con la stella di David. br> 2. RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL -------------------- Collegamento a Radio RMI - via web RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL aggiornamenti fissi ogni 30 minuti resoconto e collegamenti in diretta con la palestina Global RMI http://rmi.homeip.net:30000 utenti fastweb RMI http://10.123.238.5:30000 dai siti internet www.makaja.org www.31febbraio.org 3. COLLEGAMENTI -------------------- Da Gerusalemme una piattaforma comunicativa formata da siti web e radio indipendenti seguirà l’iniziativa. Potrete avere aggiornamenti in audio, immagini e testi agli indirizzi su: Ya Basta www.yabasta.it Altremappe www.altremappe.org Sherwood Comunicazione http://www.sherwood.it/carovanapalestina/ www.sherwood.it Disobbedienti www.disobbedienti.org Makaya www.makaya.org Amisnet www.amisnet.org ConnecTAZ http://autistici.org/connectaz/ Indy www.italy.indymedia.org No Global www.noglobal.org 31 Febbraio www.31feb.org 4. IMMAGINI -------------------- Fotogallery palestina http://www.31febbraio.org:81/Apache/fotogallery/index.php Gellerie precedenti Gallery 1 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4550 Gallery 2 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4551 Gallery 3 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4552 Gallery 4 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4549 Gallery 5 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4556 Gallery 6 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4555 Gallery 7 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4554 Gallery 8 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4557
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