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altre due piccole proposte d'azione per la Palestina
- Subject: altre due piccole proposte d'azione per la Palestina
- From: Daniele Barbieri - Carta <pkdick at fastmail.it>
- Date: Mon, 1 Apr 2002 20:54:04 +0100
chiedo scusa a tutte/i se insisto a girarvi messaggi sulla Palestina ma la situazione è talmente grave che mi pare qualunque (piccola) cosa si faccia... sia urgente e necessaria. (Db) --------------------------------------------------------------------------- 30 Marzo 2002 Care amiche e cari amici, come sicuramente tutti sapete è in corso uno dei più violenti e drammatici attacchi degli ultimi anni da parte di Israele nei confronti del popolo palestinese e dei suoi rappresentanti. La vita di Arafat è in pericolo sotto l'assedio di Ramallah e, di fronte all'ennesima repressione israeliana, si fa sempre più tenue la speranza di una soluzione pacifica del conflitto in M.O. La delegazione italiana di Action for Peace, di cui fanno parte anche alcuni rappresentanti del mondo del commercio equo, si è unita ad altre delegazioni europee e si trova attualmente in Palestina per compiere una missione di pace in un momento in cui la pace sembra un obiettivo davvero difficile da raggiungere. Il difficile percorso che porta alla pace deve essere fatto insieme a Palestinesi ed Israeliani, mettendo in minoranza non tanto le ragioni degli uni o degli altri, ma appoggiando chi tra loro vuole la pace rispetto al partito, trasversale ed eterogeneo, di chi vuole la guerra. La domanda di pace non ha e non deve avere nè patria nè bandiera. Occorre mobilitarsi, in Italia e in M.O., attraverso la costruzioni di Reti e organizzando forti iniziative di protesta e di denuncia. Il mondo del commercio equo e solidale non può non sentirsi coinvolto in quanto sta accadendo. Un punto di partenza potrebbe essere un simbolo di pace nelle botteghe del mondo e la partecipazione alle manifestazioni e agli appuntamenti organizzati in Italia dalle varie reti e associazioni. E' recente la notizia che la Tavola per la Pace sta organizzando una Marcia per la Pace Perugia-Assisi Straordinaria per la Palestina, il giorno 12 Maggio. Sul sito della Rete di Lilliput (http://www.retelilliput.it) sono presenti un appello (che trovate anche di seguito) e una breve nota esplicativa di quanto successo ai pacifisti italiani in Palestina. Un caro saluto, Roba dell'Altro Mondo -------------------------------------------------------------- Appello da spedire a: all'ambasciata italiana in Israele : italemb at netvision.net.il all'ambasciata israeliana in Italia per conoscenza : info-coor at roma.mfa.gov.il al presidente: presidenza.repubblica at quirinale.it Io, NOME e COGNOME, in qualità di cittadino italiano, chiedo che venga presa una posizione chiara sugli eventi che hanno coinvolto i pacifisti italiani a Gerusalemme. Ritengo sia da ritenersi un sopruso inqualificabile quello che sta accadendo, lo Stato di Israele sta dimostrando ancora una volta che, pur riempendosi costantemente la bocca sulla violenza usata dai terroristi palestinesi, usa la violenza come unico modo per relazionarsi con il mondo. Non accetto in alcun modo le accuse di antisemitismo che vengono rivolte a chi si ribella ai metodi israeliani, proprio come condanno i metodi che il movimento nazista utilizzò nei confronti del popolo di israele, così oggi condanno i metodi del governo israeliano. Se tale governo si sente offeso dal paragone con i nazisti, sappia, che il mondo intero si sente offeso dal suo comportamento. Israele non può giustificare le violenze che commette ogni giorno con il fatto di averne subite a propria volta durante la seconda guerra mondiale. Israele sta portando avanti un terrorismo di stato ingiustificato e ingiustificabile. Chiedo formalmente che vengano poste ad Israele sanzioni adeguate al comportamento tenuto, la carica nei confronti del movimento pacifista dimostra che il governo israeliano sta lavorando per lo sterminio del popolo palestinese e non certo per il raggiungimento della tanto agoniata PACE! NOME e COGNOME (proposta apparsa sulla rete No-Ocse) KEFIA AI BALCONI! esponete la Kefia sui vostri balconi, per dimostrare di non essere complici del massacro, contro l'inerzia dei governi, VOGLIAMO VEDERE MIGLIAIA DI BALCONI CON LA KEFIA IN TUTTE LE CITTA' D'ITALIA!
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