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Aggiornamenti dalla Palestina Domenica 31/03/2002 - News e Collegamenti
- Subject: Aggiornamenti dalla Palestina Domenica 31/03/2002 - News e Collegamenti
- From: "Salvatore Amura" <salvatore.amura at libero.it>
- Date: Sun, 31 Mar 2002 23:24:49 +0100
Aggiornamenti dalla Palestina Domenica 31/03/2002 - News e Collegamenti -------------------------------------------- 1. RESOCONTO DELLA GIORNATA 2. RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL 3. COLLEGAMENTI 4. IMMAGINI -------------------------------------------- 1. RESOCONTO DELLA GIORNATA ore 21.15 Uccisioni a Ramallah Potrebbero essere una trentina i palestinesi uccisi in serata da soldati israeliani in diversi episodi a Ramallah. Lo ha detto all'Ansa il dottor Awel Khaddham della Mezzaluna rossa. --------------------------------------------- Ore 21.15 Arrestato Josè Bovè Il militante no global francese Jose' Bove' e altre 12 persone sono stati fermati oggi dall'esercito israeliano dopo aver incontrato il presidente palestinese Yasser Arafat nel suo quartier generale di Ramallah in Cisgiordania. Lo ha detto un pacifista italiano. Attualmente Bove' e gli altri fermati si trovano nella caserma di Beit El, vicino a Ramallah. (ANSA). --------------------------------------------- 20.30 Sharon - Guerra Totale Il premier israeliano Ariel Sharon ha promesso questa sera di scatenare una ''guerra totale'' e ''senza compromesso'' contro il terrorismo, accusando il presidente palestinese Yasser Arafat di essere a capo di ''una coalizione terroristica'' e di essere non solo il nemico di Israele, ma anche di ''tutto il mondo libero''. In discorso alla Nazione trasmesso in tv e durato solo pochi minuti, Sharon ha detto agli israeliani che ''siamo in guerra per difendere la nostra casa'', una guerra che ''ci e' stata imposta''. ''Colpiremo alla base - ha aggiunto - le infrastrutture terroristiche''. ''Questo terrorismo - ha affermato Sharon - e' orchestrato e diretto da un solo uomo, il presidente dell'Autorita' palestinese Yasser Arafat''. ''E un momento critico per Israele'' ha detto il premier concludendo il suo breve discorso, ma ''alla fine avremo il sopravvento. Vinceremo'' --------------------------------------------- ore 20.00 I militari israeliani hanno impedito oggi l'ingresso a Ramallah al patriarca latino, mons. Michel Sabbah, la piu' alta autorita' della chiesa cattolica in Terrasanta. Sabbah, come riferisce la radio israeliana, era arrivato in autovettura da Gerusalemme, per parlare con il presidente palestinese Yasser Arafat della necessita' di porre fine agli attentati terroristici ed allo spargimento di sangue, ma e' stato bloccato al posto di controllo di Bel El (localita' il cui nome, in ebraico, significa Casa di Dio), dove i militari israeliani gli hanno impedito di proseguire. In mattinata, Sabbah aveva officiato il rito della Eucarestia della Pasqua di Resurrezione nella chiesa del Santo Sepolcro, sotto la protezione di un enorme apparato di sicurezza, allestito dalla polizia israeliana --------------------------------------------- ore 19.30 La comunicazione del comando militare israeliano, che minaccia di allontanare da Ramallah con la forza, "se necessario", i non residenti nella citta' (giornalisti compresi), e' stata diramata dopo che i pacifisti europei simpatizzanti con i palestinesi erano penetrati nell'edificio dove Arafat e' assediato: erano una quarantina di persone. L'Associazione della Stampa Estera in Israele ha protestato contro la decisione dei militari: "Agli organi di informazione deve essere consentito di riferire su questo evento - dice un comunicato dell'Associazione - Noi ci appelliamo al governo israeliano perche' consenta una informazione libera ed indipendente delle operazioni in atto nei territori dell'Autorita' Palestinese". I militari hanno occupato gli uffici di corrispondenza di organi di informazione stranieri a Ramallah, compresa l'agenzia Reuters, espellendone i giornalisti --------------------------------------------- ore 19.05 Il convoglio di auto blindate, messe a disposizione dal Consolato generale d'Italia a Gerusalemme per consentire il rientro da Ramallah (Cisgiordania) di una delegazione di pacifisti italiani e' stato bloccato oggi dalle autorita' militari israeliane per ''gravi motivi di sicurezza''. Lo si e' appreso da fonti dell'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv e del Consolato generale a Gerusalemme. Le fonti hanno riferito che ''pressioni molto intense sono state esercitate ai piu' alti livelli dell'amministrazione israeliana'' e presso le autorita' militari, che ''in considerazione dei gravi rischi hanno ritenuto di non poter autorizzare la partenza del convoglio'' --------------------------------------------- ore 19.00 In un'intervista rilasciata ad un inviato dell'emittente televisiva CNN, penetrato nell'edificio assediato insieme al gruppo dei pacifisti europei, tra cui iversi italiani, Arafat ha affermato che gli israeliani non potranno arrestarlo, perche' prima che cio' accada lui diventera' un "martire". Il presidente palestinese ha denunciato con forza le sofferenze che le autorita' israeliane vanno infliggendo "giorno e notte al nostro popolo. (...) Le nostre donne devono partorire nei posti di controllo militari" degli israeliani, ha esemplificato Arafat. Quando l'intervistatore gli ha chiesto quale sia, secondo lui, la vera intenzione del governo israeliano nei suoi confronti, il presidente palestinese ha risposto: se e' "uccidermi o arrestarmi, nessuno potra' farlo. Io sarei uno dei martiri del mio popolo". "Io sono pronto alla pace - ha sottolineato Arafat nell'intervista trasmessa dalla CNN dall'ufficio del presidente palestinese - io non ho dimenticato di avere firmato la 'pace dei coraggiosi' con il mio interlocutore Rabin, che fu assassinato da quei medesimi fanatici che oggi sono al potere in Israele --------------------------------------------- ore 18.45 Sembrerebbe imminente, stando a numerosi siti israeliani che riportano la notizia da indiscrezioni dei servizi segreti , un'estensione dell'offensiva israeliana a tutta la Cisgiordania. Secondo il deputato arabo israeliano Ahmed Tibi ,che avrebbe appreso la notizia da Yasser Arafat ,centinaia di militanti Palestinesi starebbero per essere espulsi , da israele, in Giordania ed Egitto. --------------------------------------------- ore 18.30 I pacifisti internazionali dei Comitato di solidarieta' con la Palestina, rimasti nel campo profughi palestinesi di Dheishe (nelle immediate vicinanze di Betlemme) per fare da scudo umano alla popolazione civile assediata dalle forze israeliane, segnalano movimenti di truppe che sembrano preludere ad un attacco imminente. "In questo momento i carri armati avanzano, e gli elicotteri militari volteggiano sopra le nostre teste", ha detto Mari , del Comitato di Solidarieta', interpellata telefonicamente da RMI. --------------------------------------------- ore 18.15 Betlemme Nord: abbiamo sentito testimonianze di un gran numero di carri armati al checkpoint di Betlemme Nord, cosi siamo andati a verificare. Ci è stato negato l'accesso al checkpoint e siamo stati costretti ad abbandonare la zona. Abbiamo parlato con una famiglia, che ci ha detto che 2 carri armati erano appena passati di fronte alla loro abitazione, ed erano poi tornati indietro verso nord. Abbiamo visto un trasporto corazzato muoversi a sud del checkpoint sulla strada di hebron, che potrebbe essere interpretato come un ricognitore per individuare possibili vie d'accesso alla città. Ad est del checkpoint abbiamo incontrato la suddetta pattuglia dell'IDF che stava questionando con la famiglia palestinese. Ci hanno chiesto di avvicinarci e ci hanno chiesto di dove fossimo. Dopodichè ci hanno permesso di andarcene. Un membro palestinese di IMC-Palestina e un attivista inglese hanno identificato entrambi uno dei soldati, che è abbastanza conosciuto a betlemme e nel campo di Deheishe. Nel frattempo a Betlemme e nel campo di Ayda, i palestinesi si stanno preparando per la possibile invasione. I civili palestinesi sono molto curiosi di sapere cosa abbiamo visto; le strade di Betlemme sono vuote, rispetto al solito. --------------------------------------------- ore 18.00 Attentato al ristorante, salgono a 16 i morti israeliani Sono morte due donne israeliane, ricoverate in ospedale in condizioni disperate. Continua a salire di ora in ora il bilancio delle vittime dell'attentato suicida di Haifa. Oltre al kamikaze palestinese, nell'attentato sono rimasti uccisi 16 israeliani. I feriti sono alcune decine. --------------------------------------------- ore 17.45 Attacata la sede di al-Jazira Sherin Abu Akla, una giornalista di al-Jazira inviata a Ramallah, riferisce: "L'edificio in cui ci troviamo e' circondato da carri armati, e nei piani inferiori ci sono soldati israeliani. Non ci impediscono di lavorare all'interno dell'ufficio, ma non ci consentono di uscire" (mentre la giornalista pronunciava queste parole nel microfono dell'emittente, si sono udite raffiche di miragliatrice non lontane). Un altro inviato di al-Jazira a Ramallah, Walid al-Omari, ha fatto sapere che le autorita' militari israeliane non hanno consentito a lui ne' ai suoi colleghi di recarsi ad Haifa, per riferire sull'attentato che oggi vi ha ucciso 15 persone. --------------------------------------------- ore 17.30 Un gruppo di pacifisti italiani, francesi e svizzeri e' riuscito stasera a penetrare nell'ufficio del presidente palestinese Yasser Arafat, assediato dalle truppe israeliane, ed alcuni di loro restaranno con lui a oltranza. Avventuratosi nella "terra di nessuno" fra i carri armati e le truppe che accerchiano l'edificio dove Arafat e' assediato, il gruppetto non e' stato bloccato dai soldati Fonti dei pacifisti hanno fatto sapere che una loro rappresentanza ha deciso di restare insieme al presidente palestinese qualsiasi cosa accada, perche' - questa e' la motivazione - le truppe israeliane ci penseranno prima di sparare a cittadini europei. "Non mi importa di morire", ha detto Arafat conversando in lingua araba con i pacifisti occidentali, mentre tutta la preoccupazione e' per "le sofferenze del mio popolo". Il presidente palestinese ha chiesto che "la comunita' internazionale inervenga per porre fine all'invasione" dei militari israeliani, ed ha sollecitato l'invio di osservatori. --------------------------------------------- ore 17.00 RAMALLAH; GIORNALISTI SE NE VADANO, PORTAVOCE MILITARE LA CITTA' DICHIARATA ZONA MILITARE CHIUSA L'esercito israeliano ha dichiarato oggi Ramallah zona militare chiusa e ha ordinato a tutti i giornalisti di lasciare la citta', dove e' assediato il presidente palestinese Yasser Arafat. Lo ha annunciato all'agenzia France Presse un portavoce dell'esercito. --------------------------------------------- ore 16.45 Una cinquantina di pacifisti italiani, francesi e belgi, tra cui l'europarlamentare italiana Luisa Morgantini, capo della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese (parlamento) sta entrando a Ramallah per dirigersi verso gli uffici di Yasser Arafat. Lo ha detto per telefono all'Ansa la stessa Morgantini, aggiungendo che altre decine di pacifisti, tra cui anche italiani, sono presenti nel campo profughi di Deheishe, vicino a Betlemme, su cui grava la minaccia di un imminente attacco israeliano. Gia' ieri un gruppo di pacifisti occidentali, tra cui l'italiano Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi, era riuscito a entrare negli uffici di Arafat e a incontrarlo. --------------------------------------------- ore 16.30 Oramai precipita la situazione in Palestina davanti all'immobilità internazionale. Israele dichiara Zona di Guerra Ramallah e intima ai giornalisti di lasciare la città, mentre le strade per raggungiere la città sono state minate. Coprifuoco in tutta la città, con tanto di macchine civili usate per bloccare ulteriori accessi alla città. A Gaza viene chiesto all'ONU di abbandonare immediatamente propri uffici in previsione del'attacco imminente. Simultaneamente carrarmati stanno entrando a Tulkarem e Qalkilya. Gli internazionali presenti a Ramallah in parte sono chiusi e circondati nell'hotel, mentre una delegazione di 40 persone circa ha raggiunto la presidenza di Arafat, dove sono intenzionanti a restare. Araft stetto gli invita a restare, mentre invece il governo israeliano insiste per allontanare tutti i "cooperanti" (cosi vengono definiti gli internazionali presenti in solidarietà col poppolo palestinese) Gli altri internazionali presenti a Deheishe si sono mossi ora in corteo, a cui seguira un corteo funebre per ricordare un ragazzo palestinese ucciso da un missile israeliano durante un controllo a un checkpoint. Anche la, come a Bethlemme la situazione è sempre piu tesa e ci si apsetta un'attacco imminente. --------------------------------------------- ore 16.00 Le Autorita` Israeliane hanno ufficialmente avvisato le Autorita` locali di un immminente attacco a Betlemme, addirittura nelle prossime ore. Gli internazionali presenti nel campo sono ora 35 italiani del Comitato di Solidarieta` con l`Intifada , giornalisti indipendenti di Indymedia Italia e una ventina di francesi dell` Organizzazione svizzera per la Protezione del Popolo Palestinese. Altri internazionali dell` international Solidarity Movement sono presenti negli altri campi profughi attorno a Betlemme: Aida e Al Azza. La pressione esercitata in questi giorni sulle ambasciate e sui governi Internazionali non ha cambiato minimamente gli equilibri politici.Infatti l`esrecito Israeliano continua ad assediare il presidente Arafat a Ramallah e a commettere distruzioni, perquisiazioni e omicidi nelle citta` e nei territori palestinesi. Nelle ultime ore la situazione si e` aggravata dopo l`attentato suicida di Haifa che ha provocato almeno 15 morti e una ventina di feriti. Al momento nell`area di Betlemme ci sono 7 carri armati a Beit jala , 38 al ceck point di Betlemme, molte truppe e qualche carro armato al vicino villaggio di Al kader . Per ora non ci sono combattimenti in corso. Gli Internazionali presenti nei campi con funzione di osservatori e di protezione dei civili, nonostante le intimidazioni da parte delle Autorita` Isrealiane e delle ambasciate di lasciare i campi profughi, annunciano che non intendono abbandonare i campi e che passeranno la notte all`interno delle case delle famiglie palestinesi e nel centro culturale IBDA a Dheisheh, collocato a fianco degli uffici dell` URWA(agenzia ONU per la protezione dei profughi). IMC Italy --------------------------------------------- ore 15.40 Appello dai compagni che si trovano a Gerusalemme: questo è il numero della unità di crisi della Farnesina, che dovrebbe seguire la vicenda dei cittadini italiani all'estero: visto il disinteresse che sta mostrando per il pericolo che corrono i compagni a Ramallah e a Dheishe, SI INVITANO TUTTI A TELEFONARE CHIEDENDO NOTIZIE DEI PROPRI PARENTI E AMICI IN PALESTINA. 06 - 36915551 --------------------------------------------- 15.30 Un kamikaze si è fatto saltare in aria ad Haifa, nel ristorante di un centro commerciale. Sarebbero almeno 14 i morti e 40 i feriti. Tra le vittime molti arabi. E' giunta una doppia rivendicazione. Un altro attentato invece vicino Betlemme: almeno quattro i feriti dopo l'esplosione di una bomba. --------------------------------------------- 15.15 Dal centro culturale di Ibda a Deheishe gli attivisti di indymedia comunicano che autorita' locali hanno annunciato un immediato attacco da parte degli israeliani. Attivisti e pacifisti ospitati comunicano che non intendono allontanarsi da Deheishe. Nessuna risposta in riferimento alla loro presenza viene data Dal Console, dall'ambasciata o dall'unita' di Crisi della Farnesina. Il Governo italiano non risponde agli innumerevoli appelli che in questi giorni gli italiani presenti a Ramallah o Deheishe e tutti coloro che sono scesi in piazza per opporsi all'attacco israeliano ai palestinesi. I palestinesi presenti nel campo di Deheishe stanno riunendosi nelle proprie famiglie e hanno deciso di non opporre resistenza. La situazione sta precipitando. Gli italiani che non possono contare oramai sul funzionamento dei propri telefonani indicono una conferenza stampa in chat per le ore 15.00. Basta connettersi al sito http://www.ecn.org e inserirsi nel canale #indypress dandosi poi un /nick nomechesivuole. Per chi ha un programma mIRC invece basta scegliere il /server irc.ecn.org e poi inserirsi sempre nel canale /j #indymedia. Anche in questo caso bisogna darsi un nickname. Questo e' l'unico modo di comunicare con loro. Per informazioni, aggiornamenti o chiarimenti chiamare a: Enza Panebianco 338.1829187 --------------------------------------------- 15.00 Alle ore 15 si terra' una conferenza stampa online con i compagni che sono presenti a deheishe: ssi prefigura li' e a Betlemme un atacco in forze dell'esercito israeliano tra poche ore. --------------------------------------------- 14.55 Ramallah.I soldati Israeliani sono entrati nell'abitazione di Marwan Bargouthi,segretario generale di Fatah in Cisgiordania,uno dei leaderi più popolari dell'intifadah. Non avendolo tovato i militari Israeliani hanno arrestato i suoi familiari. --------------------------------------------- 14.50 E' esplosa una bomba in un centro commerciale ad Haifa,a 90 km da tel Aviv --------------------------------------------- 14.45 Una cinquantina di pacifisti, tra cui un gruppo di 12 italiani, hanno raggiunto stamane l'ospedale generale di Ramallah (Cisgiordania), di fronte al quale sono ora schierati insieme con medici e infermieri palestinesi per cercare d'impedire l'ingresso dei carri armati israeliani attestati a pochi metri. Lo ha riferito all'Ansa uno dei pacifisti. ''La situazione e' drammatica. I soldati israeliani impediscono l'ingresso alle ambulanze. Ho visto barelle con almeno tre cadaver crivellati da proiettili di grosso calibro abbandonate sull'asfalto. Con i medici e gli infermieri palestinesi stiamo cercando di impedire l'ingresso dei carri armati, uno dei quali e' avanzato fino all'ingresso dell' ospedale'', ha raccontato il testimone. Il gruppo di pacifisti, provenienti da diversi paesi (tra cui Italia e Francia), si e' recato stamane all'ospedale generale di Ramallah per donare sangue, ma - ha ancora raccontato il tesimone - ''ci siamo trovati di fronte a una situazione drammatica e si sono vissuti momenti di forte tensione'' --------------------------------------------- 14.30 Movimento di truppe, 140 tank intorno a Betlemme: è previsto a breve, forse tra un'ora, un attacco a Betjalla. Intanto nel campo di Dehiesha sono rimasti circa 35 attivisti italiani e altri attivisti stranieri, mentre i compagni della Carovana sono tornati verso Gerusalemme. A Ramallah i 30 francesi e i 12 italiani già da tempo in albergo hanno incontrato gli 11 italiani e 23 francesi che li hanno raggiunti da poche ore. Si muoveranno nuovamente per raggiungere l'ospedale che necessita donatori di sangue, per poi andare al quartier generale di Arafat e tentare di portare un soccorso medico. Intanto da Gesusalemme si stanno muovendo diversi consoli( non è nota la nazionalità) verso Ramallah, l'albergo che ospita gli attivisti internazionali e poi nel quartier generale di Arafat --------------------------------------------- 14.00 Giungono notizie , da Betlemme , di ingenti assembramenti di truppe e carri armati a Beit Jala.Si teme un'operazione militare dll'esercito israeliane nelle città e nei villaggi Palestinesi nellevicinanze di Beit Jala (Bettlemme , Beit Sahur, campo profughi di Dheisheh). RAMALLAH ore13.30 Una cinquantina di attivisti, italiani e francesi, hanno raggiunto stamane l'ospedale generale di Ramallah di fronte al quale sono ora schierati insieme con medici e infermieri palestinesi per cercare d'impedire l'ingresso dei carri armati israeliani fermi a pochi metri. [leggi] RAMALLAH ore 12 La delegazione italiana che era ancora a Ramallah e avrebbe dovuto lasciare la città questa mattina è costretta a rimanere ancora nell'albergo a causa dei violenti combattimenti che ci sono nella città. Le automobili che sarebbero dovute giungere a prenderli sono impossibilitate a transitare nelle strade. 2 persone appartenenti al gruppo francese di Bovè si sono unite al Medical Relife e stanno aiutando medici ed infermieri palestinesi nei soccorsi ai numerosissimi feriti che si trovano nelle strade. --------------------------------------------- Alle 11.30, dei civili di diversa nazionalità stanno testimoniando le irruzioni dell'esercito israeliano nelle case dei palestinesi. Gli stranieri chiedevano di controllare che i militari non arrecassero offesa ai civili palestinesi. I soldati hanno consigliato agli stranieri di andarsene, tenendoli sotto tiro, ma questi sono rimasti in zona con una video camera. Dopo 20 minuti i soldati hanno abbandonato il quartiere, che è costituito per lo più da condomini, pieni di famiglie e bambini. I civili stranieri si stanno ora dirigendo verso l'ospedale di Ramallah, per cercare di radunarsi e di marciare verso il quartier generale di Arafat, nel tentativo di fermare i brutali attacchi che si stanno verificando in tutta Ramallah. --------------------------------------------- ore 10 Notizie confuse giungono dal quartier generale di Arafat. Il ministro palestinese dell'informazione, Yasser Abed Rabbo, ha dichiarato alla televisione araba Al Jazeera che i soldati israeliani stanno entrando negli uffici di Arafat e hanno aperto il fuoco a pochi metri dal leader dell'Autorità nazionale palestinese. L'esercito israeliano smentisce. Quello che è certo è che a Ramallah si sentono insistentemente sparatorie nell'area del quartier generale e che anche le comunicazioni telefoniche con Arafat si sono bruscamente interrotte. Un reporter dell'Associated Press, al telefono con palestinesi che si trovano dentro l'edificio di tre piani, dichiara di aver sentito effettivamente spari all'interno. ---------------------------- 2. RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL -------------------- Collegamento a Radio RMI - via web RADIO MOZZARELLA INTERNATIONAL aggiornamenti fissi ogni 30 minuti resoconto e collegamenti in diretta con la palestina Global RMI http://rmi.homeip.net:30000 utenti fastweb RMI http://10.123.238.5:30000 dai siti internet www.makaja.org www.31febbraio.org 3. COLLEGAMENTI -------------------- Da Gerusalemme una piattaforma comunicativa formata da siti web e radio indipendenti seguirà l’iniziativa. Potrete avere aggiornamenti in audio, immagini e testi agli indirizzi su: Ya Basta www.yabasta.it Altremappe www.altremappe.org Sherwood Comunicazione http://www.sherwood.it/carovanapalestina/ www.sherwood.it Disobbedienti www.disobbedienti.org Makaya www.makaya.org Amisnet www.amisnet.org ConnecTAZ http://autistici.org/connectaz/ Indy www.italy.indymedia.org No Global www.noglobal.org 31 Febbraio www.31feb.org 4. IMMAGINI -------------------- Gallery 1 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4550 Gallery 2 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4551 Gallery 3 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4552 Gallery 4 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4549 Gallery 5 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4556 Gallery 6 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4555 Gallery 7 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4554 Gallery 8 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4557
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