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Gerusalemme 31.03.2002
Palestina grida AIUTO
Tutte le città, i villaggi ed i centri abitati
palestinesi sono stati
assediati dall'imponente esercito israeliano.
Da 3 giorni Ramallah è sotto un coprifuoco permanente.
E' rimasto solo
un
edificio in piedi nella residenza del Presidente
Arafat. Gli israeliani
stanno fortificando pesantemente le misure di
sicurezza in tutti i
luoghi.
Siamo in Palestina dal 27 marzo. Dopo un blocco di 8
ore all'aeroporto
di
Tel-Aviv, una volta arrivati a Gerusalemme abbiamo
dovuto
immediatamente
affrontare una situazione di grave emergenza. Gli
eventi si sono
succeduti
con una rapidità inimmaginabile. I gravi attentati ed
il lasciapassare
americano hanno consentito a Sharon di compiere questa
sua logica
mortale,
inumana e criminale.
Ci arrivano grida di aiuto da tantissime parti della
Palestina.
Ramallah,
Nablus, Bethlehem, Hebron e ecc...
Non siamo in grado di raggiungere molti luoghi. In
questo momento sono
presenti a Ramallah solo 20 di noi che sono riusciti a
raggiungere il
luogo
con molta fatica, rischiando la vita per proteggere
l'incolumità degli
innocenti sotto mira di un esercito feroce che non ha
esitato ad
assassinare
a sangue freddo diversi palestinesi.
Il vergognoso silenzio della Comunità Internazionale
pesa sulla nostra
coscienza. I rappresentanti diplomatici del mondo sono
spariti come una
bolla di sapone. Le bandiere che sventolano sulle
Ambasciate e i
Consolati
hanno perso di colpo il loro significato. Nessuno è
disponibile a
difendere
i principi sui cui queste bandiere sono state fondate.
L'umanità
subisce
un
gravissimo colpo. I potenti si nascondono. Noi, qui,
resistiamo. Né
noi,
né quel centinaio di
migliaia di persone che sono uscite in piazza in tutto
il mondo
vogliamo
essere complici del genocidio in corso.
In questi giorni gli israeliani, con la grave
complicità della comunità
internazionale, stanno imponendo la loro regola: la
ragione è solo
quella
dei potenti.
I palestinesi implorano aiuto, l'ora cruciale sta per
arrivare.
L'esistenza
e la dignità di un intero popolo è in grave pericolo.
Noi invochiamo
aiuto,
non possiamo rimanere ancora per molto tempo. Abbiamo
bisogno di tutti
coloro che non vogliono alzare la bandiera bianca
dinanzi alla logica
della
guerra. Umanamente e moralmente non si può lasciare
soli i palestinesi
al
loro destino.
Trenta italiani, coraggiosamente, da giorni, risiedono
nel Campo Deisha
in
pericolo di un immediato attacco Israeliano ma, non
possono rimanere
ancora
molto di più.
Aiutateci a proteggere i palestinesi, in assenza di
una forza
internazionale
contro l'ignobile e vergognoso piano che mira a
liquidare l'autorità
nazionale palestinese e a rioccupare le zone
precedentemente liberate.
Farshid Nourai
Associazione per la Pace
Tel. 0097255275952