30/03 Ravenna: iniziativa contro la guerra



Il 24 marzo 1999, la NATO, l'Europa, il Governo D'Alema-Ulivo
(con l'appoggio del Polo), scatenarono una guerra criminale contro
i popoli della Federazione Jugoslava violando la Costituzione,
leggi e trattati internazionali.
Decine di migliaia di bombe e missili (bombe a frammentazione,
all'uranio impoverito, alla grafite) furono scaricate sulla
popolazione civile causando il più grande disastro ecologico mai
avvenuto nell'Adriatico, trasformandolo in una discarica militare.
Ai fautori della "guerra umanitaria" non è bastata la resa e la
caduta di Milosevic per fermare la vendetta contro un intero
popolo: un paese distrutto, migliaia di persone ammalate di leucemia,
e tumori senza possibiltà di cure adeguate, un nuovo governo che
applica fedelmente le nuove ricette della democrazia con licenziamenti,
privatizzazioni, smantellamento dello stato sociale.
A distanza di tre anni, dopo la guerra umanitaria siamo approdati
alla "libertà infinita": un nuovo sinistro termine coniato dai padroni
del mondo per dire guerra permanente, un altra campagna di bombe su
popoli inermi ed affamati da vent'anni di guerra alle spalle. Una
campagna supportata da un'operazione di dis/informazione strategica
su scala planetaria senza precedenti nella storia dell'umanità e
scaturita dopo i fatti dell'11 settembre, che vuole lo scatenamento
di una guerra sociale, razzista, sciovinista e repressiva con il
dichiarato intento di schiacciare ogni forma di resistenza. Una
campagna culminata in un nuovo intervento criminale italiano grazie
al Governo Berlusconi-Fini (con l'appoggio di una parte dell'Ulivo).
Uno scenario mondiale perfetto per il criminale Sharon e le sue
intenzioni nazi-sioniste: eccidio di un popolo, quello palestinese,
la cui unica colpa è quella di abitare la terra della Palestina.
A tre anni da quei tragici fatti noi non vogliamo dimenticare. Non
vogliamo dimenticare che tutta la sinistra di governo italiana, insieme
a quella europea, insieme alle destre razziste, fu responsabile
dell'atto più infame e vergognoso della storia di questa repubblica
promuovendo e partecipando direttamente ad una deliberata aggressione.
Non vogliamo dimenticare che la destra fascista, attuando e
configurando un nuovo intervento armato, ha costituito, insieme alla
sinistra, una nuova espressione politica organica dell'imperialismo
italiano. Non vogliamo dimenticare lo sterminio dei popoli palestinese,
kurdo, irakeno, afghano, ceceno e di tante altre etnie causate dalle
guerre dei criminali che comandano il mondo.

AI GIOVANI E ALLE COMPAGNE CHE SONO SCESI IN PIAZZA NELLE GIORNATE DI
GENOVA, AGLI STUDENTI CHE STANNO LOTTANDO CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE
DELLA SCUOLA, AI LAVORATORI CHE SI BATTONO CONTRO LE POLITICHE
PADRONALI E LA CONCERTAZIONE, A TUTTO IL MOVIMENTO PACIFISTA, A TUTTE
LE PERSONE CHE SONO CONTRARIE A TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE, LANCIAMO
UN APPELLO:
VOGLIAMO CHE LA GIORNATA DEL 24 MARZO DIVENTI UNA GIORNATA DI LOTTA
CONTRO TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE, CONTRO LA NATO, CONTRO LO STERMINIO
DEI POPOLI E CONTRO LA GUERRA SOCIALE CHE IL SISTEMA POLITICO
DELL'ALTERNANZA DEI DUE POLI HA CONDOTTO E CONDUCE CONTRO I CETI
POPOLARI ATTRAVERSO PRECARIZZAZIONE, FLESSIBILITA', BASSI SALARI,
PRIVATIZZAZIONI, TAGLI E CANCELLAZIONE DI DIRITTI PER CONTO DELLA
GRANDE BORGHESIA.
NON E' PENSABILE LA COSTRUZIONE DI UN ALTRO MONDO CON CHI IL MONDO
LO VUOLE DISTRUGGERE PER SOTTOMETTERLO ALLE LEGGI DEL PROFITTO DIETRO
LA MASCHERA GROTTESCA DI UN IMPOSSIBILE CAPITALISMO DAL VOLTO UMANO,
EQUO E SOLIDALE, DELLA GUERRA "UMANITARIA" E "POLITICAMENTE CORRETTA".
LA BRUTALE REPRESSIONE DEL GOVERNO SOCIALDEMOCRATICO E VERDE TEDESCO
CONTRO LE CONTESTAZIONI DEL VERTICE NATO A MONACO E' IN PERFETTA
SINTONIA CON I FATTI DI GENOVA.
C'E' CHI HA INTERESSE CHE QUESTA DATA VENGA CANCELLATA DALLA NOSTRA
MEMORIA. E' IMPORTANTE CONTESTUALIZZARLA E FARLA VIVERE COME
PATRIMONIO IMPRESCINDIBILE PER NUOVE GENERAZIONI DI ANTICAPITALISTI
E ANTIMPERIALISTI.



PROPONIAMO:
UNA MANIFESTAZIONE PER SABATO 30 MARZO A LIVELLO NAZIONALE
DA TENERSI A RAVENNA, CITTA' SIMBOLO DEL POTERE DIESSINO STRETTA TRA
LA BASE NATO DI PISIGNANO ED IL POLIGONO DI CASALBORSETTI.

SOLIDARIETA' AI POPOLI COLPITI DALLE BOMBE E DALLE GUERRE DEL CAPITALE

SCIOGLIERE LA NATO E CONTRASTARE LA NASCITA DEL NUOVO ESERCITO EUROPEO

CHIUDERE LA BASE NATO DI PISIGNANO, TUTTE LE BASI USA E NATO IN ITALIA
E IN EUROPA E TUTTE LE ALTRE SERVITU' MILITARI

RITIRO DELLE TRUPPE ITALIANE DA TUTTE LE MISSIONI INTERNAZIONALI

NO ALLE SPESE MILITARI E AL RIARMO

DIFESA DELLA LEGGE 185/90 CHE LIMITA L'ESPORTAZIONE DI ARMI E
RICONVERSIONE AL CIVILE DELLA PRODUZIONE MILITARE


PER INFORMAZIONI ED ADESIONI:
momotombo at libero.it(forli/cesena)
red-ghost at libero.it(ravenna)
gae at racine.ra.it(cervia)
tel. 3389116688

COORDINAMENTO ROMAGNOLO CONTRO LA GUERRA