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(Fwd) [noomc-it]
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- From: "Davide Bertok" <davide.bertok at adriacom.it>
- Date: Mon, 4 Mar 2002 14:06:19 +0100
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------- Forwarded message follows ------- To: (Recipient list suppressed) From: Giorgio Moro <giorgiomoro at libero.it> Date sent: Sat, 02 Mar 2002 12:20:53 +0100 Subject: [noomc-it] [ Double-click this line for list subscription options ] Da "La Stampa" del 28/02. Gli americani a caccia di Al Qaeda in Georgia Accordo con Shevardnadze, Mosca protesta 28 febbraio 2002 di Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK La nuova frontiera della guerra degli Stati Uniti al terrorismo è nella Gola di Pankisi, impervia regione della Georgia ai confini con la Russia dove la guerriglia cecena del comandante integralista Basaev ha i propri santuari. L'accordo raggiunto fra Washington e Tbilisi prevede l'invio di truppe speciali ed elicotteri americani «UH-1H Huey» per addestrare e sostenere i militari georgiani nelle operazioni anti-terrorismo. Si tratta di uno schema simile a quello che ha già portato all'invio di truppe Usa nelle Filippine contro i guerriglieri di Abu Sayyaf, di istruttori militari in Afghanistan per addestrare il nuovo esercito di Hamid Karzai e di consiglieri d'intelligence nello Yemen per dare la caccia alle cellule di Osama bin Laden lungo il confine con l'Arabia Saudita. Le indiscrezioni trapelate sull'invio di consiglieri anche nell'Iraq del Nord a fianco dei peshmerga curdi che combattono il regime di Saddam Hussein sono state smentite dal Pentagono con formule di rito. «In ogni luogo in cui è presente un'influenza di Al Qaeda l'America aiuterà il paese in questione a estirparla e a consegnare i terroristi alla giustizia», ha detto il presidente George Bush commentando l'apertura del nuovo fronte nel Caucaso. E' la prima volta che la Casa Bianca parla di una presenza diretta di Al Qaeda a fianco dei guerriglieri in Cecenia e che invia forze militari nel territorio di una Repubblica dell'ex Urss. Il moltiplicarsi delle operazioni di «assistenza a terzi nella guerra al terrorismo» inquieta i leader democratici del Congresso, che temono «impegni infiniti» e avvertono che «nessun assegno in bianco» verrà dato alla Casa Bianca. Ma il Pentagono replica con il generale dei marines Peter Pace, vicecapo di Stato Maggiore: per ora verranno inviati solo sette consiglieri militari e dieci elicotteri disarmati e «non è previsto» un coinvolgimento diretto dei soldati americani in battaglia. Tbilisi conferma: «I soldati americani verranno solo per addestrare la nostra Forza di reazione rapida», ha dichiarato Shorena Esakiya, portavoce del ministero della Difesa. Consultazioni sono in corso fra i due paesi per definire i dettagli delle missione Usa, che comporterà nei prossimi mesi al massimo l'impiego di duecentocinquanta uomini delle truppe speciali e verrà affidata a Otar Shalikashvili, assistente del Segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld. La piccola e impenetrabile regione della Gola di Pankisi è stata negli ultimi mesi oggetto di ripetuti attriti fra Tbilisi e Mosca: i russi hanno bombardato dal cielo le retrovie della guerriglia attiva in Cecenia, e i georgiani hanno denunciato sconfinamenti territoriali non autorizzati. Il presidente georgiano, Eduard Shevardnadze, ha rifiutato di collaborare con il Cremlino contro la guerriglia cecena ma adesso accetta di avere come partner gli Stati Uniti. La reazione di Mosca non si è fatta attendere. Prima il portavoce del governo, Aleksiei Volin, ha commentato con favore, sottolineando che «la decisione americana prova che nel Caucaso del Nord si trova una delle maggiori basi del terrorismo internazionale la cui centrale è in Cecenia». Poi però è stato il ministro degli Esteri russo, Igor Ivanov, a rettificare il tiro, esprimendo una dura critica: «L'arrivo dei consiglieri americani in Georgia può aggravare ulteriormente una situazione già molto complicata». Washington ha risposto con prudenza alle contraddittorie reazioni di Mosca, mostrandosi consapevole dei delicati equilibri interni russi: «Collaboriamo strettamente con la Russia, la capacità della Georgia di lottare contro il terrorismo giova anche a gli interessi di Mosca». Ti ricordi delle preoccupazioni che la Cecenia diventasse una merce di scambio tra USA e Russia? E la parte sull'Afghanistan...non ti sembra di averla già letta, diciamo vent'anni fa, al tempo dell'invasione sovietica e poi 10 anni fa prima dell'insediamento dei talebani? E quella sull'Iraq? "Consiglieri", dice.... [Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio] Inviare msg : mailto:noomc-it at yahoogroups.com Iscriversi : mailto:noomc-it-subscribe at yahoogroups.com Cancellarsi : mailto:noomc-it-unsubscribe at yahoogroups.com Supporto tecnico: mailto:noomc-it-owner at yahoogroups.com Sito della lista: http://groups.yahoo.com/group/noomc-it Iscriviti anche a NOBIOTECH-IT: nobiotech-it- subscribe at yahoogroups.com L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html ------- End of forwarded message -------
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