il perfetto stato "canaglia"



 
 

Gli Usa, uno Stato fuorilegge
Oltre al Protocollo di Kyoto l'amministrazione Bush ha denunciato e boicottato un'infinità di convenzioni e accordi internazionali. Eccoli
RICHARD DUBOFF*

Non è solo il Protocollo di Kyoto sull'ambiente ad essere stato denunciato dagli Stati uniti. Questo è il curriculum dell'amministrazione Bush (finora) su trattati, convenzioni e patti internazionali.

1-    Nel dicembre 2001 gli Stati uniti si ritirano ufficialmente dal Trattato sui missili antibalistici del 1972, distruggendo un accordo storico. Per la prima volta nell'era nucleare gli Usa rinunciano a un importante accordo sul controllo degli armamenti.

2- Convenzione sulle armi biologiche e tossiche del 1972, ratificata da 144 paesi tra cui gli Stati uniti. Nel luglio 2001 gli Usa abbandonano una conferenza a Londra in cui si discuteva un protocollo del 1994, finalizzato a rafforzare la Convenzione provvedendo a ispezioni sul posto. A Ginevra, nel novembre 2001, il sottosegretario di stato John Bolton afferma che "il protocollo è morto" e contemporaneamente accusa Iraq, Iran, Korea del Nord, Libia, Sudan e Siria di violare la Convenzione, ma senza fornire prove o formulare accuse specifiche.

3- Accordo delle Nazioni unite per mettere un freno al traffico internazionale illegale di armi leggere, luglio 2001: gli Stati uniti sono l'unico paese a opporsi.

4- Aprile 2001. Gli Stati uniti non vengono rieletti a capo della Commissione dell'Onu sui diritti umani, dopo essersi sottratti per anni al pagamento delle quote dovute alle Nazioni unite (tra cui le attuali quote di 244 milioni di dollari) - e dopo aver costretto l'Onu ad abbassare la quota del budget spettante agli Usa dal 25 al 22%. (Nella commissione per i diritti umani, gli Usa sono virtualmente gli unici a opporsi alle risoluzioni che sostengono l'accesso a costi ridotti ai farmaci per l'Hiv/Aids, che riconoscono una alimentazione adeguata come diritto umano fondamentale, e che chiedono una moratoria sulla pena di morte.)

5- Trattato sul tribunale penale internazionale da insediare all'Aia per giudicare militari e leader politici accusati di crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Firmato a Roma nel luglio 1998, il trattato è stato approvato da 120 paesi, con sette voti contrari (tra cui quello degli Stati uniti). Nell'ottobre 2001 la Gran Bretagna diventa la quarantaduesima nazione a firmare. Nel dicembre 2001 il senato americano aggiunge un emendamento a una proposta di legge per stanziamenti militari in base alla quale il personale militare Usa non ricadrebbe sotto la giurisdizione del proposto tribunale penale internazionale.

6- Trattato per il bando delle mine terrestri, firmato a Ottawa nel dicembre 1997 da 122 paesi. Gli Sati uniti si rifiutano di firmare insieme a Russia, Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Vietnam, Egitto e Turchia. Il presidente Clinton respinge il trattato, sostenendo che le mine sarebbero necessarie per proteggere la Corea del Sud contro l' "enorme vantaggio militare" della Corea del Nord. Clinton dichiara che gli Stati uniti aderiranno all'accordo "in seguito", nel 2006. Bush sconfessa questa dichiarazione nell'agosto 2001.

7- Protocollo di Kyoto per ridurre il surriscaldamento globale, 1997. Il presidente Bush lo dichiara "morto" nel marzo 2001. Nel novembre 2001 l'amministrazione Bush snobba i negoziati di Marrakesh (Marocco), finalizzate a rivedere l'accordo, soprattutto annacquandolo in un vano tentativo di ottenere l'approvazione degli Stati uniti.

8- Maggio 2001. Gli Stati uniti si rifiutano di incontrare i paesi dell'Unione europea per discutere, anche ai più bassi livelli di governo, lo spionaggio economico e la sorveglianza elettronica di telefonate, e-mail e fax (il programma Usa Echelon che ancora oggi continua a spiare qualsiasi forma di comunicazione esistente).

9- Maggio 2001. Gli Stati uniti si rifiutano di partecipare ai colloqui sponsorizzati dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico a Parigi, sui modi per reprimere i paradisi off-shore finalizzati all'evasione fiscale e al riciclaggio del denaro sporco.

10- Febbraio 2001. Gli Stati uniti si rifiutano di unirsi ai 123 paesi impegnati a bandire l'uso e la produzione di mine e bombe anti-persona.

11- Settembre 2001. Gli Stati uniti si ritirano dalla Conferenza internazionale sul razzismo, che riunisce 163 paesi a Durban, Sudafrica. Il pretesto è che è "unilaterale" e "contro Israele".

12- Luglio 2001. Piano internazionale per un'energia più pulita: il gruppo G8 dei paesi industrializzati (Stati uniti, Canada, Giappone, Russia, Germania, Francia, Italia, Regno unito): gli Usa sono l'unico paese a opporsi.

13- L'imposizione di un boicottaggio illegale nei confronti di Cuba, che attualmente sta diventando ancora più aspro. Nell'ottobre 2001, per il decimo anno consecutivo, l'Assemblea generale della Nazioni unite approva una risoluzione che chiede la fine dell'embargo Usa, con 167 voti a 3: Stati uniti, Israele e le isole Mashall.

14- Trattato sul bando totale dei test nucleari. Firmato da 164 paesi e ratificato da 89 paesi compresi Francia, Gran Bretagna e Russia. Firmato dal presidente Clinton nel 1996 ma rigettato dal senato americano nel 1999. Gli Stati uniti sono uno dei tredici paesi che non hanno ratificato il trattato, tra quelli che hanno armi nucleari o programmi sull'energia nucleare. Nel novembre 2001, gli Usa impongono un voto nel Comitato dell'Onu sul disarmo e la sicurezza per dimostrare la loro opposizione al trattato sul bando dei test.

15- Nel 1986 la Corte internazionale di giustizia dell'Aja dichiara gli Stati uniti colpevoli di violazione del diritto internazionale per "uso illegittimo della forza" in Nicaragua, attraverso i suoi interventi e quelli del suo esercito per procura, i contras (una guerra dell’amministrazione Reagan con 30 mila morti, centinaia di villaggi cancellati e 1 milione 350 mila profughi su una popolazione di 3,8 ml. di abitanti). Gli Usa rifiutano di riconoscere la giurisdizione della Corte. Una risoluzione delle Nazioni unite che chiedeva l'osservanza della decisione della Corte viene approvata per 94 voti contro due: Stati uniti e Israele.


16- Nel 1984 gli Stati uniti lasciano l'Unesco e cessano i loro versamenti al budget dell' United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization in seguito al progetto New World Information and Communication Order (Nwico) finalizzato a ridurre la dipendenza dei media mondiali dalle big four: le agenzie Ap, Upi, France Presse, Reuters. Gli Usa accusano l'Unesco di "limitazione della libertà di stampa", di cattiva gestione e di altre cose ancora, nonostante il voto di 148 contro uno a favore del progetto Nwico nell'Onu.
L'Unesco termina il progetto Nwico nel 1989. Nonostante questo gli Stati uniti si rifiutano di rientrare. Nel 1995 l'amministrazione Clinton propone di rientrare; la mossa viene bloccata dal Congresso e Clinton non insiste sulla questione.
Alla fine, nel febbraio 2000, gli Stati uniti pagano una parte degli arretrati alle Nazioni unite, ma escludono l'Unesco, agenzia in cui non sono più rientrati.

17- 1989. Protocollo opzionale al Patto internazionale dell'Onu sui diritti civili e politici, finalizzato all'abolizione della pena di morte e contenente una norma che bandisce la condanna a morte per coloro che hanno meno di 18 anni. Gli Stati uniti non firmano né ratificano il protocollo, e si auto-esonerano dalla norma predetta, diventando uno dei cinque paesi che ancora condannano a morte i minori (con Arabia saudita, Repubblica democratica del Congo, Iran, Nigeria). La Cina ha abolito questa pratica nel 1997, il Pakistan nel 2000.

18- Convenzione delle Nazioni unite del 1979 sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne. I soli paesi che hanno firmato ma non ratificato sono gli Stati uniti, l'Afganistan, Sao Tomé e Principe.

19- Gli Stati uniti hanno firmato ma non ratificato la convenzione delle Nazioni unite del 1989 sui diritti del bambino, che tutela i diritti i diritti economici e sociali dei bambini. L'unico altro paese che non l'ha ratificata è la Somalia, che non ha un governo funzionante.

20- Patto internazionale delle Nazioni unite sui diritti economici, sociali e culturali del 1966, che copre un'ampia gamma di diritti ed è monitorato dal Committee on Economic, Social and Cultural Rights. Gli Stati uniti hanno firmato nel 1977 ma non l'hanno ratificato.

21- Convenzione delle Nazioni unite sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, 1948. Gli Stati uniti l'hanno infine ratificata nel 1988, aggiungendo svariate "riserve" col risultato che per giudicare se un qualunque "atto nel corso di conflitti armati" costituisce genocidio, bisogna consultare obbligatoriamente la Costituzione americana e il "consiglio e consenso" del senato. Le riserve sono rigettate da Gran Bretagna, Italia, Danimarca, Olanda, Spagna, Grecia, Messico, Estonia e altri.

22- E' forse l'atteggiamento arrogante stile "noi siamo i numeri uno" smussato da generosi aiuti per ai paesi meno fortunati? Parlano i numeri: i tre maggiori paesi fornitori di aiuti, misurati in base alla percentuale di stanziamenti in rapporto al prodotto interno lordo, sono la Danimarca (1,01%), la Norvegia (0,91%) e l'Olanda (0,79%). I tre peggiori sono: Stati uniti (0,10%), Gran Bretagna (0,23%), Australia, Portogallo e Austria (tutti e tre con lo 0,26%).


* Znet
Traduzione di Marina Impallomeni