Delle regole globali a favore dell'infanzia e dei più deboli



Comunicato stampa
Terre des hommes di ritorno dai forum di New York e Porto Alegre

Delle regole globali a favore dell'infanzia e dei più deboli

Presenti à Porto Alegre come a 'Davos a New York', Terre des hommes ha
sottolineato nei due forum mondiali la necessità di applicare delle regole
internazionali per la protezione dell'infanzia e delle fasce più deboli.
Questo messaggio è stato ben accolto nell'ambito dei due forum.

Di fronte alla liberalizzazione selvaggia, che alimenta violenza,
corruzione e schiavitù dei bambini, l'organizzazione umanitaria attiva a
favore dell'infanzia ha rilevato l'urgenza di invertire le finalità: sono
l'economia e i flussi economici a dover soddisfare i bisogni della
popolazione. Terre des hommes ha ripreso con forza i termini della lettera
aperta a Klaus Schwab, fondatore del Forum Economico Mondiale: "Di fronte
ai pericoli che pesano su tutta l'umanità, è assurdo dichiararsi pro o
contro la globalizzazione. Si tratta di sapere quale globalizzazione
vogliamo".

Il Forum Economico Mondiale così come il Forum Sociale hanno passato in
rassegna gli eventi internazionali: l'11 settembre e la discussa guerra in
Afghanistan, l'aggravarsi della crisi in Palestina, le rivolte in
Argentina, ecc. Terre des hommes ha contribuito all'analisi e alle proposte
facendo valere esperienza e, insieme, know-how contro lo sfruttamento dei
bambini - una delle conseguenze della liberalizzazione economica.

"I bambini sono i soggetti più vulnerabili e forse più interessanti in
assoluto per certi settori dell'economia iper-liberale: un bambino che
chiede l'elemosina o che si prostituisce può essere sfruttato sotto
molteplici punti di vista, senza bisogno di un investimento iniziale
significativo" ha constatato amaramente Raffaele Salinari, presidente della
Federazione Internazionale Terre des Hommes (FITDH) nella sua relazione a
Porto Alegre a proposito del traffico di bambini. "Eppure il diritto
all'educazione e alla salute figurano in tutte le dichiarazioni e
convenzioni internazionali ratificate dalla maggior parte dei paesi nel
mondo".

Lanciata di recente da Terre des hommes, la campagna STOP AL TRAFFICO DI
BAMBINI ha riscontrato un vivo interesse.  Le procedure elaborate e messe
in atto dall'organizzazione umanitaria per identificare e perseguitare i
trafficanti sono state considerate esemplari agli occhi di numerosi
partecipanti. "In Argentina, in Palestina, in Afghanistan e in altri paesi
in cui siamo presenti sul terreno, rappresentiamo l'espressione di una
rabbia a livello mondiale" ha dichiarato Peter Brey, segretario generale
della Fondazione Terre des hommes di Losanna e vice-presidente della FITDH,
che dato il suo apporto in due diverse sessioni del Forum di New York.

Terre des hommes ha formulato le sue proposte per combattere il traffico di
bambini:
n I crimini organizzati a danno di minori devono essere definiti,
perseguiti e condannati come crimini contro l'umanità, sia dalle leggi
nazionali sia negli statuti del futuro Tribunale Penale Internazionale.
n La messa in vigore degli accordi internazionali sarà facilitata da
procedure adeguate di collaborazione a livello di polizia, di giustizia e
di società civile.
n Delle regole riconosciute dalle parti permetteranno di costringere gli
Stati e i finanziatori internazionali a destinare alla salute e
all'educazione dei minori delle risorse indispensabili.
n E' necessario che le imprese siano costrette ad agire in modo trasparente
e con rendicontazioni: degli organismi competenti e indipendenti
controlleranno l'applicazione delle convenzioni in vigore e l'accesso della
popolazione ai servizi essenziali.

In 58 paesi nel mondo la Federazione Internazionale Terre des hommes
gestisce 750 progetti in difesa dei diritti dell'infanzia, identificabili
secondo assi prioritari: nutrizione, bambini di strada, sfruttamento del
lavoro, minori vittime di violenza. In Italia, la Fondazione Terre des
hommes opera nel campo dell'emergenza e della cooperazione allo sviluppo,
con attività di advocacy in difesa dei diritti dell'infanzia.

  Porto Alegre e New York, 5 febbraio 2002