[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Comunicato: "I cento passi"
- Subject: Comunicato: "I cento passi"
- From: Resistenza e Pace <ass-rep at libero.it>
- Date: Mon, 04 Feb 2002 17:35:04 +0100
“SULLE STRADE DELLA NONVIOLENZA” Rassegna Cinematografica Gennaio – Febbraio 2002 NOVECENTO Cinemateatro Via del Cristo 5 Cavriago (RE) 7 Febbraio ore 21 I CENTO PASSI Regia: Marco Tullio Giordana Sceneggiatura: Claudio Fava, Monica Zappelli, Marco Tullio Giordana. Scenografia: Franco Ceraolo. Costumi: Elisabetta Montaldo. Personaggi e interpreti Peppino Impastato: Luigi Lo Cascio. Luigi Impastato: Luigi Maria Burruano. Giovanni Impastato: Paolo Bruglia. Felicia Impastato: Lucia Sardo. Gaetano Badalamenti: Tony Sperandeo. Prodotto da: Titti film - RAI cinema Spa. Distribuzione: Istituto Luce. Origine: Italia, 2000. Durata: 114'. Se il punto di domanda più grosso circa il cartellone di Venezia 2000 riguardava il numero dei film italiani in concorso e, ovviamente, la loro qualità, la sfida di Alberto Barbera, con la proiezione del primo dei quattro, I cento passi di Marco Tullio Giordana, è vinta almeno per un quarto. Anzi, di più, visto il potere emotivo, la forza, la semplice efficacia della regia e della storia (vera), che ha strappato alle proiezioni per la stampa, solitamente contenute e frigide, un lungo applauso. La forza dell'emotività, diranno i più sospettosi, visto soprattutto quell'epico e nostalgico finale al suono di A Whiter Shade of Pale, in cui i giovani, le donne, la gente per bene di Cinisi, Palermo, Sicilia, sfilano sotto striscioni e bandiere rosse al funerale di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia - con un delitto troppo presto archiviato e dimenticato, perché quello stesso giorno, 9 maggio 1978, veniva ritrovato il corpo di Aldo Moro ucciso dalle brigate Rosse. E invece no, quel finale è forse la cosa più facile e ovvia di un film costruito in finezza, frammento dopo frammento, sempre in crescendo, su una storia emozionante e brutale, in cui si intrecciano la liberazione di un giovane dalla famiglia (sull'onda del Sessantotto) e la sua più dura liberazione dalla famiglia mafiosa che incombe sulla città e sulla cultura familiare. I cento passi del titolo sono quelli che separano la casa di Peppino dall'abitazione del boss mafioso Tano Badalamenti - che, dopo un lungo silenzio della giustizia, per questo assassinio è stato finalmente incriminato. Cento passi che nonostante tutto congiuri per farglieli percorrere - la storia familiare, la debolezza di suo padre, l'omertoso clima cittadino - Peppino non percorrerà mai, scoprendo fin da ragazzino, attraverso l'amico e maestro pittore Stefano Venuti, l'impegno politico con il Pci, poi allontanandosene per le troppe prudenze che impone, infine inventandosi attraverso una radio messa su con gli amici un canale fantasioso e irriverente per parlare e dire la sua verità: Badalamenti diventa Tano Seduto, Cinisi è ribattezzata Mafiopoli e il ridicolo è un'arma che dà molto fastidio agli intoccabili. Marco Tullio Giordana, in quello che è il suo film migliore, più forte, più diretto, ibrida con successo il cinema di impegno civile (viene citato Le mani sulla città) con umori più personali e generazionali (ci ritroverete un po' di Radio Freccia alla siciliana), intreccia la denuncia e il ritratto toccante e autentico di un angelo ribelle. E se la sceneggiatura (che il regista firma con Claudio Fava e Monica Zappelli) è scritta con inconsueta precisione, schivando retorica e colore, gran parte della riuscita del film la si deve a una squadra di attori di sorprendente bravura, guidati senza sbavature da Giordana. Al suo primo ruolo sullo schermo, Luigi Lo Cascio si incide nella memoria per simpatia e febbrile passione, è bravissimo Luigi Maria Barruano nella parte di suo padre - un pover'uomo diviso tra l'affetto per il figlio e la sua affiliazione mafiosa-, Lucia Sardo ha una dolorosa intelligenza e Tony Sperandeo, senza sprecare un gesto di troppo, fa sempre paura. Da vedere, anche per chi non è sensibile all'effetto nostalgia. (Irene Bignardi) Le recensioni dei film sono nel sito: www.multisala900.it Prezzi dei biglietti: € 4.00 - interi € 3.00 - ridotti Informazioni: NOVECENTO Cinemateatro Via del Cristo 5 Cavriago (RE) tel. 0522/372015 e-mail: 900 at multisala900.it sito web: www.multisala900.it Associazione Resistenza e Pace Via Vittorangeli, 7/d Reggio Emilia tel. 0522/454832 e-mail: ass-rep at libero.it Infoshop Mag 6 Via Sante Vincenzi 10/a Reggio Emilia tel. 0522/430307 e-mail: infomag at libero.it sito web: www.infoshopmag6.it
- Prev by Date: La palestina muore/testimonianze dirette
- Next by Date: pace e yoga: volontaria Peacelink antiguerra
- Previous by thread: La palestina muore/testimonianze dirette
- Next by thread: pace e yoga: volontaria Peacelink antiguerra
- Indice: