Re: Un pensiero per tutti voi...



Scusate il ritardissimo.
Con tutto il rispetto per chi si pone traguardi più alti o profondi 
io, non credente, non mi sogno di voler essere come Gandhi o san 
Francesco; mi accontenterei (per egoismo) di vedere sparire o 
almeno progressivamente diminuire la violenza più orrenda e per 
questo mi impegno a non usare la violenza. 
Non ritengo violenza l'uso della forza a scopo difensivo (la 
definizione "uso della forza non intenzionalmente omicida" se 
ricordo bene è di p. Angelo Cavagna) e credo che su questa base 
potremmo radunare e far esprimere un grande numero di cittadini, 
cosa assolutamente necessaria per determinare un qualche reale 
cambiamento, almeno un inizio, un cambiamento di rotta.  
Non credo che ciò si possa ottenere in tempi "umani" contando 
sulla crescita personale in una visione o dimensione 
trascendentale. Non credo nemmeno che sia necessaria una 
visione trascendentale, credo che basterebbe prendere coscienza 
del proprio ineliminabile e legittimo egoismo, e che il modo più 
intelligente per fare il proprio interesse (felicità e ben essere) passa 
anche dal perseguimento dell'interesse comune.  
Mi accontenterei, e sarebbe già di concreta efficacia, che la 
"crescita personale" consistesse solo nel prendere coscienza della 
possibilità di incidere sulle sorti della famiglia umana alzando la 
voce... e che si facesse. 
Per questo insisto (me l'ha detto anche un sacerdote: insisti, 
insisti e resisti!) a riproporre il PATTO TRA I CITTADINI DEL 
MONDO. 

Gianni Zampieri - cdm 

Date forwarded: 	Thu, 27 Dec 2001 08:56:47 +0100
Date sent:      	Thu, 27 Dec 2001 08:50:36 +0100
To:             	pace at peacelink.it
From:           	Pietro Reynaud-Bersanino <reynaud at inwind.it>
Subject:        	Re: Un pensiero per tutti voi...
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> At 12:20 26/12/01, you wrote:
> 
> >Significa che nell'estrema situazione di difendere la vita o i
> >diritti fondamentali (cibo vitale, libertà, integrità fisica ...)
> >miei o di altre persone, non escludo l'eventualità che l'uso della
> >forza comporti la morte accidentale di altri. Insomma se devo
> >stendere uno con una botta in testa perché sta uccidendo un altro,
> >spero solamente che svenga, ma potrebbe anche restarci e a quel punto
> >mi dispiacerebbe tantissimo per lui, ma non potrei fare altrimenti.
> >Sarei un vigliacco se non lo facessi e Gandhi mi sembra che sarebbe
> >d'accordo con me.
> 
> Fra le tante cose che ha scritto, abbastanza condivisibili, vorrei
> solo ricordare che Gandhi, prima di essere un politico ed un
> nonviolento, era un uomo di grande fede e spiritualità, i suoi digiuni
> erano lotte spirituali per convertire l'avversario alla sua idea e non
> mezzi per attirare l'attenzione dei mass-media .-.. Gandhi non è uno
> che un girno si sveglia e diventa il padre della nonviolenza ...
> Gandhi è un uomo che si innamora del suo popolo, che inizia a trovare
> strategie per liberare il suo popolo, per farlo si mette in
> discussione, mette in discussione le sue tradizioni ed il suo
> benessere, fa scelte radicali ... per questo riesce a fare quello che
> fa e per questo viene ammazzato.
> 
> Penso che voler essere nonviolenti senza mettersi in discussione ogni
> giorno, senza voler crescere personalmente, senza abbandonare le
> ideologia, anche quella nonviolenta, e, aggiungo io, senza una visione
> trascendente del mondo, sia impossibile.
> 
> Pensierino post-Natalizio
> 
> Pace&benE da Pietro
> 
> "Glory to God in the highest, and on earth peace to men on whom his
> favor rests"
> 
> 


Gianni Zampieri - cdm   <zampieri.gg at libero.it>
"Non temo le parole dei violenti,
mi preoccupa molto il silenzio degli onesti" (M.L.King)