Afghanistan. Gino Strada: no ad un intervento umanitario che mascheri la guerra



 "Dobbiamo dire no alla guerra infinita e recuperare parole, concetti come
cooperazione internazionale e coesistenza pacifica". Gino Strada non
demorde, e a Chianciano, al congresso toscano della Cgil, incassa un
contributo del sindacato a favore di Emergency e ribadisce concetti a lui
cari: no alla guerra, no ad aiuti umanitari che mascherino la violenza.

"In questi mesi - ha aggiunto - abbiamo avuto modo di scoprire cosa produce
la guerra, quella del terrorismo dei Paesi islamici totalitari, ma anche
quella di chi ritiene di essere in diritto di polverizzare interi villaggi
con i B52". Secondo Strada, "c'è il rischio molto alto che ci si avii verso
un terzo conflitto mondiale non dichiarato. La pace è possibile, va
praticata, costruita. L'aiuto umanitario è una pratica di pace, purché
portato nella chiarezza e in tasparenza".

A giudizio di Strada "bisogna dire no agli aiuti umanitari portati come
cosmesi della guerra: per questo abbiamo detto no e continueremo a dire no
ai fondi governativi". Tra i programmi in Afghanistan, Strada ha annunciato
la creazioine di un centro di riabilitazione psico-fisica e di un nuovo
ospedale "in una delle città più interessate alla guerra".

Nello

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