APPELLO PER BOUCHAIB: GENOVA-BRESCIA-CASABLANCA... E RITORNO!



APPELLO: GENOVA-BRESCIA-CASABLANCA... E RITORNO!


PER IL RIENTRO IMMEDIATO DI BOUCHAIB IN ITALIA


Un giovane operaio è stato espulso dall'Italia, per aver esercitato il suo
diritto democratico di manifestare contro il G-8 a Genova. La sua vicenda
ci risulta intollerabile, ed è esemplare della "apartheid giuridica" che si
vuol sancire con il disegno di legge Bossi-Fini contro cui manifesteremo
abRoma il 19 gennaio.

Reggane Bouchaib, regolarmente residente in Italia, metalmeccanico
stabilmente assunto da una ditta bresciana, non presentava certo i
requisiti di "incertezza delle fonti di reddito o della dimora" che, per la
legge esistente, possono giustificare l'accompagnamento in frontiera.
Inoltre fino allo scorso luglio era incensurato.

Era dunque pericoloso per l'ordine pubblico? Sì, secondo il prefetto di
Genova, che ha dato esecuzione immediata all'espulsione comminata (ma mai
notificata) a Bouchaib dopo il suo fermo, detenzione e pestaggio nella
tristemente nota caserma di Bolzaneto, a Genova, e il procedimento penale
per "resistenza a pubblico ufficiale" che ne era derivato.

Su 87 espulsioni di cittadini stranieri in quei giorni, solo due sono state
poi convalidate dai giudici genovesi. Anche l'espulsione di Bouchaib poteva
essere annullata, se ne fosse stato informato. Invece un controllo casuale
ha spezzato la sua vita e il suo impegno civile, rinviandolo in
ventiquattr'ore in Marocco. E' ciò che il governo vorrebbe far diventare
regola per tutti gli immigrati, anche i più inseriti, come Bouchaib, nella
società e nel lavoro.

Chiediamo al prefetto di Genova e al ministro dell'Interno di revocare il
provvedimento e consentire il rientro in Italia di Bouchaib, testimone
prezioso, fra l'altro, nell'inchiesta aperta sui fatti di Genova. Con la
stessa decisione sosterremo il ricorso che sarà presentato a suo nome dagli
avvocati del Genoa Legal Forum. E se necessario, andremo a cercarlo in
Marocco, per riportarlo in quello che è ormai a buon diritto il suo paese.

Vittorio Agnoletto (pres. Lila)
Claudio Sabatini (segr. gen. Fiom-Cgil)
Tom Benettollo e Raffaella Bolini (Arci naz.le)
Dino Frisullo (segr. Senzaconfine)
Luca Casarini (portavoce "Disobbedienti")
don Tonio Dell'Olio (pres. Pax Christi)
Giorgio Cremaschi (segr. Fiom Piemonte)
Dino Greco (segr. CdL Cgil Brescia)
Piero Bernocchi e Vincenzo Miliucci (Confed. Cobas)
don Vitaliano Della Sala (parroco)
Gianfranco Bettin (cons. Verdi reg. Veneto)
Beppe Caccia (assessore a Venezia)
i parlamentari presenti a Genova:
Luisa Morgantini, Elettra Deiana, Graziella Mascia, Giovanni Russo Spena,
Gigi Malabarba, Tommaso Sodano, Giorgio Malentacchi (Prc)Mauro Bulgarelli,
Paolo Cento, Loredana De Petris, Francesco Martone, Laura Zanella (Verdi)

Altre adesioni:
Radio Onda d'Urto a Brescia - 030.45670 fax 030.3771921 E-mailurtobs at ecn.org
Senzaconfine 06.57302933 fax 06.57305132 E-mail senzaconfine at libero.it