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obiezione fiscale, le raccomandazioni del Parlamento italiano
- Subject: obiezione fiscale, le raccomandazioni del Parlamento italiano
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 28 Dec 2001 17:05:17 +0100
Obiezione alle spese militari, Caschi Bianchi, Difesa Nonviolenta: raccomandazioni del Parlamento Italiano
Il 14 aprile 1998 la Camera ha votato a larga maggioranza il nuovo testo della Legge sull'obiezione di coscienza, approvata nel luglio dello stesso anno. Collegati alla legge sono stati approvati anche tre ordini del giorno (sull'obiezione alle spese militari, sulla costituzione dei caschi bianchi e sulla formazione alla difesa nonviolenta) che per noi costituiscono un importante passo in avanti. Ne riportiamo integralmente il testo.
SULLA FORMAZIONE ALLA DIFESA NONVIOLENTA
Ordine del giorno accolto come raccomandazione
La Camera, premesso che:
l'articolo 8, punto 2, comma e), incarica l'Agenzia per il servizio civile a predisporre forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non annata e nonviolenta;
impegna il Governo
a costituire entro 6 mesi dall'entrata in vigore della nuova legge sull'obiezione di coscienza un organismo di consulenza avvalendosi anche della collaborazione dei principali Istituti di Ricerca sulla pace (Peaceresearch) italiani ed europei (quali L'UNIP di Rovereto, l'IPRI di Torino, il Centro studi di formazione sui diritti dell'uomo e dei popoli di Padova, il BEOC di Bruxelles, L'IRNC francese, l'Austrian Study Center for peace and conflict resolution di Vienna);
ad avviare la formazione dei formatori di obiettori di coscienza utilizzando le esperienze già in atto degli Enti per il Servizio Civile e delle associazioni di obiettori, per la pace ed i diritti umani (Lega Obiettori di Coscienza, Movimento Internazionale Riconciliazione, Movimento Nonviolento, Caritas, Associazione Papa Giovanni XXIII, ecc.)
ad istituire un "Centro Studi nazionale sulla difesa civile nonviolenta" in collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca sulla pace ed i Centri studi e documentazione dei movimenti nonviolenti italiani già riconosciuti dagli enti locali (Torino, Brescia. Verona, Padova, Perugia, Roma);
a convocare almeno ogni due anni un Convegno nazionale sullo stato della ricerca scientifica e sulle esperienze concrete europee ed intemazionali di difesa nonviolenta, peacekeeping, peacemaking, peacebuilding;
a proporre in sede U.E. la creazione di un Corpo Civile Europeo di Pace da utilizzare in ambito GNU per la prevenzione dei conflitti armati, cosi come già contenuto nell'Agenda per la Pace di Boutrus-Ghali.
Valpiana, Nardini
SULL'OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI
Ordine del giorno raccolto come raccomandazione
La Camera
premesso che:
la nuova normativa prevede per i cittadini che debbano assolvere all'obbligo della difesa della patria il diritto soggettivo all'obiezione di coscienza quando per motivi personali non intendano collaborare a una difesa armata;
la nuova normativa prevede, accanto alla leva armata, l'istituzione di un servizio civile per gli obiettori di coscienza, l'istituzione di una Agenzia per il Servizio Civile e la possibilità per gli obiettori di coscienza di partecipare a missioni di Pace all'estero;
la nuova normativa pone sullo stesso piano giuridico la difesa armata e la difesa nonviolenta;
già dal 1982 alcune migliata di cittadini che, per motivi personali non intendono collaborare attraverso la propria contribuzione fiscale alla difesa armata, reclamano il rispetto della personale scelta di coscienza;
fin dalla X legislatura sono state presentate alla Camera e al Senato proposte di legge per rendere possibile l'opzione fiscale da parte di quei cittadini che intendono fare obiezione alle spese militari;
rispondendo all'interrogazione a prima firma Valpiana e in un successivo incontro con i rappresentanti della Campagna per l'obiezione fiscale alle spese militari, il Ministro delle Finanze si è detto disponibile a studiare forme che permettano al contribuente nell'ambito della dichiarazione annuale dei redditi di esercitare obiezione di coscienza alle spese militari;
la legge n. 2/97 sul finanziamento dei partiti conferma il sistema dell'opzione, già introdotto nel nostro ordinamento in relazione al finanziamento delle confessioni religiose, dalla n. 222/85 alla n. 637/96, garantendo ildiritto del cittadino di finanziare, attraverso il vincolo di una parte del gettito IRPEF, alcune rilevanti formazioni sociali;
la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma "La Sapienza" ha tenuto nel mese di marzo '98 un seminario di studi dal titolo "Dall'obiezione fiscale all'opzione del contribuente" proprio in ragione dei fondamenti costituzionali dell'opzione fiscale e sulle ipotesi di una sua previsione nella normativa;
impegna il Governo
a studiare forme per rendere possibile ai cittadini contribuenti, analogamente a quanto previsto per i cittadini sottoposti all'obbligo di leva, il diritto soggettivo all'obiezione di coscienza, prevedendo forme di finanziamento al sevizio civile e alla difesa non armata e nonviolenta previste dalla nuova legge sull'obiezione di coscienza.
Valpiana, Chiavacci, Pecoraro Scanio, Pistone, Nardini, Turroni
SULL'ISTITUZIONE DEI CASCHI BIANCHI
Ordine del giorno accolto come raccomandazione
La Camera, premesso che:
i recenti fatti nella regione del Kossovo hanno evidenziato ancora una volta la necessità che le organizzazioni intemazionali intervengano nelle situazioni di crisi in funzione umanitaria a difesa dei più deboli con contingenti civili adeguatamente formati;
l'invio di contingenti civili di volontari in funzione umanitaria oltre a dare un aiuto concreto, assume un valore simbolico positivo e può contribuire a creare le condizioni più idonee al dialogo ed alla gestione pacifica del conflitto;
l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, negli ultimi anni diverse risoluzioni sull'impiego, nelle situazioni di crisi di un particolare tipo di contingente denominato "Caschi Bianchi", con funzioni di peacemaking, peacebuilding e peacekeeping tra cui la risoluzione A/491139 B del 20 dicembre 1994 e il rapporto del Segretario Generale dell'O.N.U. all'Assemblea Generale ed al Consiglio Economico e Sociale del 27 giugno 1995;
i Caschi Bianchi istituiti da alcuni Paesi, tra cui Spagna, Austria ed Argentina sono stati impiegati in diverse regioni del mondo, quali Angola, Armenia, Gaza, Haiti e Rwanda;
l'Italia ha aderito, con altri ventuno Paesi, al progetto Caschi Bianchi impegnandosi a costituire un contingente nazionale
che potrebbe essere attivato in tempi rapidi con organizzazioni non governative ed associazioni di volontariato per la pace, la solidarietà ed i diritti umani;
tali contingenti possono, quindi essere un elemento importante sia per il mantenimento che per la costruzione della pace ma anche il monitoraggio del rispetto dei diritti umani nelle aree di crisi;
sarebbe, quindi opportuno anche in Italia costituire al più presto un contingente di Caschi Bianchi da mettere a disposizione dell'O.N.U. o dell'U.E. per essere impiegato nelle aree di crisi;
tale contingente potrebbe essere costituito anche da obiettori che lo richiedano, ai sensi dell'articolo 9, commi 7, 8 e 9 della proposta di legge in esame;
impegna il Governo
a studiare forme atte alla creazione ed alla formazione operativa di un contingente italiano di Caschi Bianchi.
Paissan, Leccese
Fonte: "Azione Nonviolenta" giugno 1998
Info tratte dal sito http://www.peacelink.it/amici/apg23/cb/ccp/ita.htm
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