No alla guerra senza "se" e senza "ma"



Riceviamo e rigiriamo

NO ALLA GUERRA,
SENZA "SE" E SENZA "MA"

Esprimiamo la più totale contrarietà alla decisione presa dal Parlamento
italiano di partecipare alla guerra in corso in Afghanistan. Riteniamo
questa una grave violazione dell'articolo
11 della Costituzione italiana e della Carta dell'Onu. E' la terza
guerra a cui l'Italia partecipa in modo attivo negli ultimi 10 anni
(Iraq '91, Serbia '99, Afghanistan 2001), guerre che hanno
comportato e comportano moltissime vittime civili ed enormi sofferenze
per le popolazioni coinvolte. La guerra iniziata il 7 ottobre in
risposta ad un attentato particolarmente odioso non ha i
requisiti di legittimità richiesti dall'ordinamento internazionale.
Infatti l'attacco dell'11 settembre non è definibile come "atto di
guerra" di uno stato verso un altro ma, anche qualora lo fosse,
l'art. 42 dello Statuto delle Nazioni Unite prevede che solo Il
Consiglio di Sicurezza può intraprendere "...ogni azione necessaria a
ristabilire la pace e la sicurezza internazionale."
Siamo costantemente sotto l'attacco dell'inganno contro la verità, della
sistematica falsificazione dei fatti e degli intenti, di una guerra
fatta passare come "necessaria" e "inevitabile",  sia dalle
autorità internazionali che dai mass media nostrani che fingono di
ignorare le motivazioni economiche (petrolio) e strategiche di questa
guerra.
QUESTA GUERRA RENDE ANCORA PIU' URGENTE E NECESSARIO L'AVVIO DI UN FORTE
PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE DELL' ONU, AL FINE DI AVERE UN
ORGANISMO INTERNAZIONALE CHE SI PREOCCUPI VERAMENTE  DI RISOLVERE
PACIFICAMENTE LE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI. Chiediamo l'immediata
sospensione dei bombardamenti e un pronunciamento chiaro, anche del
Governo
italiano, contro l'ipotesi di allargamento del conflitto ad altri paesi.

Esprimiamo solidarietà e appoggio al popolo palestinese, ridotto allo
stremo dalla durissima occupazione israeliana sfociata in questi ultimi
giorni in una vera guerra con massacri di civili. La
continua delegittimazione di Arafat punta all'affossamento definitivo
del processo di pace e al conseguente perpetuarsi dell'occupazione
israeliana sui territori palestinesi. La situazione
di estrema oppressione offre terreno ai fondamentalismi ed è
responsabile prima degli atti di terrorismo, cui peraltro fanno sempre
seguito, come sta accadendo ora, violentissime ritorsioni
sui civili palestinesi da parte degli israeliani. E'  fondamentale
riprendere e rinforzare il processo di pace e garantire un percorso che
sfoci nella creazione di uno Stato Palestinese autonomo e,
con la massima urgenza, esercitare pressione sul governo di Sharon per
la cessazione degli attacchi e il ritiro dai territori occupati.
APPOGGIAMO IL PROGETTO (proposto da diverse
associazioni europee) DI FORMARE CORPI DI PACE VOLONTARI CON COMPITI DI
INTERPOSIZIONE E DI PROTEZIONE DEI CIVILI,  auspicando un rapido
intervento ONU e l'invio di forze internazionali.
L'aumento consistente delle spese militari (3.000 miliardi) inoltre
taglia ulteriormente le spese sociali (scuola pubblica, sanità,
pensioni, contratti) con preoccupanti ricadute anche sui diritti
fondamentali dei lavoratori (es. art. 18, diritto di sciopero) . Per non
parlare delle nuove leggi speciali americane, inglesi, presto italiane,
nominalmente contro il terrorismo ma che di fatto criminalizzano ogni
manifestazione anche pacifica di dissenso e fortemente limitativa dei
diritti fondamentali e delle libertà personali.
Ricordiamo a tutti le decine e decine di "guerre dimenticate" (perché
non collegate al problema del petrolio o perché in zone non strategiche)
di cui nessuno parla, MA A CUI ANCHE L'ITALIA
PARTECIPA IN MODO ATTIVO, CON LA VENDITA DELLE ARMI.

CONTRO LA GUERRA IN AFGHANISTAN, CONTRO OGNI GUERRA,
SABATO 22 DICEMBRE, ORE 16, PIAZZA GRANDE- MODENA : MANIFESTAZIONE

Modena Social Forum : prime adesioni   : ARCI - Attak Modena
-Cooperativa Oltremare- Modena Terzo Mondo - Rete di Lilliput nodo di
Modena - Giovani Comunisti - Rifondazione Comunista - Lega Ambiente -
Modena per Cuba - Casa per la pace - RSU Cobas - UDI
Alla Manifestazione aderirà EMERCENCY

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Associazione Resistenza e Pace
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