Giornata di discussione su incubi di pace e deliri di guerra



                   NON IN NOSTRO NOME
Una giornata di discussione su incubi di pace e deliri di guerra

Sala UDI, Via Arco Parma 15, Roma
Domenica 9 dicembre 2001, 10.00-18.00


Per approfondire i temi contenuti nell'appello Non in nostro nome,
pubblicato su "Il Manifesto" del 15 ottobre 2001, e dar seguito alle
sollecitazioni di molte donne, proponiamo, insieme a "Il paese delle
donne", una giornata di discussione e riflessione, da tenersi a Roma,
domenica 9 dicembre 2001, dalle 10.00 alle 18.00.
In particolare vorremmo affrontare le seguenti questioni: 

·	In quale posizione ci collochiamo rispetto alle varie logiche di
guerra e alla forme particolari che in questo preciso momento esse
assumono: estraneità? complicità? rassegnazione? resistenza?
sottrazione? 

·	Che cosa significa "essere donne dell'Occidente"? Che fisionomia
prendono i concetti di democrazia, diritti, libertà visti attraverso la
coscienza del rapporto tra i sessi? 

·	Ci sono "pratiche" inventate dalle donne riguardanti la gestione dei
conflitti e la convivenza tra diversi. Di che natura sono? Quali
potrebbero essere riprese da noi oggi e quali, nuove, si potrebbero
immaginare?

·	Che senso diamo a ciò che viene definito il nostro silenzio e la
nostra invisibilità di fronte alla guerra, che pare accomunarci a
moltissime donne, al di là dei confini geografici? È un'espressione di
impotenza? Di complicità? Di difficoltà a sostenere un conflitto con gli
uomini? Di accettazione supina di un discorso maschile che, proponendosi
come unico, è costituzionalmente incapace di "comprendere" altri da sé? 


Le proponenti dell'appello: Maria Grazia Campari, Lea Melandri, Paola
Melchiori, Maria Nadotti, Paola Redaelli, Anita Sonego