1 Dicembre 2001 PINK/IQBAL/CESAR K. VERONA



CIRCOLO PINK CENTRO DI CULTURA E INIZIATIVA GAY/LESBICA/BISESSUALE E
TRANSGENDER VERONA
COLLETTIVO IQBAL
COORDINAMENTO LAICO ANTIRAZZISTA CESAR K.

PRIMO DICEMBRE 2001
GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA CONTRO L’AIDS
Abbiamo bisogno di protezione!

In Italia di AIDS non si parla più. O perlomeno non si parla più di
quanto questa malattia colpisca ancora gli italiani. Negli ultimi tempi
si è parlato di prevenzione e informazione HIV soprattutto in relazione
alla battaglia condotta dai Paesi poveri per migliorare l’accesso ai
farmaci essenziali, tra cui quelli inibitori delle proteasi, che
combattono l’infezione da HIV. I farmaci antiretrovirali sono brevettati
dalle grandi multinazionali (una è la Glaxo-Wellcome con sede a Verona),
che finora li hanno commercializzati a prezzi proibitivi per un Paese in
via di sviluppo.

La cura base per una persona malata di AIDS è in Italia di circa 24
milioni all’anno, un costo evidentemente inaffrontabile per gli abitanti
dei Paesi del sud del mondo.
L’informazione e la prevenzione su larga scala, che potrebbero ridurre
l’espansione dell’AIDS, vengono praticate in misura assolutamente
insufficiente. In Africa sono milioni i bambini sieropositivi orfani di
uno o tutt’e due i genitori. Le malattie infettive uccidono più di 14
milioni di persone l’anno. I farmaci devono essere garantiti a tutti
questi ammalati, non attraverso le “elemosine” dei potenti del mondo,
com’è accaduto all’ultimo G8 di Genova, ma attraverso regole e accordi
del commercio internazionale che consentano di tutelare la salute
pubblica anche nei Paesi economicamente svantaggiati.
In Italia le campagne di prevenzione contro l’HIV e le malattie
sessualmente trasmissibili (MTS) sono assenti. Eppure queste malattie
non sono scomparse. L’AIDS, dopo una consistente frenata nella seconda
metà degli anni ‘90, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità di
Roma, è solo in lieve calo e colpisce gli uomini per il 78% e le donne
per il 22%. Le modalità di trasmissione si sono “livellate” fra loro,
ovvero non ci sono più differenze abissali fra le diverse vie di
contagio. Più in particolare la via di trasmissione endovenosa
(riferibile soprattutto a tossicodipendenti) riguarda il 39% dei casi
(67% nel 1992) i rapporti eterosessuali il 35% dei casi (11% nel 1992) e
quelli omosessuali il 20% (15% nel 1992).
L’AIDS non è sparito, ha solo cambiato faccia. Da malattia visibile e
temibile è diventata invisibile e trattabile, perciò non la si riconosce
più. Nei prossimi anni (o decenni) ci sarà un modello di sviluppo di
questa malattia “ad onde”, ovvero a picchi di malattia conclamata
(visibile e quindi reale) corrisponderà un tam-tam di prevenzione che
farà alzare la guardia di nuovo e calare il numero delle nuove
infezioni. Una volta calata la diffusione “visibile”, si ridurranno i
comportamenti di prevenzione ed il picco di nuove infezioni crescerà di
nuovo. In aumento sono anche le malattie a trasmissione sessuale (MTS),
in particolare nella fascia di popolazione fra i 15 ed i 30 anni. Anche
qui manca informazione, specie nelle scuole.

Chiediamo protezione per tutti, sotto forma di prevenzione e cura,
ribadendo la necessità di:
- Mezzi di prevenzione (preservativi e siringhe autobloccanti) gratuiti
e liberi;
- Informazione aggiornata, capillare e continua nelle scuole, comunità,
fabbriche, caserme;
- Consenso informato nelle terapie per l’AIDS;
- Terapie antiretrovirali accessibili per i popoli di Africa, Asia e
Centro-Sud America.


LE NOSTRE INIZIATIVE
- SABATO POMERIGGIO BANCHETTO DI PREVENZIONE IN PIAZZA BRA ORE 16.00
- SABATO SERA PROIEZIONE DEL FILM "PHILADELPHIA" CIRCOLO PINK ORE 21.30
- SABATO SERA BANCHETTO DI PREVENZIONE HIV PRESSO
- LA DISCOTECA SKY-LIGHT SAN BONIFACIO VERONA ORE 23.00

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