23 novembre : La Manifestazione è alle 11:00



Errata Corrige : La manifestazione parte alle 11:00 perchè il Ciampi ha
pensato di farsi aspettare un po'.
Segue volantino della Manifestazione e lettera aperta a Ciampi dopo le
polemiche giornalistiche  contro lo scarso "patriottismo" della Rete
NoGlobal.


"Ciampi, Il presidente della Guerra, viene a Bagnoli  nell'anniversario del
terribile terremoto dell '80.
Ma il terremoto sociale continua :
la nostra città conosce ancora il 60% di disoccupazione in un mondo
giovanile che la riforma della scuola vorrebbe sempre più disarmato contro
la precarietà.
Nessuna risposta concreta è data ai movimenti in lotta per un lavoro e una
vita più dignitosa.
Il frutto di anni di speculazione è anche nel disastro abitativo, nei tanti
sfollati da un semplice temporale che restano ancora senza un tetto vero.
Il terremoto sociale sarà amplificato dai progetti di Confindustria, che ha
in questo presidente il suo " Campione", e che sta spingendo il governo ad
annullare l'art.18 per facilitare i licenziamenti e sabotare così il
diritto di sciopero. Solo lo sciopero generale, come dimostra lo
straordinario esempio dei metalmeccanici, può frenare i loro piani...
Non sappiamo se Ciampi vorrà celebrare ancora i bombardamenti a tappeto
contro uno dei paesi più poveri del mondo o le presunte meraviglie di un
intervento urbanistico, quello nella zona occidentale, che, a fronte di
centinaia di miliardi investiti (750)  non ha ancora completato la
Bonifica, nè ha creato  vero sviluppo.

Sappiamo però di sicuro perché ci mobiliteremo :

CONTRO LA GUERRA !
CONTRO LA PRECARIETA' E L'ABROGAZIONE DELL'ART. 18.
PER IL DIRITTO AL LAVORO E AL SALARIO GARANTITO.
DIRITTO ALLO STUDIO E UNA CASA PER TUTTI.
PER UNA TRASFORMAZIONE URBANISTICA VERAMENTE  DEMOCRATICA E PARTECIPATA DAI
SOGGETTI PIU' DEBOLI

VENERDI' 23 NOVEMBRE ORE 11:00
Piazzale Tecchio (metro Campi Flegrei)
MANIFESTAZIONE
Seguirà Sound System e "poetici interventi" per accogliere il
presidente-guerriero"

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Lettera aperta a Ciampi :

LETTERA A CIAMPI: PERCHE' TI CONTESTEREMO

mercoledì 21 novembre 2001 ore 12
Conferenza stampa al laboratorio occupato SKA

venerdi' 23 novembre 2001 ore 11
CORTEO
concentramento Piazzale Tecchio


Egregio Presidente,
le scriviamo la presente che speriamo leggerà.
Siamo disoccupati, precari, studenti, attivisti di una rete Campana che da
circa un anno cerca di dare spazio ad una nuova domanda politica
collettiva, quella delle donne e degli uomini che chiedono un'alternativa
radicale ai guasti del neoliberismo su scala mondiale e locale : a  Seattle,
a Kabul, a Napoli.
Ha fatto un gran rumore quando, annunciando la nostra pesenza venedì, la
abbiamo definita "presidente di guerra". Perché !? Non crediamo di averle
mancato di rispetto...
Ci han spiegato in tanti, e lei per primo, che questa é proprio una guerra,
una guerra giusta contro il terrore...
Noi, che ci siamo mobilitati per le  vittime delle "Due Torri", siamo
d'accordo a metà : siamo convinti che  sia una guerra, molto meno che sia
giusta. Non riusciamoci a toglierci  dalla testa che sia il petrolio il vero
motivo per cui 70.000  Cluster-Bombs (di cui 50.000 giacciono inesplose...)
siano state sganciate su uno dei paesi più poveri dl mondo. Insomma é ancora
"Blood  for Oil" lo scambio più gettonato del libero mercato.
E come noi, secondo quei sondaggi tanto cari al presidente del consiglio,
la pensano più della metà degli italiani.
Crediamo che lei, da presidente  di tutti, avrebbe dovuto rappresentare
anche noi o almeno ricordarsi di
quell'art.11 che sembra appartenere ormai ad un'altra Costituzione.
Eppure ha preferito farsi presidente di una parte e profeta di una nuova
retorica nazionalista. E' sicuro di avere agito nel giusto !?
Ci creda, non siamo anti-italiani, siamo piuttosto cittadini del mondo.
Crediamo nel rispetto delle culture e nel valore della diversità quando però
si rende disponibile all'incontro e alla contaminazione, non quando cerca di
imporre i suoi interessi con la forza e con la guerra.
Ci ha chieso di mettere il tricolore in ogni casa : qualcuno di noi una
casa non ce l'ha ed altri pensano che sarebbe piuttosto  preferibile  almeno
un reddito in ogni casa.

Non le sarà sfuggito che viene a Napoli nel ventunesimo anniversario di  un
terribile terremoto. Quel terremoto continua a squassare le viscere  sociali
della nostra città, nell'eredità della speculazione, nel 60% di
disoccupazione giovanile, nelle facce degli sfollati anche per un  semplice
temporale.
E' un terremoto che non appassiona i media : un ceto intellettuale troppo
pigro per avere a che fare  con la città reale ha criminalizzato e deriso
quelle lotte organizzate di disoccupati e precari che sono anzitutto una
via di dignità.
Comunque non ci ha ancora perduti.
Lei che ha dichiarato "battaglia ad ogni fondamentalismo", l'aspettiamo
allo scontro con  il fondamentalismo  più duro, pronto a scatenare le guerre
e il terrore...
Lo conoscono bene i signori di Confindustria che pure tanto ha  frequentato:
é il fondamentalismo del profitto contro l'umanità !

A questo fondamentalismo vorremmo contrapporre un' alternativa di giustizia
ed equità sociale.
La guerra, da parte sua, non ha mai risolto i conflitti nel mondo, anzi li
ha sempre amplificati e moltiplicati. Che "la guerra  è il mezzo più barbaro
e efficace per risolvere i conflitti" non lo diciamo solo noi ma finanche
Papa Giovanni Paolo II.

I miliziani del generale Dostum (il re dell'eroina che in materia di
violazione dei diritti umani non è secondo a nessuno, nemmeno ai Talebani)
hanno conquistato Kabul, ma c'è poco da rallegrarsi: hanno raso al suolo
interi villaggi e città, hanno fatto dell'Afghanistan un deserto di macerie
e distruzioni e questo deserto oggi lo chiamano pace.
Speriamo che sull'onda della "vittoria", a nessuno venga in mente di
sconfiggere definitivamente la camorra, bombardando e radendo al suolo la
città di Napoli.
Intanto Bush ha una lista di 60 paesi che "appoggiano" il terrorismo:
speriamo che l'autoproclamato sceriffo del mondo non riservi lo stesso
trattamento agli 59 paesi.

Per concludere, Egregio Presidente, le ricordiamo che a Napoli alle ore 11
del 23 novembre partirà da Piazzale Tecchio un corteo che avrà come
obiettivo una contestazione pacifica nei Suoi confronti per i motivi fin qui
esposti.
Noi Crediamo non solo che la libertà di manifestare e dissentire è un
diritto inviolabile, ma anche e soprattutto che la possibilità di
manifestare anche contro il governo e le autorità nazionali sia un elemento
discriminante per un paese democratico: per alcuni esponenti del
centro-destra questo diritto oggi dovrebbe venir meno per coloro i quali
dissentono e contestano la linea guerrafondaia impressa dal presidente
Berlusconi.

Noi, invece saremo in piazza, per contestarLa ma anche per difendere e
rilanciare quegli spazi di democrazia che i nostri padri partigiani hanno
conquistato, combattendo anche contro quei "ragazzi di Salò" che lei oggi
vorrebbe "sdoganare". I partigiani presero le armi per conquistare la
libertà, i "Suoi" ragazzi di Salò contro la libertà, per difendere un regime
totalitario e fascista.
Venerdì scenderemo in piazza e la nostra presenza, la nostra contestazione,
sarà anche un segnale forte contro le tentazioni autoritarie dei "ragazzi di
Salò" oggi al governo.
Ci dicono che "in tempo di guerra" non bisogna disturbare il manovratore: ma
questa guerra non ci appartiene e per questo la diserteremo.

con osservanza

Rete No Global