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23 novembre : La Manifestazione è alle 11:00
- Subject: 23 novembre : La Manifestazione è alle 11:00
- From: Rete No Global <ska at ecn.org>
- Date: Wed, 21 Nov 2001 01:52:30 +0100
Errata Corrige : La manifestazione parte alle 11:00 perchè il Ciampi ha pensato di farsi aspettare un po'. Segue volantino della Manifestazione e lettera aperta a Ciampi dopo le polemiche giornalistiche contro lo scarso "patriottismo" della Rete NoGlobal. "Ciampi, Il presidente della Guerra, viene a Bagnoli nell'anniversario del terribile terremoto dell '80. Ma il terremoto sociale continua : la nostra città conosce ancora il 60% di disoccupazione in un mondo giovanile che la riforma della scuola vorrebbe sempre più disarmato contro la precarietà. Nessuna risposta concreta è data ai movimenti in lotta per un lavoro e una vita più dignitosa. Il frutto di anni di speculazione è anche nel disastro abitativo, nei tanti sfollati da un semplice temporale che restano ancora senza un tetto vero. Il terremoto sociale sarà amplificato dai progetti di Confindustria, che ha in questo presidente il suo " Campione", e che sta spingendo il governo ad annullare l'art.18 per facilitare i licenziamenti e sabotare così il diritto di sciopero. Solo lo sciopero generale, come dimostra lo straordinario esempio dei metalmeccanici, può frenare i loro piani... Non sappiamo se Ciampi vorrà celebrare ancora i bombardamenti a tappeto contro uno dei paesi più poveri del mondo o le presunte meraviglie di un intervento urbanistico, quello nella zona occidentale, che, a fronte di centinaia di miliardi investiti (750) non ha ancora completato la Bonifica, nè ha creato vero sviluppo. Sappiamo però di sicuro perché ci mobiliteremo : CONTRO LA GUERRA ! CONTRO LA PRECARIETA' E L'ABROGAZIONE DELL'ART. 18. PER IL DIRITTO AL LAVORO E AL SALARIO GARANTITO. DIRITTO ALLO STUDIO E UNA CASA PER TUTTI. PER UNA TRASFORMAZIONE URBANISTICA VERAMENTE DEMOCRATICA E PARTECIPATA DAI SOGGETTI PIU' DEBOLI VENERDI' 23 NOVEMBRE ORE 11:00 Piazzale Tecchio (metro Campi Flegrei) MANIFESTAZIONE Seguirà Sound System e "poetici interventi" per accogliere il presidente-guerriero" ____________________________________________________________________________ ______ Lettera aperta a Ciampi : LETTERA A CIAMPI: PERCHE' TI CONTESTEREMO mercoledì 21 novembre 2001 ore 12 Conferenza stampa al laboratorio occupato SKA venerdi' 23 novembre 2001 ore 11 CORTEO concentramento Piazzale Tecchio Egregio Presidente, le scriviamo la presente che speriamo leggerà. Siamo disoccupati, precari, studenti, attivisti di una rete Campana che da circa un anno cerca di dare spazio ad una nuova domanda politica collettiva, quella delle donne e degli uomini che chiedono un'alternativa radicale ai guasti del neoliberismo su scala mondiale e locale : a Seattle, a Kabul, a Napoli. Ha fatto un gran rumore quando, annunciando la nostra pesenza venedì, la abbiamo definita "presidente di guerra". Perché !? Non crediamo di averle mancato di rispetto... Ci han spiegato in tanti, e lei per primo, che questa é proprio una guerra, una guerra giusta contro il terrore... Noi, che ci siamo mobilitati per le vittime delle "Due Torri", siamo d'accordo a metà : siamo convinti che sia una guerra, molto meno che sia giusta. Non riusciamoci a toglierci dalla testa che sia il petrolio il vero motivo per cui 70.000 Cluster-Bombs (di cui 50.000 giacciono inesplose...) siano state sganciate su uno dei paesi più poveri dl mondo. Insomma é ancora "Blood for Oil" lo scambio più gettonato del libero mercato. E come noi, secondo quei sondaggi tanto cari al presidente del consiglio, la pensano più della metà degli italiani. Crediamo che lei, da presidente di tutti, avrebbe dovuto rappresentare anche noi o almeno ricordarsi di quell'art.11 che sembra appartenere ormai ad un'altra Costituzione. Eppure ha preferito farsi presidente di una parte e profeta di una nuova retorica nazionalista. E' sicuro di avere agito nel giusto !? Ci creda, non siamo anti-italiani, siamo piuttosto cittadini del mondo. Crediamo nel rispetto delle culture e nel valore della diversità quando però si rende disponibile all'incontro e alla contaminazione, non quando cerca di imporre i suoi interessi con la forza e con la guerra. Ci ha chieso di mettere il tricolore in ogni casa : qualcuno di noi una casa non ce l'ha ed altri pensano che sarebbe piuttosto preferibile almeno un reddito in ogni casa. Non le sarà sfuggito che viene a Napoli nel ventunesimo anniversario di un terribile terremoto. Quel terremoto continua a squassare le viscere sociali della nostra città, nell'eredità della speculazione, nel 60% di disoccupazione giovanile, nelle facce degli sfollati anche per un semplice temporale. E' un terremoto che non appassiona i media : un ceto intellettuale troppo pigro per avere a che fare con la città reale ha criminalizzato e deriso quelle lotte organizzate di disoccupati e precari che sono anzitutto una via di dignità. Comunque non ci ha ancora perduti. Lei che ha dichiarato "battaglia ad ogni fondamentalismo", l'aspettiamo allo scontro con il fondamentalismo più duro, pronto a scatenare le guerre e il terrore... Lo conoscono bene i signori di Confindustria che pure tanto ha frequentato: é il fondamentalismo del profitto contro l'umanità ! A questo fondamentalismo vorremmo contrapporre un' alternativa di giustizia ed equità sociale. La guerra, da parte sua, non ha mai risolto i conflitti nel mondo, anzi li ha sempre amplificati e moltiplicati. Che "la guerra è il mezzo più barbaro e efficace per risolvere i conflitti" non lo diciamo solo noi ma finanche Papa Giovanni Paolo II. I miliziani del generale Dostum (il re dell'eroina che in materia di violazione dei diritti umani non è secondo a nessuno, nemmeno ai Talebani) hanno conquistato Kabul, ma c'è poco da rallegrarsi: hanno raso al suolo interi villaggi e città, hanno fatto dell'Afghanistan un deserto di macerie e distruzioni e questo deserto oggi lo chiamano pace. Speriamo che sull'onda della "vittoria", a nessuno venga in mente di sconfiggere definitivamente la camorra, bombardando e radendo al suolo la città di Napoli. Intanto Bush ha una lista di 60 paesi che "appoggiano" il terrorismo: speriamo che l'autoproclamato sceriffo del mondo non riservi lo stesso trattamento agli 59 paesi. Per concludere, Egregio Presidente, le ricordiamo che a Napoli alle ore 11 del 23 novembre partirà da Piazzale Tecchio un corteo che avrà come obiettivo una contestazione pacifica nei Suoi confronti per i motivi fin qui esposti. Noi Crediamo non solo che la libertà di manifestare e dissentire è un diritto inviolabile, ma anche e soprattutto che la possibilità di manifestare anche contro il governo e le autorità nazionali sia un elemento discriminante per un paese democratico: per alcuni esponenti del centro-destra questo diritto oggi dovrebbe venir meno per coloro i quali dissentono e contestano la linea guerrafondaia impressa dal presidente Berlusconi. Noi, invece saremo in piazza, per contestarLa ma anche per difendere e rilanciare quegli spazi di democrazia che i nostri padri partigiani hanno conquistato, combattendo anche contro quei "ragazzi di Salò" che lei oggi vorrebbe "sdoganare". I partigiani presero le armi per conquistare la libertà, i "Suoi" ragazzi di Salò contro la libertà, per difendere un regime totalitario e fascista. Venerdì scenderemo in piazza e la nostra presenza, la nostra contestazione, sarà anche un segnale forte contro le tentazioni autoritarie dei "ragazzi di Salò" oggi al governo. Ci dicono che "in tempo di guerra" non bisogna disturbare il manovratore: ma questa guerra non ci appartiene e per questo la diserteremo. con osservanza Rete No Global
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