L'Italia è in guerra. Non a nome mio



Lettera alla stampa con preghiera di pubblicazione.

Desidero aggiungermi alle tante persone che disapprovano la
partecipazione italiana alle azioni militari in atto in Afghanistan.
Tale partecipazione costituisce nei fatti una violazione della nostra
Costituzione e dei trattati internazionali; è un'ulteriore conferma
dell'idea che la sicurezza tra i popoli si possa raggiungere solo
attraverso una maggiore militarizzazione invece che, come sono convinto,
attraverso rapporti improntati alla giustizia.
Non potendo essere fisicamente a Taranto mi unisco idealmente ai
manifestanti che esprimono il proprio dissenso alla partenza dei mezzi
militari e ribadisco che se l'Italia è in guerra non lo è a nome mio.

Davide Caforio
via delle fonti 181
59100 Prato