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Leresia di Aldo Capitini
- Subject: Leresia di Aldo Capitini
- From: marino222 at libero.it
- Date: Sun, 11 Nov 2001 21:47:52 +0100
- Priority: normal
<color><param>0100,0100,0100</param>La casa editrice <bigger><bigger>Stylos <smaller><smaller>di Aosta è lieta di annunciare che recentemente ha pubblicato il volume: <flushboth><bigger>L’eresia di Aldo Capitini / Pietro Polito ; prefazione di Norberto Bobbio (Lire 28.000)<smaller></flushboth> <flushboth>di cui si riporta, qui di seguito, la quarta di copertina.</flushboth> <flushboth>Per prenotazioni e/o informazioni su sconti e promozioni contattare:</flushboth> <flushboth>Casa Editrice Stylos - Via Adamello, 18 - 11100 AOSTA</flushboth> <flushboth>e-mail: {HYPERLINK "mailto:stylos.sas at tiscalinet.it"}<underline><color><param>0000,0000,FF00</param>stylos.sas at tiscalinet.it</underline><color><param>0100,0100,0100</param> oppure {HYPERLINK "mailto:stylos_edizioni at yahoo.it"}<underline><color><param>0000,0000,FF00</param>stylos_edizioni at yahoo.it</underline><color><param>0100,0100,0100</param></flushboth> <flushboth>tel./fax: 0165 230418</flushboth> <flushboth>cell. 339 2776453</flushboth> <flushboth>Aldo Capitini (Perugia, 1899-1968), conseguita da autodidatta la maturità classica, nel 1929 diviene segretario della Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 1933 rifiuta di prendere la tessera del partito fascista ed è costretto a lasciare la Normale. Fondatore, insieme a Guido Calogero, del movimento liberalsocialista, subisce due arresti: a Firenze nel 1942 e a Perugia nel 1943. Dopo la Liberazione, promuove i Centri di orientamento sociale. Fin dal 1948 s’impegna per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza al servizio militare. Nel 1952 fonda i Centri di orientamento religioso, la Società vegetariana italiana e il Centro per la nonviolenza. Nel 1961 promuove la prima Marcia per la pace da Perugia ad Assisi, dalla quale si sviluppa il Movimento nonviolento. Dal 1964 alla morte dirige le riviste «Azione nonviolenta» e «Il potere è di tutti». Fautore di una riforma religiosa in Italia, prefigura le linee di una peculiare “religione dell’immanenza”. Pedagogista, è particolarmente attivo nell’elaborazione e nella promozione di una educazione “aperta”. Nel Novecento “spirituale” italiano ed europeo Capitini ha un posto peculiare: la sua posizione è caratterizzata dal costante richiamo alla nonviolenza, ripensata in modo originale e accostando la lezione di Gandhi a quella di Francesco.</flushboth> Tra gli studi dedicati al filosofo italiano della nonviolenza, questo lavoro si muove sul piano della storia delle idee e della teoria politica. Come osserva Norberto Bobbio nella Prefazione, una volta chiarita la propria prospettiva di ricerca, «l’autore si sofferma sulle origini del pensiero capitiniano (centrale è il confronto con Gobetti), dedicando i quattro capitoli principali del libro ai grandi tempi politici di Capitini, il liberalsocialismo, il pacifismo religioso, la nonviolenza, l’omnicrazia, preceduti da un capitolo introduttivo in cui vengono richiamate e illustrate le tre scelte chiave della di lui vita, quella antifascista, quella religiosa e quella nonviolenta. Seguono una Appendice di saggi su aspetti particolari e una ricchissima bibliografia, ordinata per temi in modo da offrire al lettore una guida alla lettura e all’approfondimento. L’analisi dei singoli temi viene condotta attraverso una minuziosa esegesi dei testi, ampiamente citati, e una conoscenza vastissima della letteratura secondaria». <FontFamily><param>Times New Roman</param><bigger>Pietro Polito, nato a Forio d’Ischia (Na) nel 1956, è ricercatore al Centro studi Piero Gobetti e dottore di ricerca in Storia del pensiero politico e delle istituzioni politiche presso l’Università degli Studi di Torino. Fa parte della redazione di «Teoria Politica» e collabora con varie riviste, tra cui «Mezzosecolo» e «Nuova Antologia». Ha curato diverse opere di Norberto Bobbio, la più recente delle quali è La mia Italia (2000). È autore di numerosi saggi sul pensiero politico novecentesco, con particolare riguardo agli autori democratici, radicali e pacifisti del Novecento italiano. <nofill>
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