Payman una donna kurda



Teatro di Nascosto - Hidden Theatre - Centro Interculturale di Porto Franco

"Payman"
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Monologo che racconta la vita di Payman, donna del Sud Kurdistan (Kurdistan
iracheno).
di e con Annet Henneman
Produzione:
 Teatro di Nascosto-Hidden Theatre, Regione Toscana - Porto Franco,
Fondazione Pontedera Teatro
11 novembre ore: 17.00,  Anfiteatro della Casa della Cultura di Quarrata
 Inaugurazione della casa della Cultura La Civetta ore: 15.30
saranno presenti il sindaco Stefano Marini, il presidente della Regione
Toscana Claudio Martini e
l'assessore alla cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi

Volterra 5-11-2001 ore 7.30, dal diario di Annet Henneman
Stamattina sono andata al bar a bere un cappuccino...
Mentre stavo uscendo ho incontrato lo sguardo di un ragazzo. Era uno degli
studenti che mercoledì scorso era tra gli studenti volterrani in Piazza dei
Priori per la manifestazione per la pace. Ho ricordato quella mattina...
Ero ridiventata Payman, come lo ero a Washington, Boston, Siena e come sarò
in tanti altri posti da Alessandria a Quarrata, Suleymania (Kurdistan
iracheno)...
Ho detto: "Sono Payman, una di quel popolo di 40.000.000 che è diviso tra
l'Iran, l'Iraq, la Siria e la Turchia."
Ho raccontato come sono nata in un campo di rifugiati, che ci dovevamo
spostare ogni 4, 5 mesi con tutta la famiglia, 7 fratelli e i miei
genitori... Come noi bimbi la notte cercavamo il caldo, seduti l'uno contro
l'altro, facendo dei giochi per fare passare il tempo più veloce e
dimenticare il freddo.. Come ho vissuto l'Anfal nel 1988 ( il progetto di
Saddam Husseyn e i suoi militari per fare diventare arabi tutti i kurdi del
Kurdistan iracheno) con quel bombardamento chimico su Halabje quando sono
morte 5000 persone in 5 minuti e in una settimana per tutto il Kurdistan
200.000...
Raccontavo : "In quei giorni avevamo perso 8 persone solo nella nostra
famiglia... una di quelle sere guardavamo la televisione e speravamo che
per una volta si sentisse la parola kurda, ma in televisione parlavano solo
di due israeliani che erano stati ammazzati..."

Ho raccontato del mio desiderio di pace, che non ce la facevo più, ogni
tre, quattro, cinque anni della mia vita c'era guerra, c'erano morti, la
paura, e fuggire di nuovo, perdere la casa, perdere tutto quello che
avevamo costruito, e poi iniziare di nuovo... E' così che ho deciso di
andare, di fuggire... Su una di quelle navi... ammassati, senza mangiare,
un bagno per 800 persone, per 6 giorni pagando almeno $2000 a persona...
poi il camion dove dopo un ora non si respirava più...

Fuggire, come gli Afgani, come gli Eritrei, come i Palestinesi... come...

Raccontavo del desiderio di ritornare nel mio paese...

Della preoccupazione per chi è rimasto... i miei fratelli, mia madre, i
miei amici...

I ragazzi mi guardavano e parlando, vedevo cambiare la loro faccia. Prima
diventava seria e poi apparivano delle lacrime... Dopo si sono alzati tutti
in piedi, applaudivano, si abbracciavano tra di loro e tanti, tanti
venivano ad abbracciarmi e chiedevano cosa possiamo fare... Raccontare
dicevo, raccontare. E decidiamo di fare un lavoro tutti insieme, per
raccontare... Per usare le forze che si sono sentite sprigionare...

In quei momenti so, è questo il teatro che voglio fare. Non avevo niente
altro che un microfono e il mio vestito kurdo. Niente scenografia, niente
colonna sonora. C'era Payman e c'erano loro... e la gratitudine di Payman,
la sua felicità perché ha potuto condividere, perché quelle persone, loro
sanno adesso qualcosa del suo popolo intrappolato, soppresso, torturato,
negato, ma forte nel suo desiderio di esistere, andare avanti, nella
speranza che un giorno, e sicuramente quel giorno arriverà, si potrà vivere
in pace e libertà sulla loro terra...

Annet

Vorrei far sapere che questo monologo, che il nostro lavoro di teatro
reportage, in allegato troverete le nostre attività, è disponibile per
qualunque situazione. Per le piazze, per chiese, scuole, case,
associazioni... Per noi la cosa più importante è raccontare per chi ha
grande difficoltà a farsi sentire. Usateci!