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Un digiuno per la pace (proposta da Beati e Pax Christi)
- Subject: Un digiuno per la pace (proposta da Beati e Pax Christi)
- From: "Mariagrazia Bonollo" <salbega at tiscalinet.it>
- Date: Sat, 3 Nov 2001 12:41:37 +0100
Un digiuno per la pace Con termini e toni identici i tristi protagonisti della guerra hanno dichiarato che saranno "determinati e pazienti" nel portare avanti la distruzione dell'altro, il male personificato. Siamo "all'indurimento del cuore" non solo di Bush e di Ben Laden, ma di popoli interi. I governi all'unanimità hanno accettato la guerra come unica risoluzione possibile del conflitto, senza tener conto del retroterra e della complessità di quanto sta avvenendo. Così in ogni parte del mondo stanno aumentando l'insicurezza e la paura nei confronti di un terrorismo imprevedibile, potente e altamente tecnologicizzato. Gli unici risultati della guerra, vietata all'informazione, sono tantissime vittime innocenti (quale giustizia per le vittime statunitensi?), la previsione di un vero olocausto e la distruzione dell'Afghanistan. Stiamo accumulando rancore e odio per generazioni. Tutti affermano che non c'è scontro fra cristianesimo e islam, di fatto quasi tutti evocano la religione dell'altro per giustificare lo scontro. Chi si appella all'Onu e alla legalità internazionale per prospettare un'alternativa realisticamente più equa ed efficace viene tacciato di buonismoe di altruismo irrazionale. Siamo in difficoltà, sia nel comunicare con la società, che nel proporre iniziative pubbliche. Riconciliazionee perdonosono parole e proposte desuete anche per personalità della Chiesa che fanno opinione pubblica. Perfino il Papa è stato isolato. E pensare che proprio per la Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 2001 è stato scelto il tema: Senza perdono non c'è pace! Per questo abbiamo bisogno di andare nel profondo della nostra umanità. Per questo proponiamoun digiuno a rotazione per tutti i giorni della guerra. Scegliamo il digiuno per: - Motivare la nostra persona ad essere determinatae pazienteper la pace fin nello spirito; - Rimanere svegli e non rassegnarci alla "normalità" della situazione; - Approfondire la nonviolenza, rivolgendoci sempre con fiducia e speranza a tutta la società, sapendo che siamo della stessa umanità delle vittime e dei terroristi, degli schiavisti e degli impoveriti; - Condividere con il digiuno la situazione di bisogno di chi manca del necessario; - Rivolgerci agli altri con l'atteggiamento di chi ha bisogno di aiuto nella sua piccolezza e fragilità; - Trovare il tempo e lo spazio per comunicare quello che viviamo. Operativamente: chiediamo alle persone di notificare la propria disponibilità a digiunare in modo da poter coprire materialmente tutte le giornate. Facciamo un invito pressante perché durante il tempo del pranzo e della cena ciascuno cerchi di scrivere i suoi sentimenti e un suo messaggio di impegno per la pace. Si potrebbe pensare di scrivere una lettera al proprio vescovo chiedendo che prenda posizione in maniera più decisa e netta per la fine delle violenze, oppure chiedere ai propri rappresentanti al Comune di adottare una delibera di presa di distanza dalla guerra, oppure predisporre un volantino da distribuire in piazza o davanti alle chiese o nelle scuole... Insomma sarebbe bello che dalla profondità del digiuno si alzasse una voce - per quanto flebile - in favore di tutte le vittime. Sui siti delle nostre organizzazioni: http://www.beati.org http://www.paxchristi.it (http://www.peacelink.it/users/paxchristi/) abbiamo predisposto uno spazio nel quale ognuno singolarmente e a gruppi, potrà annunciare la propria adesione al digiuno e comunicare il proprio messaggio. Nello stesso tempo sarebbe utile per tutti far circolare le riflessioni e gli impegni assunti, i materiali elaborati e le date del digiuno in una lista di discussione appositamente creata e alla quale ci si può iscrivere: digiunoperlapace at yahoogroups.com Chi non dispone di Internet è invitato a spedire il tutto tramite fax (049/8070699 o 080/3953450) o posta ordinaria (indirizzata a Pax Christi, via Petronelli 6, 70052 Bisceglie BA oppure a Beati i Costruttori di Pace, via Antonio da Tempo 2, 35131 Padova). Si tratta di un'azione di resistenza spirituale al terrorismo e alla guerra.
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