Re: Kosovo



Utilissima precisazione sulla natura di Rugova e Co. ai fini della migliore
conoscenza di coloro che ritengono di fare pacifismo sostenendo gli
schipetari di qualunque indirizzo siano. Sono comunque tutti Nato e USA,
quindi, ovviamente, non-violenti e compatibilissimi con le posizioni di
Alberto L'Abate e amici.
Bassotto.
----- Original Message -----
From: "Giuseppe Ricciardi" <velarossa at tiscalinet.it>
To: <totem at yahoogroups.com>; <pck-pace at peacelink.it>;
<pck-free at peacelink.it>
Sent: Tuesday, October 30, 2001 6:19 PM
Subject: Kosovo


>
> -----Messaggio originale-----
> LE "PROMESSE" PREELETTORALI IN KOSOVO
> di Zijadin Gashi - (AIM Pristina, 19 ottobre 2001)
>
>
> [...] Sono tre i partiti albanesi che aspirano al maggior
> numero di posti nel futuro parlamento del Kosovo. Si
> tratta della Lega Democratica del Kosovo (LDK), il cui
> presidente e' il dr. Ibrahim Rugova, del Partito
> Democratico del Kosovo (PDK) dell'ex leader politico
> dell'UCK Hashim Thaqi, e dell'Alleanza per il Futuro
> del Kosovo (AAK) di Ramush Haradinaj, anch'egli uno
> degli ex comandanti dell'UCK.
>
> Gli obiettivi politici che tali tre soggetti politici
> si sono posti sono di particolare importanza, perche'
> le istituzioni del Kosovo che verranno create con le
> elezioni di novembre funzioneranno sulla base della
> Cornice Costituzionale Temporanea, che si basa sulla
> Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
> Tali istituzioni, pertanto, dovranno collaborare
> strettamente con i rappresentanti dell'amministrazione
> ONU. In tale contesto risulta interessante il fatto che
> nessun partito politico basa il suo programma sul
> summenzionato atto giuridico, che non prevede una
> soluzione per lo status definitivo del Kosovo. [...]
>
> Attualmente, il maggiore partito del Kosovo,
> la LDK, ha messo fin nelle primissime righe del proprio
> programma la richiesta che l'indipendenza venga
> riconosciuta quanto prima al Kosovo. [...]
> Subito dopo avere affrontato il tema l'indipendenza,
> nel programma di tale partito si elenca quanto segue:
> "L'integrazione nella NATO, l'integrazione nell'UE,
> rapporti speciali con gli USA, buoni rapporti con i
> paesi vicini, l'integrazione albanese negli ambiti
> economici, culturali e politici di comune interesse, la
> creazione di rapporti amichevoli con i popoli della
> regione dell'Europa e del mondo, nonche' il lavoro per
> la definizione dei simboli statali per il Kosovo",
> elementi che costituiscono i principali obiettivi
> politici della LDK.
>
> [...] il PDK, attualmente il secondo partito del Kosovo in ordine di
> grandezza, ha affermato nel proprio programma che
> "l'indipendenza del Kosovo e' l'unica soluzione". [...]
> "il PDK chiede lo svolgimento di un referendum come
> espressione democratica della volonta' dei cittadini
> del Kosovo e l'indipendenza del Kosovo e'
> indispensabile per la pace e la stabilita' nella
> regione". Per quanto riguarda questo argomento, tale
> partito dedica un capitolo apposito del proprio
> programma anche all'intangibilita' dell'integrita'
> territoriale del Kosovo, capitolo nel quale si riserva
> particolare attenzione alla parte settentrionale di
> Mitrovica e del Kosovo, che attualmente sono
> controllate da membri della comunita' serba. [...]
> anche questo partito si pronuncia a
> favore di buoni rapporti con gli USA e con i paesi
> occidentali, menzionando inoltre l'importanza
> dell'integrazione del Kosovo nelle istituzioni
> internazionali.
>
> [...] prime pagine del programma del terzo
> soggetto politico in ordine di grandezza, l'AAK.
> "Stiamo creando uno stato, la democrazia e la liberta'.
> Desideriamo vivere liberi e in pace con gli altri. Il
> Kosovo indipendente e' un fattore di stabilita' nella
> regione", [...]
>
> Ibrahim Rugova ha
> dichiarato piu' volte, fino a oggi, che "il Kosovo e'
> di fatto indipedente, ma vi e' ancora bisogno di un
> riconoscimento formale da parte della comunita'
> internazionale". In un comizio preelettorale, egli ha
> addirittura promesso che nel nuovo parlamento del
> Kosovo presentera' per l'approvazione anche un
> documento sull'indipendenza che sara' sufficiente
> votare formalmente.
>
> Ramush Haradinaj ha affermato
> recentemente di fronte ai suoi sostenitori: "Mai piu'
> non solo sotto la Serbia, ma anche con la Serbia"... [...]
>
> I partiti albanesi ritengono la
> Federazione jugoslava sia solo e unicamente uno stato
> confinante, anche se secondo la Risoluzione 1244 il
> Kosovo, almeno formalmente, ne fa parte.
>
> Un'altra questione, di grande importanza e delicatezza,
> che impegna anch'essa il Kosovo e i suoi cittadini, e'
> quello di come verranno trattati gli appartenenti alle
> comunita' minoritarie.
>
> Finora si e' detto soprattutto
> che del trattamento delle comunita' minoritarie, se si
> tiene presente la Risoluzione 1244 del Consiglio di
> sicurezza dell'ONU, e' responsabile l'UNMIK, nella sua
> qualita' di amministratore, perche' "i kosovari non
> hanno alcun potere decisionale". Tuttavia, come ha
> dichiarato il nuovo comandante della KFOR, il francese
> Marcel Valentin, finora "si e' giocato con due
> giocatori, ma dopo le elezioni il numero verra' elevato
> a tre giocatori", intendendo con cio' che parte dei
> poteri verranno trasferiti ai kosovari.
>
> [...] Nel programma della LDK si afferma che tale partito
> garantisce la difesa dei gruppi etnici, la loro piena
> integrazione nella vita politica, sociale ed economica
> della societa', cioe' lo stato del Kosovo, e la
> preservazione della loro identita' nazionale, culturale
> e linguistica, nonche' il rispetto delle loro
> tradizioni. A prima vista potrebbe sembrare che si
> tratti di una posizione costruttiva, ma se si guarda
> alle condizioni di fatto delle comunita' minoritarie in
> Kosovo nemmeno questo programma offre soluzioni
> concrete ai problemi esistenti.
> I rappresentanti politici delle comunita' minoritarie
> in Kosovo si lamentano, tra le altre cose, del fatto
> che i propri connazionali non abbiano una liberta' di
> movimento sufficiente, ma tutto questo non viene
> affatto menzionato nei programmi dei partiti, un
> particolare che lascia intendere come non vi siano idee
> su un'uscita dalla crisi.
>
> [...] Il secondo
> soggetto, il PDK, in un capitolo intitolato "Difesa
> delle minoranze" afferma che condurra' una politica
> giusta e democratica nei confronti di tali comunita' e
> che garantira' loro diritti conformi agli standard
> internazionali. "Il PDK continuera' a dare prova a
> tutte le minoranze del fatto che dovranno costruire il
> loro futuro insieme agli albanesi in un Kosovo
> democratico", si afferma nel programma di tale partito.
>
> Secondo gli osservatori kosovari indipendenti, il
> problema numero uno in Kosovo e' quello dell'esistenza
> delle cosiddette enclave serbe. La comunita'
> internazionale ha accettato una "enclavizzazione"
> temporanea del Kosovo perche', secondo quanto hanno
> affermato i suoi rappresentanti, non e' stato trovato
> un altro modo di difendere i serbi e i rom. Questo
> autoisolamento dei serbi del Kosovo si e' verificato
> dopo la guerra, quando nei loro confronti sono stati
> commessi atti di vendetta [...] Il problema
> della "enclavizzazione" non viene menzionato nei
> programmi dei principali partiti politici dai quali ci
> si attende che fin da domani dirigano il governo. La
> conclusione che se ne puo' trarre e': non esiste un
> modo per costruire, affrontare e superare i rapporti
> etnici "dolorosi".
>
> Il problema delle comunita' minoritarie viene
> completamente minimizzato dall'AAK, che non dedica loro
> nemmeno un capitolo a parte. "L'Alleanza creera'
> tolleranza e migliori rapporti interpersonali e
> interetnici", e' tutto quello che riguardo a tale
> questione si scrive nel suo programma. [...]
>
> Il Kosovo non e' ancora riuscito a risolvere
> i problemi interetnici interni ereditati dal conflitto
> armato e dal sistema dell'ex regime di Milosevic. [...]
> -----Fine messaggio originale-----
>
>
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>                                                         Giuseppe Ricciardi
>
velarossa at tiscalinet.it
>