laPadania: Usa, "Primi nella guerra dei vigliacchi"



La Padania,6 maggio 1999
(http://www.lapadania.com/1999/maggio/06/060599p04a4.htm)

Servendosi degli aerei gli americani distruggono senza mai combattere sul serio
Primi nella guerra dei vigliacchi
Imbattibili nel bombardare, uccidere civili e rovinare economie

di John Kleeves

Le epidemie venivano provocate vendendo agli indiani coperte infette(il
vaiolo era endemico fra i Puritani, facendo però poche vittime: gli indiani
invece non avevano anticorpi).

Dal 1865 al 1875 furono malignamente sterminati i bisonti, sui quali solo
vivevano le tribù delle pianure centrali: gli animali erano sugli 80
milioni nel 1850 e ne furono contati 541 nel 1889.

Appena inventato l'aereo gli americani capirono che era la loro arma:
distruzioni da lontano, dall'alto, senza dover combattere sul serio, sino a
che l'avversario non dichiarava la resa senza condizioni.

Preparaticisi sin dagli anni Venti misero in pratica tale prassi nella
seconda Guerra Mondiale: fu la Guerra Totale propriamente detta.

Sotto questa dizione si nascondevano due strategie distinte, benché
condotte circa con gli stessi mezzi - i bombardieri - e sinergiche fra
loro: io le ho chiamate la strategia della Guerra alle popolazioni Civili e
la strategia della Guerra per il Dopoguerra.

La prima era il solito ricatto portato ai governi avversi, ricatto che
nella Seconda Guerra portò a tre milioni di civili morti, due in Europa e
uno in Giappone.

La seconda davvero originale - consisteva in questo: distruggere il tessuto
economico dell'avversario allo scopo non di minarne la capacità di condurre
la guerra (cosa impossibile coi bombardamenti convenzionali!) ma allo scopo
- a guerra finita - che non fosse più per molto tempo un concorrente
commerciale sui mercati internazionali. Per inciso tale strategia fu usata
quando possibile anche nei confronti di... Paesi alleati, ad esempio con
Francia, Olanda e Belgio, mentre fa bene al cuore osservare che gli Usa non
fecero mai nulla di concreto per contrastare i bombardamenti tedeschi sulle
industrie inglesi (hai capito Tony Blair, che ti credi tanto furbo?).

Naturalmente le bombe nucleari furono viste dagli americani come il loro
ordigno d'elezione e appena pronte ne gettarono due su altrettante città
giapponesi. La gente dice: bisognava vincere una guerra giusta e poco
importano i mezzi usati: può servire magari con popoli da niente, come gli
italiani, ma non con gente tipo i tedeschi e i giapponesi.

Il concetto si evidenziò bene nelle due successive guerre americane, in
Corea e in Vietnam. Nonostante le stragi di civili dall'aria, che fecero
rispettivamente 4 e 6 milioni di morti, gli Usa rimediarono un "pari" in
Corea e addirittura una sconfitta gigantesca in Vietnam.

In Vietnam gli americani avevano 50 divisioni sul terreno, appoggiate da
800.000 soldati sud vietnamiti; furono battuti da 10 divisioni nord
vietnamite di cui solo 2 corazzate, coadiuvate da circa 110.000 fra Viet
Cong e guerriglieri sciolti (la versione non concorda con quella di
Hollywood che presenta solo una guerriglia nella giungla con schioppi e
cerbottane, ma ho già detto che Hollywood è propaganda di Stato).

Anche con l'Iraq nel 1991, nonostante l'enorme dispiegamento di uomini e
mezzi, gli americani non vinsero, perché non riuscirono a prendere via
terra Bassora: riuscirono solo a fare 300.000 morti fra i civili e a far
regredire di decenni l'economia del Paese (per inciso, avete tenuto il
conto dei civili assassinati dagli Usa in guerra? Altro che Germania
Nazista!).

Gli americani dunque non sono in grado di fare la guerra. Possono solo
eseguire danni da lontano, con bombardieri e missili, uccidendo civili e
rovinando economie; se questo basta ci può essere una vittoria, altrimenti
rimangono i danni fatti, per i quali l'America vista la geografia non teme
di doverne pagare il giusto fio.

L'assenza di virtù militari è poi compensata dalla rabbia, dalla rivalsa
sugli inermi. Così ad esempio una prassi consolidata americana è di
uccidere gli arresi e di eseguire vendette. Ci sono moltissimi esempi e
ricordo solo la meccanica delle vicende di Guadalcanal, di Okinawa e di Iwo
Jima: niente prigionieri e stragi nei civili dopo la vittoria. Il film La
sottile linea rossa non la dice certo tutta su Guadacanal. A Okinawa
migliaia di civili che si erano nascosti nelle tante grotte costiere
dell'isola furono spinte negli strapiombi sul mare coi lanciafiamme (la
didascalia del filmato americano originale della tragedia - ancora
proiettato qua e là, anche in Italia - dice che si trattava di suicidi
volontari!)

Recentissimi i casi di Panama del 1989, quando i Marines bombardarono il
quartiere popolare di El Corrillo a Panama City facendo 2.000 morti solo
perché simpatizzava per Noriega, e del Golfo del 1991, quando colonne di
soldati iracheni disarmati e in fuga nel deserto furono incenerite col
Napalm dai bombardieri.

Morale della favola, a tale gente si sono accodati i governi europei
nell'aggressione alla Jugoslavia. Cosa vogliono fare, emularli? Aiutarli
nelle stragi, nelle infamie? Neanche se fosse una guerra giusta si
potrebbe! Inoltre, più in generale, gli Stati Uniti si configurano come una
potenza che vuole impadronirsi del mondo allo scopo di sfruttarlo, di
succhiargli il sangue anche in senso non figurato (si pensi alle immonde
necessità chirurgiche delle cliniche a pagamento americane!) e determinata
ad esercitare la sua oppressione col terrore, tramite i suoi bombardieri e
i suoi missili in grado di colpire dovunque al minimo cenno di resistenza.
E i governi europei vogliono partecipare a questo?

Eppure poche sono le voci contrarie, l'indignazione non scuote l'opinione
pubblica europea.

È davvero un secolo buio per l'Europa.



cobas alfa romeo_Notizie
http://spazioweb.inwind.it/cobas/

cobas at inwind.it