MONITOR PALESTINA: newsletter n. 7 del 21 ottobre 2001 - SOS Betlemme



MONITOR PALESTINA: newsletter n. 7 del 21 ottobre 2001
http://www.monitorpalestina.supereva.it monitorpalestina at gaza.net
Associazione di amicizia Italia Palestina http://www.italiapalestina.it

AFGHANISTAN E PALESTINA SOTTO ATTACCO
NEW YORK, PALESTINA, AFGHANISTAN: CONTINUA IL MASSSACRO DEI CIVILI AD OPERA
DEI TERRORISTI IN UNIFORME E SENZA UNIFORME.

BETLEMME SOTTO IL FUOCO DEI CARRI ARMATI ISRAELIANI !!!

Le truppe di occupazione israeliane proseguono l'invasione di Betlemme, Beit
Jalla e Beit Sahour con carriarmati e corpi d'assalto, assassinando donne e
uomini, civili inermi, distrugendo abitazioni, mettendo a ferro e fuoco i
campi profughi.
Oggi domenica 21 ore  16.13 abbiamo parlato con Kamal Al Quaisi, Funzionario
di Betlemme del Ministero del Turismo-Autorità Nazionale Palestinese, il
quale ci dice che la situazione è drammatica, il campo profughi Azza (Beit
Jibrin) è preso d'assalto dalle truppe israeliane con mitragliatrici,
cannoneggiamenti dai tanks, distruzione di case con bulldozes. Hanno ucciso
oggi un infermiere di 26 anni, Mohammed Salman, e un poliziotto palestinese
di 40 anni, Nahed Houssein, dentro il campo profughi. L'autista di una
ambulanza è stato ferito.
Cinque carriarmati stazionavano all'incrocio di Babis ca, vicino
all'ospedale di Betlemme (ma un carro armato ha preso fuoco e ora è
distrutto). Le milizie israeliane si stanno accanendo contro i campi
profughi di Aida e Azza, con attacchi violentissimi che provocano nuovi
morti di ora in ora, e  decine di feriti ricoverati all'ospedale di
Betlemme. Kamal è raggiungibile (forse ...) ai seguenti numeri: CASA
0097222744155 e il cellulare 0097255457269.

DOV'E' LA VOCE DEL PAPA, DEI C.D. NON VIOLENTI,  DEI COSIDETTI PARTITI
DEMOCRATICI, DELLE ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETA', DEI MOVIMENTI CONTRO LA
GLOBALIZZAZIONE,DELLE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE?
DOVE SONO COLORO CHE SI ERANO SCANDALIZZATI QUANDO ALLA CONFERENZA DI DURBAN
SI VOLEVA CONDANNARE IL RAZZISMO E IL GENOCIDIO ATTUATO DAI GOVERNI DELLO
STATO RAZZIALE DI ISRAELE CONTRO LA POPOLAZIONE PALESTINESE?
ISRAELE PUO' CONTINUARE AD UCCIDERE E MASSACRARE I CIVILI PALESTINESI DA 53
ANNI ANCHE GRAZIE ALLA COLPEVOLE COMPLICITA' DI CHI PUO' FARE E INVECE USA
SOLO PAROLE BLANDE E FORMALI DI FINTA CONDANNA, QUANDO NON COLPEVOLMENTE
ACCONDISCENDENTI.
NELLA CITTA' DOVE E' NATO IL FIGLIO DELL'UOMO, SI MASSACRANO UOMINI E DONNE,
E LA POLITICA NAZIONALE PROSEGUE CON I PROPRI RITI EVANESCENTI, SE NON
QUANDO SI TRATTA DI APPOGGIARE MASSACRI MILITARI, COME QUELLO ORRIBILE IN
CORSO IN AFGHANISTAN, AD OPERA DEGLI ESERCITI ANGLO STATUNITENSI (CHE HANNO
APPROFITTATO DELLA DISUMANA STRAGE DI NEW YORK), CON IL PIENO APPOGGGIO
DELL'OCCIDENTE, ED IN VIOLAZIONE E DISPREGIO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE,
SENZA ALCUNA AUTORIZZAZIONE DELLA PUR IRRIMEDIABILMENTE SCREDITATA (DOPO
IRAK E KOSSOVO).

CHIEDIAMO A TUTTI GLI ATTIVISTI PER I DIRITTI DEL POPOLO PALESTINESE E P PER
LA LIBERAZIONE DEI TERRITORI PALESTINESI DALLA SANGUINARI AOCCUPAZIONE
MILITARE ISRAELIANA DI AGIRE PRESSO TUTTE LE SEDI (PARTITI, ASSOCIAZIONI,
MEZZI D'INFORMAZIONE) AFFINCHè SIANO EVIDENZIATE LE NOTIZIE SUI CRIMINI DI
GUERRA DELL'ESERCITO ISRAELIANO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE PALESTINESE E
AFFINCHè VI SIANO PRESE DI POSIZIONE POLITICHE CONTRO LA POLITICA DI
ESECUZIONI EXTRAGIUDIZIALI E GENOCIDIO ATTUATA DAL GOVERNO RAZZISTA DI
ISRAELE.

SI PROPONGONO PRESIDI DAVANTI A RAI E MEDIASET, DAVANTI A SEDI DEI GOVERNI
ISRAELIANI E STATUNITENSE, E PRESSO TUTTI I PARTITI, LE ASSOCIAZIONI, LE
ISTITUZIONI RAPPRESENTATIVE CONTRO LA GUERRA E L'UCCISIONE DEI CIVILI
PALESTINESI ED AFGHANI



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Indice
1) IL DRAMMA DI BETLEMME, BEIT JALLA E BEIT SAHOUR
2) IL TEATRO INAD
3) TOURNEE ITALIANA TEATRO PALESTINESE INAD PER BAMBINI
4) FINO A QUANDO? SPETTACOLO TEATRALE DEL TEATRO INAD
5) IL VIAGGIO DI MILADEH E RAMADAN. SPETTACOLO TEATRALE TEATRO INAD
6) PRODOTTI PALESTINESI DALLE DONNE DI HEBRON
7)  PALESTINA: 13 OBIETTIVI CONCRETI
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1) IL DRAMMA DI BETLEMME, BEIT JALLA E BEIT SAHOUR
Abbiamo ricevuto da Marina Barham del Teatrro Inad di Beit Jalla che sarà
tra breve in tournee in Italia il seguente drammatico resoconto della
terrorizzante e sanguinaria invasione dei carri armati di Israele, che
traduciamo per i nostri utenti (Rolando Dubini)
Messaggio originale-----
Da: Inad Theatre [mailto:inad38 at yahoo.com]
Inviato: venerdì 19 ottobre 2001 19.43
Oggetto: Beit Jala Invaded AGain

Cari amici,
Sono spiacente di non scrivervi da tanto tempo su quello che sta accadendo
in Palestina.
Non avevo l'energia per farlo.
Ma questa settimana e specialmente la scorsa notte sono avvenute cose così
pazzesche che io dovevo scrivervi e dirvi qualcosa sulle cose disumane degli
israeliani che hano ucciso tre giovani palestinesi che erano leader di
Fateh, mettendo una bomba nella loro auto.
I tre stavano visitando la casa di parenti che avevano già perso un figlio,
che era stato ucciso da un colono israeliano mentre lavorava a Gerusalemme.
Ahmed Ubaiyyat è stato ucciso a coltellate da un colono isreaeliano dopo
aver lasciato il suo lavoro a Gerusalemme.
I tre giovani sono bruciati nella loro auto.
Dopo la notizia della loro morte è iniziato subito il bombardamento
simultaneamente  a Beit Jala, Bethlehem e Beit Sahour at the same time.
Diversi carri armati hanno occupato il campo profughi Aida e hanno distrutto
tutte le auto che erano parcheggiate lungo la strada.
Nel campo profughi Azza (Beit Jibrin) un carro ar,mato e diversi cecchini
israeliani sparano dall'Hotel Inter Continental Hotel, dal   Paradise hotel
e hanno anche arrestato il proprietario del Bethlehem Hotel che era solo nel
suo albergo.

Allo stesso tempo diversi carri armati israeliani hanno invaso Bei Jala. I
colpi dei cannoni dei carri armati vengono sparati ininterrotamente giorno e
notte.

Poche ore fa sei enormi carri armati sono passati vicino alla mia casa, in
direzione del centro di Beit Jala. Le mie nipotine Renata e Celinahann
iniziato a piangere istericamente quando hanno visto e udito i carri armati

Io ho chiamato   Khaled dal Teatro Inad dicendo a lui e al mio amico George
e alla sua famiglia dei carri armati affinchè potessero prendere i loro
figli e correre via prima che i carri armati raggiungessero la loro area.
Khaled  che ha un neonato di sei mesi. La volta precedente in cui Beit Jala
fu invasa sua moglie dovette saltare da un muro di due metri per fuggire con
suo figlio.
Il neonato continuò ad avere la febbre per lungo tempo dopo quel fatto.
Ho anche telefonato alla famiglia di  Sami per accertarmi che tutto fosse
ok.
La madre di Sami mi ha detto che si sono dovuti nascondere giorno e notte, e
che suo figlio  Tareq è stato nuovamente colpito.
Lei era preda del panico e non riusciva a fare nulla in casa.

Pochi minuti dopo tre persone sono state uccise dai proiettili israeliani,
una giovane donna, Mariam Subeih, di 35 anni,  dal villaggio Al-Khader
village. Stava andando a casa, dopo essersi accertata delle condizioni dei
suoi genitori, quando è stata colpita a morte.
Un giovane del campo profughi Aida, di 25 anni, Abdel Qader Abu Srour è
stato colpito al cuore mentre era a casa. .E un giovane di 20 anni,  Musa
George Eid  della mia città di Beit Jala è stato colpito alla gola mentre
era seduto a casa sua, al secondo piano.

Il pesante cannoneggiamento continua da differenti lati di Beit Jala,
Bethlehem e Beit Sahour. Più di 30 carri armati israeliani sono distribuiti
tra Beit Jala e Bethlehem secondo le fonti d'informazione israeliana.

Io sono terrorizzata da quello che potrà accadere questa notte, e da quanta
gente potrà essere uccisa.
Naturalmente io so che voi potreste essere seduti e guardare le notizie nel
vostro paese da diversi mezzi d'informazione televisivi, come CNN e BBC e
altri che riportano che i carri armati israeliani hanno sparato contro
palestinesi armati.
Credtemi, i tre che sono stati uccisi oggi e la ragazzina assassinata a
Jenin mentre usciva da scuola non era armata. La gente sta seduta in casa
terrorizzata per la sua vita e quella delle loro famiglie e dei loro figli.

Natualmente la vita dei palestinesi non vale niente per il governo
Statutnitense e per gli altri governi occidentali comparata alle vite
israeliane. Ma per Dio la vita di ognuno ha la medesima importanza, sia esso
pellerossa, palestinese, afghano o americano.
Vi prego di pregare affinchè avvenga un miracolo capace di fermare quello
che accade  in Palestina, perchè l'azione umana non è in grado di farlo.

Amore a tutti coloro che si prendono cura dei cuori.

Dio vi benedica.
Marina Barham
=====
INAD Center for Theater and Arts
P.O.Box 115, Beit Jala
Palestine
Telefax: +972 2 276 6263, Mobile: +972 52 609 569
Email: inad38 at yahoo.com
Contact Person: Marina Barham


2) IL TEATRO INAD
INAD THEATRE
Il Teatro INAD (testardo) nasce nel 1987 a Beit Jala, Cisgiordania. E'
registrato presso il Ministero della Cultura Palestinese come Centro
no-profit per il Teatro e le Arti ed è l'unico gruppo teatrale professionale
in Cisgiordania.

Come unico gruppo teatrale professionale nel sud della Cisgiordania, l'INAD
cerca di rendere accessibile il teatro e le arti a più di 200.000
palestinesi che vivono nella regione. L'INAD cerca inoltre di assistere lo
sviluppo e il rafforzamento del movimento teatrale palestinese, cercando di
migliorare la comprensione reciproca tra i palestinesi, lavorando con altri
teatri e gruppi culturali.
In quanto tale l'INAD dà priorità al lavoro all'interno della comunità
stessa, incluso l'incoraggiamento e supporto della drammaturgia locale,
attraverso la produzione.

IL TEATRO

La creazione del Teatro dell'INAD è stata possibile attraverso un duro
lavoro e grazie al supporto della comunità locale. Ma dopo tutto il duro
lavoro abbiamo evacuato il nostro teatro, a causa del bombardamento dell'
edificio da parte delle forze d'occupazione israeliane.
Il contributo della comunità locale alla ricostruzione del teatro dell'INAD
ha reso evidente non solo la necessità comune di un teatro professionale a B
eit Jala ma anche l'importanza di un progetto teatrale fermamente basato e
supportato dalla comunità stessa. Continuiamo il nostro lavoro nonostante
tutte le difficoltà.

Nel 2000 sono state realizzate 203 rappresentazioni solo nel sud della
Cisgiordania. Ne hanno potuto beneficiare oltre 120.000 bambini in
differenti città, villaggi, campi profughi nell'area di Betlemme e Hebron.

IL LAVORO CON I BAMBINI

L'INAD pone grande attenzione al lavoro con i bambini e gli adolescenti per
formare una generazione di palestinesi che abbia gli strumenti per
apprezzare il teatro e le arti.  L'INAD vede il teatro come un mezzo per
esporre i giovani alla diversità delle culture e delle opinioni , dotandoli
al tempo stesso di nuovi strumenti di espressione personale e di gruppo.  L'
INAD infatti coordina una serie di attività volte a formare i giovani in
quanto spettatori oltre che performers.

L'INAD ha portato per la prima volta il teatro nelle piazze delle città, nei
villaggi, nelle aree rurali e nei campi profughi dell'area di Betlemme e
Hebron, per mezzo di un camion-palcoscenico che porta in giro spettacoli
musicali per i bambini nella stagione del Natale e del Ramadan (a Betlemme
Islam e Cristianesimo convivono e collaborano) .  Questi spettacoli non
mirano soltanto a divertire, ma affrontano direttamente le questioni sociali
attinenti ai diritti dei bambini, all'educazione, allo sviluppo della
personalità.  Queste attività sono rare e particolarmente necessarie in
queste aree dove mancano quasi completamente i servizi sociali e le
occasioni di divertimento e di aggregazione per i piu' giovani.

OBIETTIVI

1) Formare una compagnia teatrale professionista nell'area di Betlemme e di
Hebron
2) Rendere accessibili il teatro e le arti per i 200 000 abitanti della
regione
3) Sviluppare e rappresentare il teatro-ragazzi
4) Incoraggiare e produrre la giovane drammaturgìa
5) Incoraggiare e facilitare l'educazione al teatro nella scuola pubblica
6) Sviluppare il nascente movimento teatrale palestinese
7) Affrontare i problemi sociali all'interno della società palestinese
attraverso gli spettacoli, con attenzione particolare ai diritti delle donne
e dei bambini, alla violenza domestica, alla tossicodipendenza, ai traumi
collettivi subiti negli ultimi mesi
8) Assistere la costruzione di una società civile matura e consapevole,
producendo lavori teatrali che enfatizzino il rispetto dei diritti umani,
della democrazia e del pluralismo
9) Stabilire relazioni con altre realtà teatrali del mondo arabo e dell'
occidente

INAD: PRODUZIONI

1987 Disco Party,  di Khaled Massou  regìa INAD
1988 End of the Road,   di K. Massou,   regìa INAD
Musleh Afandy,   di K. Massou,   regìa INAD
                  1989    The Dam,   di K. Massou,   regìa INAD
                              The Weeping of Men, di K. Massou,
regìa INAD
         The Scale,  di K. Massou,    regìa INAD
                  1993     The Checkpoint,  di K. Massou,    regìa di K.
Massou
1995 Karakouz, scritto e diretto dall' INAD
1996 A Bridge to Eternity, di Ghassan Kanafani, regìa di Jan Williams, in
co-produzione con Theatre Day Productions
1997 Grandpa and I, di Oliv Stark, in co-produzione con Theatre Day
Productions
Five in the Afternoon, di Zakaria Mohammed, regìa di Raeda Ghazaleh (con
Theatre Day)
1998 A Paper From Ramleh, di Ghassan Kanafani e Sa'dallah Wannous, regìa di
K. Massou
Sharshoura, scritto e diretto da K. Massou
1999 The Blind, da De Ghelderode, regìa di Raeda Ghazaleh
The Little Match Girl, da H.C. Andersen, regìa di Raeda Ghazaleh
2000 Miladeh and Ramadan, da una fiaba popolare, regìa di Raeda Ghazaleh
2001 Until When?, scritto dall'INAD, regìa di Raeda Ghazaleh

PROGRAMMI E ATTIVITA', 2001

1) Formazione teatrale per bambini tra gli 8 e i 15 anni
2) Rappresentazioni itineranti  per i bambini nei villaggi, città, campi
profughi, e aree rurali, in particolare nei giorni di Natale e Ramadan
3) Laboratori di scrittura con giovani drammaturghi palestinesi, in
cooperazione con il Royal Court Theatre di Londra
4) Stabilire e rafforzare collaborazioni con Organizzazioni Non Governative
impegnate nei campi culturali e dell'educazione
5) Teatro Silente: progetto di collaborazione con la Al-Hayah Society per i
non-udenti
6) Seminari di formazione interni per potenziare le capacità personali dei
componenti dell'INAD
7) Produzione di quattro spettacoli nei prossimi due anni: due per bambini,
due per adulti
8) Laboratori e progetti con bambini, adolescenti, e donne
9) Ospitare mostre di arti visive, concerti e spettacoli di gruppi
internazionali
10) Avviare uno spazio cinema
11) Laboratorio estivo per bambini , in collaborazione con associazioni
culturali palestinesi ed egiziane, con un mese di lavoro in Egitto
12) Partecipare al Festival Internazionale del Teatro ad Amman, Giordania
13) Collaborazione con il Victoria Theatre (UK) per una rappresentazione di
strada a Betlemme
14) Riparare e ristrutturare il teatro

LA SITUAZIONE
Speriamo che il nostro teatro non dovrà subire altri danni , dopo che
abbiamo lavorato tanto per sistemarlo e mantenerlo.
Il teatro INAD è stato bombardato decine di volte dall'inizio dei
bombardamenti su Beit Jala nell'ottobre 2000.  Ogni volta i danni aumentano,
sia al teatro stesso sia all'edificio che lo ospita. Prima le cisterne d'
acqua, poi le luci, le finestre, il portone, il magazzino, colpiti da
pallottole e dai carri armati.  Tutto l'equipaggiamento informatico ed
elettrico ha subìto danni irreparabili dopo i cortocircuiti e le esplosioni.
Dopo il bombardamento del febbraio 2001, che ha distrutto il palazzo
retrostante il teatro, abbiamo scelto di evacuare il teatro per il rischio
di crolli.  Al momento siamo ospitati in aule messe a disposizione dal
comune e dal seminario cattolico, ma non sappiamo quando l'INAD tornerà ad
avere un suo teatro.
Nei mesi invernali 2000-2001 abbiamo portato i nostri spettacoli ai bambini
della regione, concentrandoci su quelle zone particolarmente colpite dai
bombardamenti.  I bambini, specie i piu' piccoli, stanno attraversando paure
e ansie continue che si aggiungono al trauma, per molti di loro, della
perdita di parenti e amici.  Gli spettacoli e i laboratori diventano così
occasioni per creare uno spazio e un tempo protetti in cui i bambini possano
condividere le loro paure con gli altri, scaricare le ansie e le emozioni
che spesso non trovano ascolto, data la situazione di emergenza.  Creiamo un
'atmosfera di tranquillità temporanea nella quale ogni bambino può
cominciare a risollevarsi partendo dalla consapevolezza di non essere solo
con la propria paura. Condividiamo un tempo in cui i nostri piccoli
spettatori e allievi possono riprendere consapevolezza della loro infanzia,
fuori dal terrore che riempie le strade e la televisione.

P.O.Box 115 - Beit Jala - Palestine - Tel. 970.2.2766263 - Fax
972.2.2744520 - e-mail inad38 at yahoo.com

3) TOURNEE ITALIANA TEATRO PALESTINESE INAD PER BAMBINI
Per ulteriori notizie: Annalisa Rossini 02 72333272

novembre 2001
sab 10 arrivo Milano
dom 11 Cervignano viaggio/montaggio
lun 12 Cervignano, Miladeh, 10.30
mar 13 Cervignano, Miladeh, 10.30
mer 14 Cervignano, Miladeh, 10.30
gio 15 Cervignano, Miladeh, 10.30
ven 16 Udine, Miladeh, 10.30
sab 17 Udine, Miladeh, 10.30
dom 18 riposo
lun 19 Udine, Miladeh, 10.30
mar 20 Udine, Miladeh, 10.30
mer 21 Udine, Miladeh, 10.30
gio 22 viaggio
ven 23 arrivo Foggia
sab 24 Foggia Miladeh 10.30
dom 25 Foggia Miladeh 18.30
lun 26 viaggio Bari/ incontro
mar 27 Bari, Miladeh  10.00
mer 28 Bari, Miladeh 10.00
gio 29 Bari, Miladeh 10.00
ven 30 Bari, Miladeh 10.00

dicembre 2001
sab 1 viaggio
dom 2 Milano arrivo per Piccolo Teatro
lun 3 Milano, Miladeh 11.50, 15.30
mar 4 Milano, Miladeh 11.50, 15.30
mer 5 Milano, Miladeh 11.50, 15.30
gio 6 Milano, Miladeh 11.50, 15.30
ven 7 riposo
sab 8 Milano, Miladeh 14.30
dom 9 Milano, Miladeh 14.30
lun 10 Lecco viaggio/montaggio
mar 11 10 Miladeh, 21 Until + dibattito
mer 12 Bellinzona viaggio/montaggio
gio 13 Bellinzona, 20.45 Miladeh
ven 14 14.30, 20.45 Miladeh
sab 15 viaggio Milano
dom 16
lun 17 Ostia montaggio
mar 18 Ostia Until when
mer 19 Ostia Until when
gio 20 partenza da Roma

4) FINO A QUANDO? SPETTACOLO TEATRALE DEL TEATRO INAD
"Until When.?!!"
Gli ultimi mesi sono stati più duri e più volenti che mai. Le aree
palestinesi hanno subito continui attacchi da parte dei militari e dai
coloni israeliani.
Israele ha imposto punizioni collettive al popolo palestinese, bloccando le
strade che uniscono le città, i villaggi e i campi profughi. La Cisgiordania
e la Striscia di Gaza sono state completamente isolate. Muoversi da una
città all'altra impossibile. La gente che lavora in una città e vive in un
villaggio vicino non può andare a casa ogni sera. Le ambulanze devono
trasportare i feriti attraversando i blocchi stradali. Qualche volta i
feriti vengono trasferiti in diverse auto prima di raggiungere l'ospedale.

Il mondo intero ha avuto notizia di quanto sta succedendo in Palestina.
Quello che però la gente in tutto il mondo non vede e non sente sono gli
stenti umani personali che hanno privato i palestinesi dei loro bisogni e
diritti basilari.

Nella nostra produzione cerchiamo di mostrare alcune di quelle sofferenze e
esperienze umane.

Lo spettacolo consiste in differenti immagini visive che mostrano alcune
delle nostre esperienze e sofferenze negli ultimi mesi.

Il pubblico verrà messo nello stato d'animo di sentire alcune di queste
sensazioni, attraversando un tunnel ricco di sorprese. Spiegheremo al
pubblico prima dell'inizio che cosa devono fare.

Scene in ordine cronologico:

- Paura e terrore sotto i bombardamenti.
Gli attori parlano delle loro sensazioni di soffocamento, estrema stanchezza
e paura claustrofobica sotto l'assedio.
- Parlano della storia e dell'uso delle pietre nella cultura palestinese
come se fossero bambini:
In un gioco di bambini chiamato "Le sette pietre"
Piantando frumento  e semi
Pressando olive
Per costruire terrazze e mura romane
- I bambini fanno un gioco che mostra la presa della terra della Palestina
nel 1948. Le parole della canzone rappresentano come un gruppo di persone
cercò in ogni modo di chiedere una ragazza in moglie, e dopo avere fallito
con la tentazione, la presero con la forza:
Dialogo:
Primo Gruppo      Secondo Gruppo
Buongiorno a tutti     Buongiorno a tutti
Buona sera a tutti     Buona sera a tutti
Per favore dateci vostra figlia    Non ve la daremo
Dateci vostra figlia     Non ve la daremo, nemmeno se pagate oro
Vi daremo un anello di diamanti    Tenete l'anello alla vostra mano
Vi daremo una radio di diamanti    Tenete la radio nel vostro soggiorno
La seconda volta usano le stesse parole ma in tono minaccioso.
Scenderemo alle vostre case, distruggeremo le vostre porte, e ci prenderemo
la nostra sposa
- I bambini, ora cresciuti, decidono di visitare la loro vecchia casa, presa
loro nel 1948. Scoprono che la loro casa è diventata una clinica israeliana,
ora chiusa.
- Decidono di tornare nelle loro case attuali ma quando arrivano scoprono
che le loro case sono state bombardate e distrutte. Tutta la sicurezza per
cui avevano lavorato è resa invano.
- Pianti per la distruzione delle loro case. La musica è una melodia
bizantina da chiesa.
- Una scena che rappresenta i bisogni quotidiani fondamentali della gente
sotto le bombe:
il bisogno di dormire
il bisogno di mantenersi puliti
il bisogno di riposare
il bisogno di mangiare
una sposa che si prepara per il suo matrimonio
- Pianto per il martirio nella tradizione palestinese con un canto:
la nostra gioventù scese alla sorgente, furono uccisi come si rompe un fiore
- Una donna incinta si strugge per il futuro del suo bambino in condizioni
simili. Le appare in aiuto lo spirito di sua nonna e del martirio.
- Un giovane uomo parla della situazione economica sotto l'assedio, commenta
in modo sarcastico le reazioni dei media e dei diplomatici verso i
palestinesi.
- Alla fine tutti i palestinesi rifiutano di arrendersi e iniziano a
cantare:
cari amici costruiamo    nuove case nella nostra terra
domani cresceremo    e il mondo intero crescerà con noi
piantiamo alberi verdi    così cresceranno con noi





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972.2.2744520 - e-mail inad38 at yahoo.com

5) IL VIAGGIO DI MILADEH E RAMADAN. SPETTACOLO TEATRALE TEATRO INAD
Per molti anni, in molte parti del mondo, la religione è stata una barriera
che ha separato le genti.
In Medio Oriente ci sono tre religioni principali, Cristianesimo, Islam e
Ebraismo.
In Palestina le due maggiori religioni del mondo, il Cristianesimo e l'
Islam, convivono da tempo dividendo la stessa lingua, cultura, tradizioni e
preoccupazioni.
Entrambe, in quanto palestinesi, stanno convivendo sotto l'occupazione
israeliana.
L'occupazione ha cercato di creare conflitti tra le due religioni per i
propri interessi per più di 50 anni, senza successo.

Nell'anno 2000 sia il Natale che la Festa Al-Fitr (la fine del Ramadan) sono
state celebrate negli stessi giorni.
Benché sia stato molto difficile festeggiare nelle condizioni in cui stiamo
vivendo, il Teatro Inad ha insistito nel volere contribuire alla felicità
dei bambini, nonostante tutto.

Il Teatro Inad ha scelto una fiaba popolare molto conosciuta che narra di
una ragazza che decide di travestirsi da ragazzo per aiutare il padre, che
ha solo figlie femmine, a guadagnarsi da vivere. Miladeh, una ragazza
cristiana, viaggia come fosse un ragazzo attraverso i villaggi per
commercio. Durante il cammino incontra Ramadan, un ragazzo musulmano di un
altro villaggio.

I due parlano e diventano amici. Durante la conoscenza si sviluppano molte
cose sulla similitudine e le differenze nella religione e nel carattere.

Il nome Miladeh rappresenta il Natale e Ramadan rappresenta la Festa
Al-Fitr.

Lo spettacolo è ricco di canzoni e danze ed è indicato per bambini dai 6 ai
13 anni.


6) PRODOTTI PALESTINESI DALLE DONNE DI HEBRON
A chiunque sia interessato  a vendere in Italia prodotti palestinesi,
segnalo una cooperativa di donne di Hebron che fanno delle belle cose
(vestiti, tessuti, etc.) e che hanno dei grandissimi problemi economici.
Invitano calorosamente anche le delegazioni andare a visitarle sul posto
General Union of Palestinian Women
Hyam Ashhab (segretaria generale)
tel. 02-22 81 647 / 02-22 17 661 / fax 02-222 48 88
(Giovanna Lelli)

7)  PALESTINA: 13 OBIETTIVI CONCRETI
1. Inoltrare una richiesta formale presso le Nazioni Unite perchè vengano
inviate delle forze internazionali di pace per proteggere la popolazione
civile palestinese dalle aggressioni e dall'ostilità delle Forze Armate
Israeliane e dei coloni degli insediamenti ebraici in Palestina, e perchè
vengano rispettati i diritti legittimi dei profughi; Appello urgente all'
Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Mrs. Mary Robinson,
e alle istituzioni nazionali ed europpe, richiedendo una forza
internazionale di protezione per la popolazione palestinese.
2. Sospensione dell'Accordo euromediterraneo che stabilisce un'associazione
fra le Comunità Europee e i loro stati membri da un lato, e lo Stato di
Israele dall'altro (fatto a Lussemburgo, 20 Novembre 1995,) per violazione
dei diritti umani ed esportazioni illegali di prodotti degli insediamenti.
3. Interdizione dell'acquisizione dei territori mediante la forza:
distinzione  tra occupanti e occupati, e richiedere ad Israele il ritiro dai
territori, compresa Gerusalemme est
4. Diritto dei popoli a disporre di se stessi: sostegno alla nascita dello
stato palestinese, con Gerusalemme Est come capitale;
5. Rispetto delle risoluzioni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (187,
242 e 338) e della Convenzione di Ginevra:  ritiro di Israele dai territori
occupati compresa Gerusalemme est, diritto al ritorno dei profughi
palestinesi, abbandono e smantellamento di tutti gli  insediamenti esistenti
nei territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est.
6. Pressioni politiche, diplomatiche ed economiche verso Israele.
7. Liberazione di tutti i prigionieri politici detenuti nelle carceri
israeliane, donne e bambini compresi e fine della torture praticate nei loro
confronti;
8. Richiesta a Israele di  aderire al Trattato di Non Proliferazione
Nucleare e di aprire i propri impianti nucleari alle ispezioni
internazionali.
9. Trasferimento delle tasse dovute da Israele all'Autorità nazionale
palestinese
10.  Cessazione immediata delle espropriazioni delle terre e delle case,
nonchè demolizione di case e abbattimento di alberi.
11. Cessazione dei bombardamenti con elicotteri, dei cannoneggiamenti con
carri armati e artiglieria contro le abitazioni dei civili palestinesi.
12. Adozione di una risoluzione internazionale che inibisca l'ingresso di
forze armate israeliane in tutti i luoghi sacri delle grandi religioni
monoteistich epresenti in Palestina e Israele.
13. Cessazione immediata di tutte le pratiche discriminatorie nei confronti
dei palestinesi con passaporto israeliano.


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solidarietà incondizionata degli attivisti italiani con l'intero popolo
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