Re: R: Incontro con il Prof. Alberto l'Abate (una questione di linguaggio)



Mi intrometto nella discussione,
ho letto qualche cosa di e su Capitini, sono un giovane che si sta 
avvicinando alla nonviolenza e vorrebbe saperne di più.
Qualcuno di voi potrebbe segnalarmi qualcosa da leggere di e/o su il 
professor l'Abate?  Possibilmente su internet, la lista di libri da leggere 
o da comprare è già abbastanza lunga e credo che neanche 
campando fino a cent'anni riuscirei a leggere tutto!
Grazie a chi volesse aiutarmi,
Francesco,

PS rispondete pura anche privatamente fuori dalla lista, l'indirizzo è:
jonny.silverhand at flashnet.it

20/10/01 16.02.39, "francesca.lacaita" <francesca.lacaita at libero.it> 
ha scritto:

>Cari amici,
>
>il punto non è SOLTANTO esprimere tristezza in solidarietà a una 
determinata
>persona (anche se nel caso specifico mi sembra certamente 
doveroso). E'
>ANCHE liberarsi da un tipo di linguaggio inutilmente aggressivo e 
offensivo.
>Non pretendo che tutti in questa lista siano pacifisti e nonviolenti - 
va
>bene polemizzare - ma è troppo sperare che ci si accosti con rispetto 
ed
>educazione alle idee altrui?
>
>Saluti,
>
>Francesca
>
>
>> Fulvio Grimaldi wrote:
>>
>> > Nell'elenco dei meriti del L'Abate c'è una dimenticanza: il suo 
totale,
>> > incondizionato e perenne appoggio alla fanteria NATO, 
narcotrafficante
>ed
>> > etnopulitrice, chiamata UCK e oggi in Macedonia come ieri in 
Jugoslavia
>> > operativa, con tagliagole formati e inviati da Bin Laden, al 
servizio
>della
>> > strategia USA di frantumazione di stati e popoli multietnici e
>> > multiculturali, nonchè di creazioni di enclavi etnicamente pure,
>premiate
>> > con licenze di narcotraffico e di amministrazione mafiosa.
>> > Bassotto.
>>
>>
>>
>
>